>>5159Ma infatti lo scopo del libro non era quello di farsi leggere dalla gente, ma di farsi recensire dal Corriere.
Vannacci nessuno lo conosceva. All'improvviso il Corriere strilla furentissimo per il contenuto del libro. Improvvisamente tutti sanno Vannacci chi è, e comprano il libro.
Ma… un momento… quelli del Corriere sapevano benissimo che a sbraitar forte fanno pubblicità. Allora perché lo hanno pubblicizzato? Considera ciò che fanno nei confronti di soggetti non manipolabili, come ad esempio Roberto Fiore: pubblicano solo le notizie in cui hanno guai con la legge (guai veri o inventati, poco importa).
Immagina allora che Fiore scriva un libro "Il pianeta al contrario" in cui si dice grosso modo che i froci sono ricchioni. Il Corriere lo recensirà? Lo additerà al popolo bue come pessimo esempio da non leggere e da non seguire?
Dopodiché, "magicamente", al criticatissimo Vannacci arrivano punizioni draconiane ("non è più direttore dell'istituto geografico!", 'sta ceppa!, lo hanno letteralmente promosso ad altro ufficio più prestigioso ma meno famoso dell'istituto geografico) e arrivano comode proposte politiche per monetizzare la sua improvvisa fama.
Tutti gli scandali attorno a Vannacci sono stati fabbricati proprio per assegnargli una qualche notorietà per attirare i voti del popolino incazzato.
Proprio quella che si chiama "opposizione controllata". Convogliare i voti dei dissidenti su un soggetto tutto sommato manipolabile, e ciaone.