>>6692In realtà l'otto per mille era una merdata taccagna (l'un per cento sarebbe stato ancora poco ma ai laicisti massoni sarebbe sembrato troppo, per cui decisero uno 0,8% cioè "otto per mille").
Le guarentigie, l'otto per mille, ecc., esistono come ricompensa minimale per una questione di beni culturali ancor prima che di religione. Lo Stato unitario, infatti, infiltrato da massoni fin dagli inizi, aveva sequestrato i beni ecclesiastici ma si accorse ben presto di quanto fosse complicato "gestirli" (trasformarli in musei visitabili a pagamento e in "beni culturali" prestigiosi da vantare in consesso estero), per cui dovette darli nuovamente in affidamento ai chierici, che almeno ne curavano il decoro, la manutenzione, e gli ingressi. Risultato: beni ecclesiastici che appartengono allo Stato (per incameramento illegale a suo tempo) ma che non hanno mai smesso di essere gestiti da preti/suore. Grandissima parte dei beni culturali italiani è "roba di chiesa" (la Torre di Pisa sarà pure laica, ma l'intero complesso di Santa Maria degli Angeli, Santa Maria Novella, Duomo di Siena, ecc., sono robe religiose, e il turista che fa un giretto in Toscana, dopo aver visto la torre di Pisa non se ne torna mica a casa)
Per cui si è arrivati a situazioni bizzarre, come ad esempio palazzo Altemps a Roma: si paga il biglietto per entrare (è praticamente un museo d'arte), ma se all'ingresso la domenica mattina dici agli addetti "devo solo andare a messa" entri gratis. Tecnicamente potresti visitare (guardare gratis) le opere esposte anche nel resto del palazzo (le telecamere di sorveglianza non sanno distinguere fra clientela pagante e visitatori gratuiti). La messa è quella tradizionale in latino, cosa che fa imbufalire abbestia la curia romana vaticansecondista e bergogliona (tanto più che è partecipata stabilmente da un centinaio di persone), ma la curia non può farci niente perché palazzo Altemps è statale e la cappella è in affido a un prete (sì, lo Stato ha incaricato un prete) per cui la curia non può chiuderla al pubblico (e lo Stato non può imporre al prete che tipo di messa deve celebrare). Lo Stato potrebbe decidere di chiuderla al pubblico ma poi si scoprirebbe che l'andirivieni domenicale al museo era solo di cattolici e si finirebbe per chiuderlo, per cui i dipendenti stessi, benché laicisti, vogliono che la messa resti lì.