>>1570L'odio feroce che si è attirato fin dai primi giorni mostrava che il Cav non era stato scelto dai salotti che contano. Ma anche a fronte del merito di aver spostato la narrativa, la sua "rivoluzione" è durata oggettivamente poco, e le sue promesse - tra cui la responsabilità civile dei magistrati - sono andate tutte puntualmente a farsi friggere. Il suo astro è decaduto in quel remoto 2009, quando senza alcun pudore andò alla festa dei diciott'anni di una ragazzetta anonima di un anonimo paesetto dell'hinterland napoletano.
Fu la conferma pubblica di quel che si sapeva già da tempo - che il soggetto si era ridotto a un vecchio pervertito e che aveva un esercito di scheletri nell'armadio. Da allora in poi gli hanno ripianificato ogni sua uscitaccia e ogni suo progettino, ivi inclusa l'Operazione Scoiattolo per farsi eleggere Presidente della Repubblica (e pur di non premiare Draghi gliela fecero passare per fattibile, finché non decisero che Mattarella doveva restare al proprio posto).
Un'intera carriera politica per "spostare una narrativa", è un risultato un po' misero, ed è solo l'ennesima conferma che la politica italiana postfascista è stata solo un enorme teatrino, in cui i pochissimi disposti a portare avanti delle idee senza compromessi (come Roberto Fiore con Forza Nuova) vengono calpestati ed epurati, mentre qualunque imbecille utilizzabile come comparsa (come il Santori delle Sardine: caso unico nella storia italiana in cui sorge un movimento di protesta contro un soggetto politico dell'opposizione) viene incensato e dotato di finanziamenti furbetti.
Craxi non fu un gigante ma -onore al merito!- fu uno dei pochi grandi statisti italiani del dopoguerra, capace (evento unico più che raro) di ribellarsi ai padroni. È a Craxi che va ascritto l'unico momento di orgoglio dell'Italia repubblicana quando nel 1985 a Sigonella, i Carabinieri puntarono le armi contro i Delta Force e i Navy SEALs - i pezzi da novanta dell'esercito americano -, e Ronald Reagan si fece due conticini e decise di far ritirare i suoi scagnozzi (che tirarono un enorme sospiro di sollievo). Puntualmente la fecero pagar cara a Craxi, morto in esilio.
Non mi si citi il massone Andreotti, vero capo della P2 (Gelli fu solo un comodo prestanome, spendibile), firmatario della legge 194/'78, morto comodamente nel suo letto portandosi con sè un bel numero di "
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