>>129994Le drag queen non fanno danni, sono talmente pochi gli eventi di questo tipo che non hanno influenza, seppure io creda fortemente che lo scopo sia quello di indottrinare i fanciulli che non vi è nulla di male nel vestirsi da donna. Ma ripeto, questi "incontri" sono rari, statisticamente parlando, se considerate l'enorme numero di scuole presenti sul territorio. Invece, il "giender" lo insegnano le psicologhə, che sono le figure professionali che si interfacciano con i bambini e gli insegnanti. I corsi di aggiornamento sulla didattica sono spesso tenuti da psicologhe. I corsi di educazione all'affettività che verranno prima o poi introdotti saranno affidati a psicologhə frociə, quando non avranno l'ardire di chiamare direttamente attivistə frociə o circoli LGBTQ. Lo scopo di per sé non è che è sbagliato, se devi insegnare il rispetto e l'educazione lo devi fare fin da quando le persone sono piccole. Il punto è che non andrà così, non si dirà ai bambini che si 100 bambini è naturale che 3/4 ameranno persone dello stesso sesso; piuttosto si equiparerà tutto, come se i ricchioni, le leccaciuffo e i transessuali fossero statisticamente più rilevanti di quanto sono. Cosa potrà mai andare storto, quando il target è costituito da bambini in pieno sviluppo cognitivo, alle prese con i primi meccanismi e le dinamiche della pressione sociale e dei pari? Quanti maschietti vedremo, a 10 anni, dire che sì vogliono truccare perché la maestra di Affettività ha detto che non c'è nulla di malena farlo? La questione non può non definirsi politica, legata cioè alla propaganda, il cui scopo non è "fare diventare i nostri figli froci", cosa che comunque avverrà, probabilmente fioccheranno esperienze omosessuali che nella stragrande maggioranza dei casi rimarranno casi isolati, cose che "ho voluto provare", ma che concorrono a fare statistica e ad avere un peso politico. In USA è già così, abbiamo un 23% di sumeri che so definiscono "non eterosessuali", costituito dal solito 3/4% di Froci Veri© e Lelle Dure®, più un 20% di larper sedicenti bisessuali fra cui le bilelle che non hanno mai leccato una figa, pronomine sheherine, non binariə e altri adolescenti liberali che dicono di non essere straight per fare un dispetto ai genitori. E il loro numero conta, pesa, in un contesto politico, capitalistico, culturale, persino di programmazione economica e politica.