>>112Bel copypasta, sembra Uriel ma mi scoccio di googlare.
Purtroppo, in questo caso, ha ragione su tutto.
Ha solo dimenticato di dire che quando arriva Natale trovano dal nulla i soldi per comprare regalini panettoni spumanti tablet laptop per clienti fornitori e rappresentanti ma per te non c'è nemmeno una briciola, anzi, ti chiamano per dare una mano a scaricare il furgone del fornitore di panettoni.
E quando ho visto dalla finestra il furgoncino del panettonaro ho finto di stare al telefono con un cliente, lasciando che i miei furentissimi colleghi facessero gli schiavetti. Due di loro si beccheranno poi panettoni avanzati, ma quelli infimi, non quelli di pasticceria d'alto livello che avevano scaricato.
La scenetta più cringe fu quando incaricarono il mio collega di scrivania di trovare (per comprarlo a spese dell'azienda) un laptop che avesse Office preinstallato e pagato, che serviva al figlio di un manager del super mega cliente, "per studiare"; ovviamente il manager - seguendo le indicazioni del figlio - esigeva anche scheda grafica accelerata, un sacco di Ram, una Cpu top level. Quando il capo si tolse dalle balle potei finalmente commentare che il notebook per seghe e gayming spacciato per "mi serve per studiare quindi voglio Office registrato e non tarocco", era costato quanto due mesi di stipendio combinato mio e del mio collega di scrivania.
>>113Il consulente software, per quanto sembri un ossimoro, è uno che scrive software al posto di quelli che ufficialmente lo dovrebbero scrivere.
Il consulente viene assoldato solo perché una volta consegnato il componente software, lo si smamma semplicemente evitando di rinnovare il contratto.
Per le aziende - la prima ad accorgersene fu Telecom Italia - è più comodo spendere 500-1000 euri/giorno per un consulente che sobbarcarsi una causa di lavoro con un coglione illicenziabile che a suo tempo (prima del Jobs Act di Renzi) era stato assunto con raccomandazione di qualche amico di un politico di moda del momento.