Le manifestazioni dei prossimi giorni “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” sono iniziative irresponsabili nei confronti degli ebrei di tutto il mondo, perché avranno il doppio effetto di armare sempre più l’opinione pubblica contro il diritto di Israele a sconfiggere il nemico che vuole distruggerlo e di consentire all’antisemitismo di dispiegarsi in libertà, minacciando la vita di ogni ebreo.
Quelle manifestazioni sono organizzate e promosse da chi non capisce o non vuol capire che cosa è successo e quel che ha significato il 7 ottobre 2023. I cinquemila terroristi palestinesi che quel giorno invadevano Israele dicevano al mondo che massacrare gli ebrei in massa era nuovamente possibile. I loro smartphone e le loro bodycam, restituendo le immagini delle decapitazioni e dei bambini bruciati vivi, raccontavano che lo sterminio degli ebrei tornava a essere una possibilità realizzabile, se solo ci fosse stato qualcuno disposto a metterlo in atto e nessuno disposto a impedirlo.
È stato l’inizio di una nuova era della persecuzione degli ebrei.
Noi proviamo profondo dolore per tutte le sofferenze e i morti di questa guerra, per le tante famiglie distrutte. Proviamo dolore per tutte le vittime. Tutte. Anche per quelle del 7 ottobre e per i tanti coraggiosi giovani soldati israeliani caduti per il loro popolo. Ma sappiamo anche a chi imputarle: ad Hamas, che sin dall’inizio ha cinicamente pensato di combattere la sua guerra usando come scudi umani gli ostaggi e i propri stessi fratelli.
La campagna di biasimo, di diffamazione, di delegittimazione contro Israele e gli ebrei, oggi in atto in un Occidente cieco e autolesionista, la vediamo ogni giorno con la diffusione delle più repellenti manifestazioni di odio antiebraico: dalle scritte sulle vetrine in stile Germania anni Trenta all’interdizione di ristoranti e negozi ai “sionisti”.
L’Europa che fu della Shoah si accorse dopo, troppo tardi, di esserlo stata. Fate in modo che la Storia non si ripeta.
https://www.change.org/p/dalla-parte-di-israele