Altro sogno questa notte, strutturato in due parti completamente diverse.
L’inizio è vago, non ricordo granché, ma ci sono io nella sala di un cinema, uno di quelli che ha la balconata sopra la platea, ed io prendo posto nella prima fila balconata, proprio al limite, e nel frattempo nel gruppo di sedili alla mia sinistra c’è mio padre e mia madre.
Alla mia destra c’è una specie di frigorifero basso, lo apro ma in realtà è un forno e tiro fuori tre piatti di acciaio contenenti del cibo: cotoletta alla valdostana (cotoletta con sopra fatta di prosciutto e formaggio sciolto).
Ne do due ai miei genitori e uno lo prendo io, ma quando inizio a mangiare arriva la maschera del cinema vestita da druido e con una maschera da cervo e ci fa un piccolo sondaggio di gradimento sul film e sul cinema, non ricordo però nessuna domanda nè cosa avessi risposto.
A quel punto il film riprende e la visuale passa in prima persona, come se il film fosse il momento che stavo vivendo, mi trovo nel cortile del mio condominio e la visuale si alterna tra prima persona e scene in terza persona come se fosse un filmato di un videogioco, vedo una donna in cima ad una torre di un castello medievale che si sporge dal balcone e levita, viene investita da una scarica blu tipo elettrica che parte da una specie di tomba alla base del castello, una voce minacciosa dice che per 7 anni ora la vita della donna sarà sua.
La visuale torna a me e sono sempre in cortile, cerco di correre (al rallentatore come sempre nei sogni) per avvisare i miei genitori più avanti che c’è un mostro che sta arrivando verso di noi e dobbiamo scappare, lo percepisco perché sta costeggiando i palazzi e poi sbuca fuori, è un albero gigante con una faccia, classico mostro demoniaco, e corre verso di noi, alche di nuovo cambio visuale e si torna in terza persona con la donna di prima che racconta che “in quell’anno ci fu una maledizione e tanti furono i casi di mostri invocati”, quindi ritorno in prima persona e arriva il mostro finale, una specie di insetto gigante stile formica che è gigantesco, tanto da occupare parte del cielo, e ho paura.
Cambio improvviso scena e sto uscendo dal cinema, cammino in un corridoio sotterraneo assieme a tante persone che vanno nella mia direzione, sembrava quasi di essere nella stazione della metropolitana, quando vengo superato da due ragazzine che parlano: “vado un attimo al bagno prima di partire” “ma ci sei appena stata 3 minuti fa!”.
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