No.210543
>>210532>quella stola con la bandiera ricchionilePer fortuna non sono un credente nel Concilio Vaticano Secondo.
No.210544
>>210534Ma infatti ci sono i cristiani che si sforzano di seguire (generalmente riuscendoci), e i finti cristiani (cosiddetti "non praticanti") che pur professandosi cristiani, poi fanno le porcellonerie.
In ambito lavorativo ho conosciuto alcuni "non praticanti" ed in effetti si sgamavano troppo facile.
No.210553
>>210534Sta roba non c'è scritta da nessuna parte nel Nuovo Testamento. Magari è un discorso che vale solo per gli Evangelici murrigani che pensano di più al Deuteronomio che al Vangelo, ma come ogni corrente proveniente da quel luogo (USA) è un'aberrazione mutante con cui noi non abbiamo niente a che fare, e più ci sbattono dentro Labbibbia come gli pare a loro, più si capisce.
No.210582
60 ANNI FA SI CHIUDEVA IL CONCILIO VATICANO II Sessant'anni fa, l'8 dicembre 1965, si chiudeva formalmente il Concilio vaticano II, l'unico Concilio "pastorale" della storia della Chiesa, l'unico che scelse di rinunciare a definire e a insegnare solennemente e formalmente, rinunciando così all'infallibilità "in docendo", e producendo così un profluvio di parole che, attraverso un'abile dialettica fra (falsa) volontà di mantenersi fedeli alla Tradizione e (autentica) volontà di aprirsi al mondo moderno modificando insegnamenti in sé immutabili, gettò nel caos e in una sorta di lucida follia l'episcopato, il clero, i religiosi, tutti i fedeli. Abbandonando il linguaggio esatto e rigoroso della Scolastica ed adottando il linguaggio e i concetti erronei o equivoci del pensiero moderno il Concilio fece passare un solo , chiaro messaggio: la Chiesa prima sbagliava, adesso finalmente si adattava al mondo. Un pugno di vescovi novatori, modernisti, massoni, senza fede, con l'appoggio e la copertura dei Papi, prese il controllo del Concilio e lo guidò tirannicamente verso la folle e ridicola "apertura al mondo". "Dai frutti li riconoscerete": in sessant'anni sono crollate le vocazioni, praticamente scomparsa la frequenza alla Messa, disertati i sacramenti, chiusi conventi, monasteri, scuole cattoliche; il clero ormai è in larga misura composto da vecchi prossimi alla pensione, i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi, la natalità è crollata a picco, l'economia, la morale, l'economia sono in rovina. Solo il ritorno alla santa Tradizione e alla santa Messa di sempre potranno porre un argine all'attuale rovina. A noi resta il compito più importante: santificarci, amare la Chiesa, pregare perché questa crisi spaventosa finisca al più presto, per la gloria di Dio e il bene delle anime.