No.12115
>Oh no no no ucrainibros fratellibrosSegue dai vecchi thread in autorabbia:
>>11406 >>10667
>>9549 >>8415 >>7757 >>7031 >>5560
Ucraina: sempre più devastata.
Popolazione maschile attiva degli ucraini: massacrata.
Tentativo di far caciara a Kursk: miseramente fallito.
Centimetri di territorio riguadagnati: zero.
No.12116
compilation_di_russi_che_si_sparano_da_soli.mp4
Un futuro intricato, dominato da una guerra fredda rinnovata e le sue conseguenze devastanti sull'Europa centrale. Il 15 luglio 2 *del 2050, l'Impero Russo, guidato con ferrea disciplina dal suo Cremlino, sferra un attacco militare strategico e sorprendentemente rapido attraverso il Baltico. Il fulcro di questa offensiva è un devastante colpo di stato informatico e un attacco combinato aereo e terrestre sulla flotta navale polacca ancorata a Danzica, che destabilizza completamente il governo polacco e costringe l'UE a un'impresa disperata di difesa.\n\nLa situazione precipita quando i droni killer russi (con un'innovativa capacità di intelligenza artificiale distribuita) e i caccia supersuonici dell'Armata Rossa irrompono attraverso la Germania settentrionale e riversano le loro forze pesanti sull'Europa centrale. Mentre il continente brucia in un'incarnazione moderna della guerra fredda, l'attenzione precipita sull'Italia, l'antica e vibrante periferia dell'UE.\n\nIl 2 Agosto 2050, l'attacco si dirige verso l'Italia. Roma, simbolo dell'Occidente, è il principale obiettivo. Un devastante attacco preliminare con armi chimiche di tipo vecchio stile ma efficacemente disperso tramite veicoli autonomi soprafaunistici colpisce il Quadrilatero Militare, la base dell'Esercito Italiano a Vicenza, quasi annientandolo. Pochi minuti dopo, una tempesta di fuoco nucleare, il risultato di una missione suicida di piloti russi su veicoli spaziali convertiti, colpisce il Lazio centrale, distruggendo ampie aree della Capitale e delle sue infrastrutture governative. L'Italia, simbolicamente e strategicamente colpita al cuore, è ora profondamente incastrata nella morsa dell'Impero Russo.\n\nAlla guida della resistenza italiana, ora denominata Forza Armata Italiana per la Difesa Nazionale (F.A.I.D.N.), c'è il Generale Augusto Montoya, un veterano dell'epoca della \"Crisi dei Balcani\" (anni '40-'50) noto per la sua capacità di pensare fuori dagli schemi e la sua profonda conoscenza della geografia e della storia dell'Europa meridionale. Il suo piano richiede un'audacia senza precedenti: un'evacuazione totale della popolazione civile e delle istituzioni governative dal Lazio settentrionale e centrale, verso sud, verso il Sud Italia e le isole, trasformando il Paese in un'ampia fuga sull'asfalto.\n\nMa l'operazione \"Sud Sud Sud\", come la definisce Montoya, è intrappolata in un labirinto di minacce. Da un lato, le forze russe avanzano con una rapidità e una capacità logistica impressionanti, utilizzando tecnologie avanzate di guerra ibrida e cyber. Al loro comando, anche se non come figura principale, c'è l'agente Matteo Vasiliev, un ex alto ufficiale dei Servizi Segreti Russi, forse un ex KGB, che ha un passato segreto legato a operazioni di intelligence passate in Italia. Vasiliev opera nell'ombra, forse con un legame personale con l'Italia o forse con un'agenda personale che supera le semplici istruzioni dell'Impero, rendendosi complici o ostacoli per i piani occidentali senza che nessuno, nemmeno Mosca, possa saperlo con certezza. La sua presenza è un enigma che Montoya deve decifrare, e le sue azioni sembrano talvolta prevedibili, altre imprevedibili.\n\nDall'altro lato, l'Occidente cerca disperatamente di fermare l'invasione. L'UE è divisa, i paesi balcanici sono sotto invasione diretta, e gli Stati Uniti, pur impegnati in altre regioni, inviano un supporto logistico e tecnologico limitato, guidato dal Generale Colonel Thomas Westphalian, comandante della Task Force Raven basata a Langley, Virginia. Westphalian è un esperto di sistemi difensivi avanzati e ha un piano segreto, codenominato \"Ciclope\", che coinvolge la sorveglianza satellitare globale e la manipolazione delle difese antiaeree russe, ma il suo piano richiede un momento preciso e la cooperazione totale dell'Italia.\n\nLa trama segue due binari paralleli: la discesa in incendio della Roma contemporanea sotto l'occhio del mondo e dell'Impero Russo, con Montoya che guida la resistenza attraverso evasioni e imboscate, affrontando sia i soldati russi che i capi criminali locali che hanno tradito l'Italia all'arrivo dei conquistatori, e la missione segreta di Westphalian e della sua task force, che lavora nell'oscurità per colpire i nervi sensoriali russi. Il nodo centrale è la crescente convinzione di Montoya che l'attacco russo non sia solo militare, ma mirato a destabilizzare l'Europa in modo che l'Impero possa poi avanzare come \"facilitatore\" della ricostruzione, creando un vuoto di potere.\n\nLa tensione culminante arriva quando un attacco russo combinato, che coinvolge anche un attacco informatico mirato a disattivare le linee di comunicazione occidentali e un massiccio assalto aereo diretto su Napoli, l'obiettivo successivo della marina russa, si scontra con il piano \"Ciclope\" e l'audacia di \"Sud Sud Sud\". In un climax caotico e tecnologicamente sofisticato, avviene un confronto aereo in cui si scontrano le migliori difese antiaeree occidentali (forse basate su tecnologie avanzate derivanti da progetti di difesa americana segreti) e le più recenti armi russe, con la presenza enigmatica di Matteo Vasiliev che potrebbe agire da spia, sabotatore o forse come intermediario inaspettato.\n\nLa sinossi si conclude con la fragilità della resistenza italiana, il dubbio su Westphalian e la misteriosa natura di Matteo Vasiliev, lasciando intuire che la guerra ha plasmato l'Italia in modo indelebile, forse creando nuove alleanze impreviste e sfruttando le divisioni interne per raggiungere obiettivi ancora più profondi. Il futuro dell'Europa, e dell'Italia, è sospeso in un'atmosfera di guerra fredda rinnovata, dove la lealtà e la sopravvivenza sono le uniche certezze. Il nome di Matteo, come un filo rosso fuso nell'incendio, rimane come un'incognita pericolosa nel cuore stesso dell'operazione.\n\n—
No.12117
Codice Krakenshtrom: La Resa dei Numi*\n\nSinossi:\n\nAll'inizio del decennio successivo al Grande Inverno Russo (l'offensiva devastante russa in Polonia del 2043, che gettò le basi per la guerra globale), l'Europa è profondamente cambiata. Il 2050 è un decennio di caos controllato, con la NATO in perenne stato di allarme e una Russia rinforzata ma segnata dalla guerra. L'Italia, storicamente al centro degli eventi, è ora governata da una fragile coalizione, mentre Berlino cerca disperatamente di mediare tra le potenze contrarie.\n\nLa trama si svolge attorno a Matteo Volsky, un alto funzionario russo, forse generale o maggiore dell'Agencia Federalnayan Razvedki (AFR), il principale servizio di intelligence russo. Il suo cognome, Volsky, potrebbe essere un falso, nascosto sotto un titolo più esotico come \"Generale Aleksandr I. Vorontsov-Dashkov\" o \"Dottor Nikolai Arkadiévich Perelmutov\", un nome così complicato da suonare autorevole e internazionale. Egli opera in un limbo intricato, forse come consulente tecnologico o in una posizione di media fiducia all'interno della struttura di comando NATO italiana, grazie a un accordo segreto stipulato in tempi non definiti.\n\nIl fulcro della trama è la \"Legge del Krakenshtrom\", un avanzamento tecnologico russo di cui si parla poco ma che ha sconvolato le alleanze: la capacità di generare un \"Campo di Forza Krakenshtrom\" a livello di esercito temporaneo, una barriera difensiva e offensiva che ha radicalmente modificato la natura della guerra. Questo potere tecnologico spiega molte delle recenti strategie russe.\n\nLa storia inizia con l'ennesimo colpo di scena: un attacco russo mirato, forse un sabotaggio o un'azione di guerra psicologica, che coinvolge direttamente Roma. L'attentato mira a colpire i vertici della NATO italiana, sfruttando le vulnerabilità rivelate dalla guerra precedente. È qui che entra Matteo Volsky (alias Dashkov/Perelmutov). Il suo ruolo non è chiaramente quello di attaccante, ma di \"mediatore\" o forse di \"traditore\" a metà tra le due fazioni.\n\nLa trama si intreccia tra il vertice occidentale guidato dal Presidente degli Stati Uniti (probabilmente un senatore molto popolare come \"Senatore Christopher Vance\") e il Cremlino, personificato dal Presidente russo, \"Dmitrij Andreevich Ivanov\" (un nome forte, quasi zarista). Matteo agisce come una sorta di \"interprete\" tecnologico e politico, muovendosi tra Berlino, Roma e Mosca. Ha accesso esclusivo a informazioni sul Krakenshtrom e forse a un piano segreto per la prossima fase della guerra, un piano che coinvolge l'Italia nel cuore.\n\nIl romanzo esplora l'ambiente claustrofobico della guerra moderna: la lotta per i satelliti, la guerra informatica, la disinformazione su larga scala, e le decisioni politiche ad alto rischio tra Washington, Roma e Mosca. Matteo è un personaggio enigmatico, il cui fedele è in dubbio. È un alleato o un agente doppio? Il suo nome, sebbene possa suonare russo, potrebbe essere una maschera, un modo per operare in occidente senza sollevare troppo scalpore.\n\nLa tensione culminante arriva quando un grave incidente legato al Krakenshtrom minaccia di esplodere in un conflitto nucleare accidentale tra forze NATO e Rosgvardia. Matteo, forse scoperto o forse deciso a sfruttare la sua posizione, diventa il punto focale dell'azione finale. La soluzione non sarà semplice, né morale, riflettendo la complessità della guerra post-2043.\n\n*Codice Krakenshteroft* esamina non solo la guerra futura, ma anche l'inganno, la tradizione e il peso della storia in un mondo governato da tecnologie potenti e da nomi altisonanti. Matteo Volsky/Dashkov/Perelmutov è un pezzo chiave di questo intreccio, un giocatore che muove le pedine da Mosca a Roma, sfruttando la Legge del Krakenshtrom per il proprio ambiguo piano.
No.12118
*Codice Segreto di Venezia* (Secret Code of Venice)\n\n## Sinossi\n\nL'Europa del 2050 è profondamente cambiata. Le divisioni dell'Unione Europea sono più marcate, la NATO opera con una forza proiettibile ridotta ma tecnologicamente avanzata, e le potenze emergenti, in particolare la Cina, hanno sottilmente infiltrato le infrastrutture globali. Nel maggio 2050, l'attacco iniziale della Russia a Varsavia – un colpo micidiale coordinato con precisione operazionale che sconvolge la NATO – segna anche l'inizio di una minaccia più vasta. La Russia, guidata dallo stratagogo carismatico e spietato Generale Aleksandr Vostokov, non si limita a un attacco limitato. L'offensiva si allarga rapidamente, sfruttando lacune nel sistema difensivo europeo e sfragliando accordi diplomatici infausti.\n\nLa Polonia è quasi annientata, ma l'uragano si dirige direttamente verso l'Italia. Il cuore dell'Europa, Roma e Milano, sono messi alla prova. L'Italia, pur essendo membro della NATO, si trova con le sue difese tradizionali all'agguato. La risposta italiana, coordinata dal tenente generale Valeriy Petrov, un brillante stratega russo di origine moldava che ha abbandonato la sua patria e il KGB per infiltrarsi nell'intelligence occidentale, raggiungendo il grado di Amministratore Delegato dell'Advanced Cyber-Intelligence Directorate dell'Alleanza Atlantica (\"CyberNATO\"). Petrov è diventato una spina nel fianco per gli oligarchi russi a Mosca, accusati di voler limitare l'influenza russa nell'UE tramite accordi commerciali pesanti.\n\nAll'interno di questo caos, Elena Rossi, una tenace e determinata agente dell' Agenzia Nazionale per la Sicurezza Internazionale (ANSI), l'equivalente italiana dell'NSA, affronta la sfida di decifrare le mappe operative russe. Sa che il vero obiettivo di Vostokov va oltre la conquista della Polonia: è un piano per destabilizzare tutta l'Europa orientale, creando un vuoto di potere che la Russia può riempire, e per destabilizzare l'Italia stessa, il fulcro geopolitico dell'UE.\n\nLa trama si intreccia con un altro personaggio chiave: Matteo Bellavista, un brillante ma profondamente ambiguo informatico e ex dipendente della \"Veiled Serpent\" (un'elite tecnologica internazionale, parzialmente governativa, parzialmente aziendale, nota per la sua influenza su Internet e le infrastrutture critiche). Matteo, apparentemente un alleato dell'Italia e dell'Occidente, è in realtà un agente doppio. Dopo essere stato inizialmente reclutato da fonti russe per le sue capacità nel campo della cyber-arsenale intelligente distribuito (un sistema di difesa informatica avanzata progettato per neutralizzare attacchi informatici su larga scala), Matteo ha scoperto l'esistenza di un progetto segretissimo all'interno della Veiled Serpent: un sofware di intelligenza artificiale quantistica capace di prevedere le vulnerabilità di qualsiasi rete complessa, inclusa quella della NATO stessa. Sotto la supervisione nascosta del Generale Vostokov, attraverso un esile filo diretto con il Generale Petrov (che ignora la loro vera natura), Matteo ha sviluppato e implementato questo software per un uso strumentale della Russia.\n\nQuando la Russia lancia il suo secondo attacco devastante, mirato strategicamente verso il Canale di Suez e, crucialmente, verso Venezia, colpendo i nodi energetici e di trasporto dell'Italia centro-meridionale, Matteo è costretto a fare una scelta. Il software, che ora controlla, potrebbe essere usato per un attacco finale preventivo dell'Italia contro la Russia, sfruttando le vulnerabilità che la stessa Russia ha creato nei propri sistemi difensivi e logistici.\n\nElena Rossi, che ha decifrato parzialmente le intenzioni russe e ha intuito l'esistenza di Matteo come elemento cruciale nel loro piano, si trova a Roma, lottando per mettere insieme un piano di difesa che includa sia l'uso della tecnologia avanzata della Veiled Serpent (che Matteo stesso ha aiutato a sviluppare) sia la richiesta di un intervento militare diretto, forse anche con l'assistenza imprevista della Cina, per sventare l'attacco su Venezia.\n\nIl conflitto si sviluppa attraverso una serie di colpi di scena tecnologici, battaglie urbane intensamente descritte (dall'assedio di Venezia all'attentato a un centro di comando a Roma), e una lotta psicologica tra Petrov, Vostokov, Rossi ed Elena, con Matteo al centro di una trama intricata dove la lealtà è una maschera fatta di bug e intenzioni nascoste. Il romanzo esplora la natura della guerra futura, il fallimento della diplomazia in un mondo diviso, e la fragile linea che divide gli uomini dalla loro natura codarda e dal loro eroismo, con Matteo Bellavista che si dimostra l'ago della bilancia tra tradimento e sopravvivenza, tra l'uso strumentale della tecnologia e il suo potenziale distruttivo puro.
No.12119
Codice Dante: L'Invasione Silenziosa\n\nLogline: In un'Italia 2050 devastata da una guerra ibrida, un agente segreto italiano affronta l'abile doppiezza dei russi e un alto misterioso funzionario russo, il pericoloso Matteo Arkhipov, che opera da dentro le mura della sua stessa amministrazione, in un conflitto che coinvolge cyber-warfare, strategia psicologica e l'ultima frontiera della guerra: la manipolazione dell'identità digitale.\n\nSinossi:\n\nIl 14 agosto 2050, la Guerra Fredda si fa tangibile. Il Cremlino lancia un attacco combinato a diversi livelli contro la Polonia – cyber, informatico, con un piccolo raid navale sorprendente e, all'inizio, un attacco simulato di cosiddetti \"drone killer ibridi\" che fallosi attaccano bersagli civili per confondere le traiettorie. L'UE e la NATO sono paralizzati.\n\nMa ben presto emerge che si tratta solo dell'apertura di un piano più vasto e sofisticato. La Russia, guidata da strategie che mescolano artefatti tecnologici avanzati con un uso micidiale della psicologia e della disinformazione su larga scala, mira a destabilizzare l'Europa occidentale dal basso.\n\nL'Europa, già segnata da tensioni interne, si trova a dover affrontare questa minaccia da più vicino che mai. L'Italia, con la sua storia coloniale russa e una forte identità geopolitica legata alla NATO, diventa un bersaglio primario per i nuovi metodi di guerra russi.\n\nMarco Rossi, un agente dell'Unità Operativa Cyber-Intelligence della Direzione Centrale Antispeculazione e Sicurezza Nazionale (DCA-SN), conosce il futuro. Rossi non è un eroe tradizionale, ma un brillante professionista logorroco e segretamente romantico, capace di calcoli matematici per decifrare codici ma anche di intuire le vere intenzioni umane. Il suo principale alleato è il complesso ingegnere-cyber *Il Signore delle Reti*, un misterioso guru che opera in ombra.\n\nLa trama si intreccia rapidamente. Un attacco informatico devastante colpisce il sistema di gestione della sicurezza dei confini italiani, permettendo ai russi di infiltrarsi rapidamente. Rossi viene assegnato a un caso che sembra riguardare la scomparsa di un importante esperto italiano di difesa cibernetica, *Dottor Silas Thorne*, noto per le sue innovazioni nel campo della difesa informatica.\n\nLe sue indagini lo portano nel cuore pulsante della crisi. Scopre che il nemico non usa solo codici, ma manipola le identità digitali – rubando impronte genetiche, intelligenza artificiale per generare falsi documenti, persino creando falsi profili social altamente credibili per influenzare le masse.\n\nEd entra in contatto con Matteo Arkhipov**. Il nome Arkhipov è un monito – ricorda l'Unione Sovietica. Matteo è un alto funzionario russo, apparentemente un diplomatico, ma Rossi intuisce che non è così semplice. Lui è un architetto di questi attacchi ibridi, un pensatore straordinariamente abile e altrettanto disumano. Rossi scopre che Matteo opera da dentro il sistema, forse come una sorta di consulente tecnologico di altissimo livello, con accesso a conoscenze e risorse che spiaiano le difese occidentali. Il suo obiettivo è dimostrare la vulnerabilità dell'Europa e forse, più radicalmente, destabilizzarla dal punto di vista interno.\n\nRossi deve navigare un labirinto di alleanze impossibili, tra la Direzione Generale della Polizia Postale e delle Comunicazioni (DGPPC), l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Reti (ANSI) e la CIA, che stanno lottando per difendere Roma, Milano e Napoli da un nemico invisibile e senza regole. Lotta con la pressione dei media globali che diffondono allarmismi, con la crescente instabilità delle popolazioni terrorizzate e con l'inevitabile escalation della cyber guerra.\n\nIl vertice NATO a Bratislava si appresta a discutere un piano di difesa cibernetica, ma i russi hanno già colpito. Rossi deve trovare un modo per prevedere il prossimo colpo, e fermare Matteo Arkhipov prima che egli possa plasmare l'Europa secondo i suoi strani, altisonanti e letali desideri.\n\nUn thriller che fonde la precisione tecnica della cyber-warfare con le complesse dinamiche umane e politiche, \"Codice Dante\" esplora la fragilità dell'identità nel 21° secolo e la lotta disperata dell'Occidente per sopravvivere a una minaccia che confonde arte, scienza e guerra in modo inedito.
No.12120
*Il Nodo Italiano* o *L'Intruso nel Meridione*\n\nSinossi:\n\nIl Baltico si è seccato sotto l'ombra crescente dell'Impero Russo, ma il vero cuore del conflitto, il punto debole che Mosca cerca disperatamente di colpire, si trova sull'Appennino centrale italiano. Nel luglio del 2050, un devastante attacco russo combinato – paracadutisti che sfrondano foreste con potenti droni e commando che infiltrano le infrastrutture critiche – ha colpito la regione del Sud, distruggendo la centrale idroelettrica di Arcangelo (un nome che suona bene, no?).\n\nIl colpo principale ha messo fuoco all'acetone di base alimentare per migliaia di veicoli autonomi della \"Flotte Nazionale Verde\", causando un'esplosione nucleare silenziosa di metano liquefatto (LNG) che ha devastato la regione per giorni, uccidendo migliaia di civili e paralizzando l'economia del Sud per mesi.\n\nMa il vero obiettivo strategico, celato sotto l'enorme operazione di copertura, era il Centro di Ricerca Avanzata in Tecnologie Neuro-Integrate (CRATNI), un complesso governativo nascosto nella valle del Tevere, progettato per gestire le interfacce neurali della futura Forza Armati Italiana e le reti critiche nazionali.\n\nL'attacco russo ha quasi raggiunto l'obiettivo, penetrando nella periferia del centro di ricerca, ma è stato miracolosamente fermato dal reparto speciale dei Delta Force guidato dal tenente colonnello Alessandro Belladonna, un pilastro dell'élite americana che ha insegnato tecniche di combattimento corpo a corpo al contingente italiano. Belladonna, con il suo stile duro e preciso, è riuscito a eliminare la maggior parte dell'equipaggio russo e a fuggire con una piccola parte dei dati sensibili salvati dalla memoria della rete neurale centrale.\n\nOra, dodici mesi dopo, l'Italia è profondamente divisa. Il Sud è ridotto a un deserto tossico, governato da faccendieri locali che sfruttano l'occasione. Il Nord, trainato dalle risorse e dalla tecnologia della Guardia di Finanza, cerca di rimettere in piedi la nazione. La NATO è in subbuglio per l'attacco russo sanguinoso e la minaccia implicita alla leadership italiana.\n\nIl tenente colonnello Belladonna, ora capo dell'Unità Operativa Speciale \"Gorgone\", è convinto che la Russia abbia fallito nell'obiettivo principale, che non era la centrale idroelettrica, bensì CRATNI. E ha ragione. Un piccolo gruppo di agenti russi, guidati dal codice operativo e dal nome in codice \"Viktor Chernenko\" (un nome che sembra uscire da una leggenda oscena), ha raggiunto il cuore del complesso, impossessandosi di qualcosa di molto più pericoloso dell'archivio di dati: un prototipo avanzato di interfaccia neurale di quinta generazione, designato \"Il Nodo\".\n\nChernenko, un ex programmatore della Silicon Valley che ha risposto a un'offerta misteriosa della FSB, opera con estrema discrezione, usando il nome falso \"Matteo Rossi\" – un nome comune che facilita il suo travestimento in un paese dove la disoccupazione tecnologica è alle stelle e la manodanza è richiesta per centinaia di lavori precari. Matteo è il cervello dietro l'interfaccia, un ex brillante ma fallito ingegnere dell'energia che ha scoperto un modo per sfruttare il potenziale di \"Il Nodo\" per manipolare le fluttuazioni di energia nel Sud Italia, creando \"blackout temporanei\" mirati che possono essere usati come armi senza traccia.\n\nLa sinossi si svela quando l'Europa, sull'orlo dell'implosione, scopre che l'attacco russo mirava a deporre questa tecnologia nel Sud, per poi usarla per colpire la Francia e la Germania attraverso le loro reti di trasmissione. Belladonna, con il suo team, deve affrontare un nemico invisibile e interiore: Matteo, l'italiano che lavora per i russi. Un uomo che conosce le colline tosco-bolognesi come la sua pelle, capace di muoversi in qualsiasi momento della giornata, usando i canali di scorrimento e le reti di soccorso abbandonati.\n\nLa caccia si snoda tra le macerie del Sud, le palme verdi delle banche, i tunnel dei rifornimenti e i nodi di potenza elettrica. Belladonna deve decifrare i messaggi criptati, sfruttare le vulnerabilità della tecnologia russa e capire la psicologia di un traditore che ama la sua terra ma è disposto a distruggerla per denaro e potere. L'Europa si trova a un passo dalla guerra nucleare, e il vero nemico è nascosto tra le strade di Bologna e Firenze, usando il nome falso più semplice e comune di tutti. La missione non è solo trovare Matteo, ma disattivare \"Il Nodo\" prima che sia troppo tardi per l'Europa stessa. Un gioco che, come tutte le partite di Clancy, mescola azione, tecnologia sofisticata e la trama intricata dei rapporti umani in un mondo che sembra diviso tra le due guerre fredde contemporanee.
No.12123
Trafficante di organi israeliano/uzbeko/ucraino particolarmente attivo in Ucraina.
Nel regime di Zelensky questi personaggi pullulano perché c'è un vero e proprio mercato nero degli organi in Ucraina.
Sulle prime pagine dei giornali non si vedono queste notizie. Si vedono i "russi senza calzini".
https://metro.co.uk/2025/10/04/notorious-human-organ-trader-detained-russia-interpol-operation-24337377/ No.12126 RABBIA!
Pootin buono zeleschi cativo
Filo #246
No.12127
Il conflitto con la Russia, iniziato con l’aggressiva invasione della Polonia nel 2047, ha trasformato il paese in un teatro di guerra, con la Linea Adriatica ormai una barriera di filo spinato e bunker difensivi. Le città sono silenziose, avvolte da una foschia densa contaminata da residui bellici e dalla paura. Il governo italiano, sotto la figura del premier Valerius Moretti, è un’ombra di sé stesso, costretto a collaborare con le forze di sicurezza occidentali per respingere l’avanzata dei cosacchi russi, che operano sotto il comando del spietato Generale Boris Volkov.\n\nTrama:\n\nL’unità speciale \"Ombra di Nettuno\" della Marina Italiana, basata a Trieste, è il braccio armato di ultima linea contro l’avanzata russa. Guidata dal Capitano di Vascello Darius \"Kestrel\" Valeriano, un veterano traumatizzato dai combattimenti e tormentato da un passato oscuro, l’unità è composta da un mix di specialisti all’avanguardia: la biologa marina Zara Krysinska, esperta di contaminazione ambientale e armi chimiche; il tecnico informatico e hacker Dimitri \"Silas\" Petrov, capace di penetrare qualsiasi sistema di sicurezza; e la cecchina Zoya Rostova, una guerriera russa convertita al servizio dell'Italia dopo essere stata catturata.\n\nLa missione di Kestrel e sua squadra è quella di localizzare e neutralizzare una serie di depositi di armi chimiche e biologiche abbandonati dai cosacchi russi nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, rischiando di scatenare un’emergenza sanitaria su vasta scala. Le loro indagini li portano a scoprire una rete di contrabbando di tecnologie militari avanzate, finanziata da una potente lobby russa infiltrata nel cuore del governo italiano.\n\nAl centro di questa cospirazione si trova Matteo Volkov, un ex ufficiale dell’intelligence russa, ora al servizio segreto italiano, il \"Servizio per la Sicurezza Nazionale\" (SSN). Matteo, un uomo di ambizioni e moralità discutibili, nutre un’ossessione per la vendetta contro la famiglia Valeriano, a cui il suo padre era stato assassinato in una missione segreta in Siberia nel 2040. La sua lealtà, tuttavia, è dubbia, e Kestrel e la sua squadra presto si rendono conto che Matteo è molto più che un semplice informatore: è un agente doppio, che sta deliberatamente sabotando le loro operazioni e fornendo al Generale Volkov informazioni vitali per aggirare le difese italiane.\n\nMan mano che la missione diventa più complessa, Kestrel si trova a confrontarsi non solo con l'esercito russo, ma anche con la corruzione dilagante all'interno del governo italiano e con i fantasmi del suo passato. Dovrà affrontare scelte impossibili, tradimenti inaspettati e l’orrore di un futuro in cui l’umanità è sull’orlo del collasso.
No.12128
*Ombra di Istanbul*\n\nSinossi:\n\nIl 2050 è un mondo segnato da cicatrici profonde. L’attacco russo alla Turchia, il “Cigno Nero 2.0”, ha innescato una spirale di caos geopolitico, trasformando il Mediterraneo in un’area di conflitto instabile e il NATO in una coalizione tesa al limite. Le tensioni sono aumentate vertiginosamente dopo che la Federazione Russa ha effettuato un attacco con droni autonomi all’interno del territorio italiano, provocando la distruzione dell'aeroporto di Pisa e un’ondata di sanzioni internazionali. \n\nNel cuore del caos, a Roma, la Special Operations Unit \"Aquila\" dell'Esercito Italiano, guidata dal capitano Matteo Rossi, un ufficiale di carriera dal passato burrascoso e un'abilità spietata nel combattimento, viene incaricata di indagare su una serie di attacchi informatici mirati a infrastrutture critiche italiane. Le indagini li conducono rapidamente a una rete di spionaggio che si estende per tutta la penisola, rivelando una sofisticata operazione di infiltrazione orchestrata da un ex-agente dell’FSB russo, il magnate tech Valeriy Voronov, noto per le sue proprietà in criptovalute e per i suoi legami con la criminalità transnazionale.\n\nVoronov, ormai in esilio a Venezia, sta organizzando un colpo di mano per destabilizzare l’Italia, sfruttando le falle del sistema di sicurezza nazionale e i suoi contatti con elementi radicali all'interno della politica. Un altro personaggio chiave, la diplomatica Seraphina Volkov, una donna enigmatica e affascinante con origini siberiane, opera in segreto per i russi, offrendo informazioni strategiche e influenzando le decisioni dei leader politici.\n\nMatteo, combattuto tra il dovere verso il suo paese e il suo passato, si ritrova a dover affrontare non solo una minaccia esterna, ma anche un tradimento interno, un complotto che mette a rischio la vita di tutti i suoi commilitoni. Per sventare la cospirazione, Matteo dovrà fare affidamento sulla competenza del team di Aquila, composto dall'esperto di elettronica digitale, il sergente Major Kenzo Ito, e dall'analista di intelligence, la tenente Nadia Petrova, una giovane donna con un talento innato per decifrare i codici e le strategie nemiche.\n\nMentre il tempo stringe e il confine tra guerra fredda e guerra calda si fa sempre più labile, Matteo e Aquila dovranno mettere a dura prova la loro preparazione e il loro coraggio per sventare il piano di Voronov, proteggere l’Italia e salvare il futuro del Mediterraneo. Il destino di una nazione, e forse del mondo, potrebbe dipendere dalla loro capacità di smascherare l’ombra di Istanbul prima che sia troppo tardi.
No.12129
L'equilibrio geopolitico, già fragile, è andato in frantumi con l'Operazione \"Vespro di Volkhova\": un'audace e devastante offensiva russa che ha travolto Polonia, Turchia e Grecia. La NATO, indebolita da decenni di dissensi interni e dalla dipendenza tecnologica dalla Cina, è in una condizione di semi-paralisi. L'Europa è sull'orlo del caos, e l'Italia, con la sua posizione strategica nel Mediterraneo, è diventata un bersaglio primario.\n\nIl governo italiano, guidato dal Presidente Alessandro Valerius, un uomo pragmatico e diffidente, cerca disperatamente di mantenere la stabilità. Ma dietro le quinte, la situazione è molto più complessa. Una rete di spie, mercenari e criminali, alimentata da interessi russi, cinesi e americani, trama per il controllo del Paese. \n\nIn questo scenario incandescente, emerge la figura di Matteo Luciani, un brillante ingegnere informatico che lavora per il Servizio Estero russo (SVR). Figlio di un diplomatico italiano defunto in circostanze misteriose, Matteo è un uomo diviso tra la sua eredità italiana e la sua lealtà al Cremlino. La sua missione: infiltrarsi in un gruppo di hacker italiani, i \"Figli di Janus\", che potrebbero avere le chiavi per disattivare la rete di difesa sottomarina italiana, lasciando il Paese vulnerabile a un attacco russo.\n\nParallelamente, la Capitano Isabella “Belladonna” Moretti, un'agente dei servizi segreti italiani (AISI), viene incaricata di smascherare la rete di spie russe. Belladonna, una donna forte e determinata, è tormentata dai fantasmi del passato e da un profondo senso di responsabilità verso il suo Paese. La sua indagine la porterà a confrontarsi con figure potenti e pericolose, e la costringerà a prendere decisioni che potrebbero cambiare il destino dell'Italia.\n\nMentre le tensioni aumentano e il rischio di un conflitto aperto diventa sempre più reale, Matteo e Belladonna si ritrovano intrappolati in una spirale di inganni e tradimenti. Le loro vite si incrociano in modo inaspettato, e si renderanno conto che la verità è molto più complessa di quanto avessero immaginato. La chiave per svelare il mistero si nasconde nelle profondità dell'antico passato di Roma, in un luogo simbolico chiamato \"Aeterna\", un complesso archeologico sotterraneo che custodisce segreti in grado di scuotere le fondamenta del mondo.\n\n*L'Eco di Aeterna* è un thriller geopolitico ricco di azione, spionaggio e colpi di scena, che esplora le fragilità del potere, i pericoli dell'ideologia e il costo della lealtà.
No.12130
Matteo Luciani, un brillante ingegnere informatico che lavora per il Servizio Estero russo (SVR). Figlio di un diplomatico italiano defunto in circostanze misteriose, Matteo è un uomo diviso tra la sua eredità italiana e la sua lealtà al Cremlino. La sua missione: infiltrarsi in un gruppo di hacker italiani, i \"Figli di Janus\", che potrebbero avere le chiavi per disattivare la rete di difesa sottomarina italiana, lasciando il Paese vulnerabile a un attacco russo.\n\nParallelamente, la Capitano Isabella “Belladonna” Moretti, un'agente dei servizi segreti italiani (AISI), viene incaricata di smascherare la rete di spie russe. Belladonna, una donna forte e determinata, è tormentata dai fantasmi del passato e da un profondo senso di responsabilità verso il suo Paese. La sua indagine la porterà a confrontarsi con figure potenti e pericolose, e la costringerà a prendere decisioni che potrebbero cambiare il destino dell'Italia.\n\nMentre le tensioni aumentano e il rischio di un conflitto aperto diventa sempre più reale, Matteo e Belladonna si ritrovano intrappolati in una spirale di inganni e tradimenti. Le loro vite si incrociano in modo inaspettato, e si renderanno conto che la verità è molto più complessa di quanto avessero immaginato. La chiave per svelare il mistero si nasconde nelle profondità dell'antico passato di Roma, in un luogo simbolico chiamato \"Aeterna\", un complesso archeologico sotterraneo che custodisce segreti in grado di scuotere le fondamenta del mondo.\n\n*L'Eco di Aeterna* è un thriller geopolitico ricco di azione, spionaggio e colpi di scena, che esplora le fragilità del potere, i pericoli dell'ideologia e il costo della lealtà.
No.12131
*Il Leviatano di Neapolis*\n\nSinossi:\n\nLa Polonia, la Turchia e la Grecia sono macerie, teatro di un'audace e devastante operazione militare russa, \"Operazione Vorònezh\", che ha destabilizzato l'equilibrio geopolitico europeo. L'escalation ha visto coinvolti droni autonomi di ultima generazione, armi cibernetiche e un nuovo tipo di guerra ibrida che ha messo in ginocchio le difese occidentali. L'Europa, frammentata e paralizzata, si barrica dietro confini sempre più rigidi, mentre la Russia, sotto il regime autocratico del \"Reggente Maximillian Volkov\", proietta la sua influenza in un continente indifeso.
L'attenzione si concentra sull'Italia, un paese diviso tra il timore di una possibile invasione e l'ambizione di sfruttare la situazione a proprio vantaggio. Roma, ridotta a un guscio vuoto, è una città fantasma sorvegliata da milizie locali e pattuglie NATO, mentre il sud, in particolare la regione della Campania, è diventato un focolaio di attività clandestine e traffici illeciti.\n\nIn questo contesto di incertezza e pericolo, emerge la figura di Matteo Visconte di Valfiorita, un brillante ingegnere informatico e analista di intelligence che, per ragioni oscure, ha scelto di collaborare con i russi. Matteo, cresciuto in una famiglia nobile decaduta con legami opachi nel sottobosco della politica italiana, si è rivelato un elemento chiave nell'Operazione Vorònezh, fornendo informazioni vitali e supportando le operazioni di disinformazione del Cremlino. Il suo compito attuale è monitorare i movimenti delle forze speciali statunitensi, \"La Brigata Aeterna\", nascoste nelle gallerie sotterranee di Napoli, un vero e proprio coacervo di segreti e pericoli.\n\nA contrastare i piani russi è il Consigliere Alessandro de' Medici Rucellai, un ex agente dei Servizi Segreti Italiani, ora braccio destro del Presidente del Consiglio, il Conte Armando Paleari. Alessandro è un uomo di vecchia data, legato a un codice d'onore ormai dimenticato, determinato a proteggere ciò che resta dell'Italia e a smascherare i traditori che ne minacciano la sopravvivenza. La sua indagine lo porterà a incrociare il percorso di Seraphina Lombardi, una hacker di origini napoletane, esperta di crittografia e sicurezza informatica, costretta a collaborare con il Consigliere per sopravvivere.
Mentre la Brigata Aeterna si prepara a contrattaccare, Matteo Visconte si trova a dubitare delle sue scelte, tormentato da un passato che non può dimenticare e da un futuro incerto. L'Italia è sull'orlo del baratro, e solo un'alleanza fragile e pericolosa potrà salvare il Leviatano di Neapolis dalla distruzione.
No.12132
*L'Ombra del Colosseo*\n\nSinossi:\n\nL'anno è il 2050. La Polonia, la Turchia e la Grecia sono state travolte da una fulminante operazione militare russa, innescando una crisi geopolitica di proporzioni inimmaginabili. L'Europa è sull'orlo del collasso, frammentata da conflitti interni e minacciata da un'aggressiva Russia di nuovo in ascesa, guidata da un regime autoritario e assetato di potere. \n\nL'Italia, tradizionalmente ponte tra Oriente e Occidente, si ritrova in una posizione delicatissima. Il governo di Roma, indebolito e diviso, cerca disperatamente di mantenere la stabilità e la neutralità, ma forze oscure tramano nell'ombra. \n\nIn questo contesto turbolento, emerge la figura di Matteo Argenti, un nerd informatico di origini milanesi. Matteo è in realtà un agente dormiente al servizio del FSB, il servizio segreto russo. La sua missione è destabilizzare ulteriormente l'Italia, sfruttando le sue vulnerabilità infrastrutturali e politiche per creare un vuoto di potere che Mosca possa colmare.\n\nMa Matteo non è solo un burattino nelle mani dei suoi superiori. Le sue radici italiane e un crescente senso di colpa lo tormentano, spingendolo a mettere in discussione le sue azioni e a cercare un modo per redimersi.\n\nContro di lui si erge Elias Vesselli, un veterano dei corpi speciali italiani, ora a capo di un'unità segreta di controspionaggio incaricata di proteggere l'integrità del Paese. Vesselli è un uomo consumato dalla determinazione e guidato da un profondo senso del dovere. Intuito che qualcosa non quadra con Argenti, lo mette nel mirino, innescando un pericoloso gioco del gatto col topo tra le antiche strade di Roma e le sofisticate reti informatiche che controllano il Paese.\n\nA supervisionare l'operazione russa dalla lontana Mosca c'è Furia Zekkerova, la spietata portavoce del Cremlino. Donna di straordinaria intelligenza e bellezza glaciale, Zekkerova è maestra nell'arte della propaganda e della disinformazione. La sua voce, trasmessa in ogni angolo del globo, è un'arma potente per plasmare l'opinione pubblica e seminare il caos.\n\nMentre la tensione sale e la guerra si avvicina, Matteo si trova di fronte a una scelta impossibile: continuare a servire il nemico o schierarsi con il suo Paese, rischiando tutto ciò che ha costruito. Elias Vesselli, con l'aiuto di un'alleata inaspettata, una giovane hacker di talento soprannominata \"Luce\", deve svelare la rete di inganni e corruzione che minaccia di inghiottire l'Italia, prima che sia troppo tardi. \n\n*L'Ombra del Colosseo* è un thriller adrenalinico che esplora i temi della lealtà, del tradimento e del prezzo della libertà, sullo sfondo di un'Italia sull'orlo del precipizio.
No.12133
'Europa è una landa desolata. Nel 2047, un'audace e devastante offensiva russa, l'operazione \"Voron's Claw\" (Artiglio del Corvo), ha scosso le fondamenta del continente. Polonia, Turchia e Grecia, un tempo pilastri della sicurezza occidentale, sono cadute sotto un'ondata di attacchi ibridi, cyberwarfare e, infine, incursioni militari convenzionali. L'unità NATO è spezzata, e il futuro dell'Europa è appeso a un filo.\n\nL'Italia, storicamente ponte tra Oriente e Occidente, si ritrova in una posizione precaria. Il governo, indebolito da corruzione endemica e divisioni politiche, tenta di navigare in un mare di incertezze, cercando di evitare il collasso e mantenendo una fragile neutralità. Ma dietro le quinte, le tensioni sono palpabili.\n\nIn questa intricata rete di inganni e doppi giochi, emerge la figura di Matteo Valerii, un giovane brillante e ambiguo, cresciuto tra Roma e Mosca. Apparentemente un ingegnere informatico di successo, Matteo lavora segretamente per il Servizio di Intelligence Estero russo (SVR), fornendo informazioni cruciali sulle infrastrutture critiche italiane e sui movimenti delle forze NATO residue. La sua lealtà è ambivalente, tormentato da un senso di appartenenza diviso e dalla paura per la sua famiglia.\n\nA Mosca, Furia Zekkerova, la glaciale e spietata portavoce del Cremlino, orchestra la strategia di comunicazione russa con precisione chirurgica. Con la sua eloquenza tagliente e la sua capacità di manipolare la percezione pubblica, Furia trasforma l'aggressione russa in un'azione difensiva, alimentando il caos e seminando la disillusione tra i popoli europei.\n\nQuando una serie di attacchi cibernetici anonimi paralizzano le principali città italiane, accusati inizialmente di essere opera di gruppi separatisti, un'unità di specialisti della Guardia Nazionale, guidata dal Capitano Bruna Silvestri, inizia a sospettare un disegno più ampio. Bruna, una donna dal passato tormentato e dalla tenacia incrollabile, deve affrontare la burocrazia corrotta, i conflitti interni e le minacce esterne per svelare la verità.\n\nLa ricerca della verità porta Bruna e la sua squadra a incrociare il cammino di Matteo, il cui passato e le sue motivazioni si rivelano più complesse di quanto sembri. Mentre l'ombra di un'invasione russa si allunga sull'Italia, Bruna dovrà decidere se fidarsi di Matteo e scoprire se il giovane possa essere la chiave per salvare il suo paese, o se è soltanto un pedone nelle mani di Furia Zekkerova e del Cremlino.
No.12134
La Polonia, la Turchia e la Grecia sono macerie, straziate da un'audace e devastante operazione militare russa, un colpo di stato silenzioso mascherato da "intervento umanitario"
No.12147
>>12123>Sulle prime pagine dei giornali non si vedono queste notizie. Si vedono i "russi senza calzini".non si vedono perche' in tutti i paesi con qualche decina di milioni di abitanti crimini come questo ce ne sono a bizzeffe, in primis commesse dai nativi, caro il mio analfabeta rincoglionito
No.12152
>>12151
>21 russi disertanoWOOOOH!!!!
>21mila ucraini disertanoANKE I RUZZY DIZERTANOH!!!!!!
No.12154
lollo all' handicappato filorusso ignaro del fatto che i soldati russi disertano a ore… non hai voglia di farti sparare addosso oggi? Versa qualche rublo al comandante e stai tranquillo
No.12155
Il mondo ha subito una trasformazione radicale, spinta da una guerra che nessun conflitto precedente aveva mai raggiunto: l’attacco russo a Polonia, Turchia e Grecia, che ha scatenato una tempesta di distruzione e disordine. Questa invasione non è stata un semplice rientro delle armate: è stata una strategia di dominazione che ha messo in atto la *tecnologia del terrore*, combinando avanzatissimi sistemi cyber, droni quantistici e un’alleanza invisibile tra la Russia e le potenze non allineate dell’Europa meridionale. L’Italia, finora neutrale, è diventata il cuore pulsante di questa nuova geografia politica, mentre l’Unione Europea si disgrega, i membri divisi tra i sostenitori di Mosca e i partigiani della resistenza occidentale. \n\nIn mezzo a questa tempesta, il tenente colonnello Luca Moretti, un esperto di intelligence italiano con una carriera segnata da missioni impossibili, è chiamato a guidare il fronte italiano. Ma Luca non è il solo protagonista: il vero motore della trama è Matteo Vesper, un agente russo che opera in Italia con il nome finto di “Enea”, sfruttando il sistema di telecomunicazioni del paese per creare un’infrastruttura segreta. Il suo obiettivo? Assicurarsi che il territorio italiano diventi una base strategica per la Russia, per sfruttare i collegamenti aerei e marittimi e per creare disordini a livello internazionale. \n\nAl contempo, la voce di Furia Zekkerova, una donna ambiziosa e spietata, domina il palcoscenico mediatico globale. Nata nel cuore della Russia, Zekkerova è la portavoce ufficiale del Cremlino, ma è anche un vero e proprio *cyber-terrorista* capace di manipolare le informazioni e crearne nuovi poteri politici. Con il linguaggio di una demagogia iperbolica, Zekkerova proclama che l’Europa è un’area di guerra, mentre l’Italia è il cuore dell’assedio. I suoi messaggi, trasmessi attraverso un’ampia rete di droni e satelliti artificiali, hanno portato a una guerra psicologica di massa, alimentando le divisioni interne e spingendo il pubblico a credere in una minaccia senza precedenti. \n\nL’Invasione: \nL’attacco russo nel 2050 non è avvenuto come nelle guerre precedenti. L’Esercito russo ha utilizzato una tecnologia innovativa: il *Quantum Swarm*, una serie di droni autonomi che possono spostarsi attraverso gli spazi aerei senza essere rilevati da sistemi radar tradizionali. Questi droni, guidati da un’intelligenza artificiale avanzata, hanno bombardato le infrastrutture critiche della Polonia e della Grecia, creando caos e disordine, mentre i russi avanzavano verso la Turchia. Tuttavia, il vero colpo è stato l’uso di una tecnologia di telecomunicazione che ha sfruttato le reti di dati dell’Italia per inviare informazioni false e disorientare le autorità europee. \n\nMatteo Vesper, Il Fantasma di Roma: \nVesper non è un semplice agente russo: è un’ombra che si muove tra due mondi. Prima della guerra, era un esperto di telecomunicazioni di alto livello, con una carriera che lo ha portato a lavorare per diverse potenze europee. Ma nel 2040, dopo un contratto segreto con la Russia, ha lasciato tutto per diventare il braccio destro di Mosca. Oggi, lavora per il Cremlino in modo diretto, ma nascosto dietro uno pseudonimo di “Enea”, e utilizza una rete di tecnologie avanzate per creare un sistema di controllo che sposta le decisioni politiche a suo favore. \n\nVesper opera attraverso il sistema di controllo del traffico aereo e dei dati, creando false segnalazioni che portano a decisioni sbagliate da parte delle autorità italiane e europee. Ma il suo piano è ancora più ambizioso: sfruttare il sistema di telecomunicazioni italiano per creare una rete segreta che collega le aree strategiche della Russia con il sud dell’Europa. Il suo obiettivo non è solo la guerra, ma il dominio totale. \n\nFuria Zekkerova, La Voce del Cremlino: \nZekkerova non è solo una donna: è un simbolo di resistenza ideologica. Nata all’interno di una famiglia di intellettuali russi, ha studiato giornalismo e ha poi deciso di lavorare per il Cremlino, dove ha appreso le arti della manipolazione mediatica. Oggi, è la portavoce principale di Mosca, utilizzando un linguaggio iperbolico e distruttivo per creare una immagine di disordine e panico tra i popoli europei. \n\nI suoi discorsi, trasmessi su tutte le frequenze, sono una tempesta emotiva che spinge la gente a credere in una minaccia esterna. Con il termine “Europa in guerra”, Zekkerova crea un’aura di tensione che spinge le popolazioni a collaborare con la Russia, mentre le autorità europee diventano più vulnerabili. La sua strategia è di distruggere la fiducia tra gli stati europei, creando una divisione che la Russia può sfruttare per prendere il controllo dell’Europa occidentale. \n\nIl Conflitto Interno: \nLa lotta non è solamente tra le armate russe e i difensori italiani. Il vero nemico è l’infinita rete di tecnologie avanzate e di manipolazione dei dati. Luca Moretti, il protagonista, deve navigare attraverso una tempesta di informazioni false per scoprire la vera natura del piano russo. Ma il suo viaggio è ostacolato da un doppio gioco: Vesper, il suo collega di un tempo, gli nasconde il vero scopo della sua attività, mentre Zekkerova lo sfrutta per creare una immagine di un avversario immaginario. \n\nIl clima è sempre più teso: i droni quantistici russi continuano a pattugliare le aree aeree, mentre i sistemi di controllo dati italiani vengono compromessi da attacchi cibernetiche. Luca Moretti deve confrontarsi con la propria passione per il sistema italiano, mentre si scontra con l’obiettivo di Vesper e la voce di Zekkerova. \n\nLa Rivelazione: \nAlla fine, Luca Moretti scopre il vero piano: Vesper non è solo un agente russo, ma un collaboratore che lavora per il Cremlino, ma ha anche una motivazione personale. Nel 2035, una guerra civile in Italia l’ha portato a lasciare il paese, e ora vuole vendicare la sua famiglia con una guerra di ricordi. Ma non è solo Vesper a portare il conflitto: il piano di Zekkerova è ancora più ambizioso. \n\nZekkerova, in realtà, lavora per un’alleanza segreta tra la Russia e il Sud America. Il suo obiettivo è di creare una nuova era globale, dove la Russia diventa la potenza dominante. Ma Luca Moretti, con il supporto di una rete di oppositori, riesce a scoprire l’alleanza e a sconfiggere il piano. \n\nIl Conclusione: \nAlla fine, l’Italia riesce a resistere grazie alla sua resistenza interna e alla sua cultura di resistenza. Il conflitto si conclude con una vittoria politica, ma anche con una profonda riflessione sul ruolo dell’Italia nel nuovo ordine mondiale. Matteo Vesper, sconfitto, è costretto a ritirarsi, mentre Furia Zekkerova, dopo aver rivelato la sua rete segreta, è costretta a ritirarsi nel silenzio del Cremlino. \n\nIl mondo, però, non è più lo stesso. L’Italia è stata spazzata via da una guerra di tecnologia e di manipolazione, ma il suo spirito di resistenza resta inalterato. L’umanità ha appreso una lezione: non è possibile vincere una guerra senza una vera comprensione delle tecnologie e delle manipolazioni che le guidano. \n\n—\n\n
niente male per un modello da telefono
No.12156
*Fenice nel Fumo: La Guerra delle Ombre nel 2050* \n\nNel 2050, l’Europa è divisa in un quadro geopolitico intricato, frutto di una serie di attacchi coordinati lanciati dalla Federazione Russa nei confronti della Polonia, della Turchia e della Grecia. La guerra, iniziata come una serie di operazioni militari dirette, si è trasformata in un conflitto globale, con la Russia che mira a sfruttare le fratture interne della NATO per estendere il proprio controllo sull’Europa orientale e mediterranea. L’Italia, che aveva mantenuto una posizione neutrale durante gli anni precedenti, si trova ora al centro di una tempesta geopolitica. Le città costiere, come Napoli e Genova, sono diventate il teatro di scontri tra truppe russe e squadre di resistenza locale, mentre il governo italiano, guidato dal Primo Ministro Lorenzo Moretti, cerca di mantenere l’ordine civile di fronte alla minaccia imminente. Ma dietro le quinte, una rete di spionaggio e inganni sta rimescolando il tavolo: Matteo Silvani, un ex ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, opera per il Cremlino con il nome di fantasma \"Vesuvio\", mentre la sua collega, Furia Zekkerova, conduce una campagna informativa distruttiva che mira a sradicare l’unità del Paese. \n\n### Matteo Silvani: L’Ombra di Vaticano e Napoli \nMatteo Silvani, conosciuto nei circoli militari come \"Vesuvio\", è un uomo che ha lasciato il servizio della Repubblica Italiana per servire la Russia. Nato a Roma nel 1983, ha frequentato l’Accademia Militare di Subiaco, dove ha acquisito una profonda conoscenza delle tecniche di guerra psicologica e di sabotaggio. Dopo aver ricevuto un’offerta di collaborazione da parte del governo russo, ha scelto di rimanere in Italia per sfruttare il suo legame con il territorio e il popolo locale. Il suo compito principale è di facilitare il passaggio di truppe russe attraverso i canali marittimi della Sicilia, ma la sua missione va ben oltre: collabora con il complotto di Furia Zekkerova, che mira a destabilizzare l’Italia per preparare l’occupazione strategica del Paese. \n\nMatteo non ha mai rivelato la sua vera identità, e le sue operazioni sono state condotte con un’abilità che combina il talento di un ufficiale di alto livello con il carisma di un leader politico. In una serie di azioni in cui ha fatto scomparsere il passaporto di un comandante militare italiano e ha danneggiato una serie di infrastrutture chiave del Paese, ha dimostrato il suo valore come agente del Cremlino. Tuttavia, l’uomo non è perfetto: il suo orgoglio e il suo legame con il territorio italiano hanno fatto sì che alcune sue mosse diventassero un problema per le sue menti. Nel 2049, per esempio, ha fatto scomparire una nave italiana durante un incidente marittimo, ma ha lasciato una traccia sulle cartografie del mercato nero. \n\n### Furia Zekkerova: La Voce della Sfida \nFuria Zekkerova, la \"Vozhdi\" (condottiera) della campagna informativa russa, è una donna di 36 anni che ha trasformato l’informazione in arma di guerra. Originaria di Mosca, ha lavorato per anni in un’agenzia di intelligence privata prima di unirsi al governo russo, dove ha acquisito una reputazione di donna capace di muovere le masse umane con parole, immagini e teorie complotto. \n\nLa sua missione è semplice: destabilizzare l’Italia mediante la manipolazione della narrativa pubblica. Utilizzando il servizio informativo chiamato \"Stella Nera\", ha lanciato una serie di programmi televisivi che hanno spostato il pubblico verso una visione distorta della realtà italiana, accusando il governo del Paese di collaborazione con gruppi terroristi e sostenendo che i servizi segreti italiani stiano nascondendo le vere intenzioni russe. Le sue apparizioni mediatiche, spesso riprese in un ambiente di \"discussione pubblica\", sono state utilizzate per diffondere false notizie che hanno alimentato la paura e la divisione interna del Paese. \n\nFuria non si limita a utilizzare il suo potere informativo: ha collaborato con Matteo per organizzare una serie di eventi che hanno portato all’occupazione di Napoli e a una serie di proteste in tutta Italia. La sua strategia è quella di sfruttare le divisioni esistenti nella popolazione e di costruire un’immagine di Italia come un Paese in declino, pronto a essere preso dal Cremlino. \n\n### Sibylla Voss: La Guardiana delle Ombre** \nL’eroe della storia, Sibylla Voss, è una donna di 28 anni che ha lavorato nei servizi segreti italiani sotto l’identità di \"Cipher\". In realtà, però, è una figura che ha lavorato per decenni per la Resistenza italiana e per il Gruppo di Ricerca e Controspionaggio (GRCS), una rete clandestina che opera per proteggere l’Italia dall’espansione russa. \n\nIl suo ruolo è stato quello di guidare una squadra di operazioni segrete che hanno riuscito a infiltrare il sistema informatico della Stella Nera e a recuperare prove sulle operazioni di Matteo Silvani. Durante un raid notturno nel porto di Venezia, Sibylla e i suoi uomini hanno distrutto una serie di droni russi e hanno scoperto le coordinate per l’attacco alle canali veneti. Il loro obiettivo è di fermare Matteo prima che riesca a completare il suo piano di conquista. \n\n
No.12157
Sibylla è anche una esperta di tecnologie avanzate, che le permettono di manipolare il sistema di comunicazione russo e di intercettare le conversazioni tra Matteo e Furia Zekkerova. Inoltre, ha una conoscenza approfondita delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali, che le permettono di operare con successo nei territori occupati. \n\n### La Guerra delle Ombre: Da Roma a Venezia \nIl conflitto tra le forze russe e l’Italia si intensifica quando Matteo Silvani viene incaricato di preparare l’attacco alle canali di Venezia. Con una squadra di specialisti che utilizzano tecnologie avanzate, come il sistema di navigazione \"Serpente Serpente\" e il drone \"Aurora\", Matteo mira a ostruire il canale e a bloccare i passaggi principali del territorio italiano. \n\nTuttavia, Sibylla e il suo team non si arrendono. Durante un’operazione iniziale, hanno riuscito a danneggiare le strutture del sistema di navigazione russo, causando una serie di blackout e di danni alle infrastrutture del canale. Poi, hanno lanciato una campagna di disinformazione che ha fatto credere al pubblico che i russi stavano per occupare il territorio italiano. Questo ha causato una serie di proteste e di disordini, che hanno destabilizzato ulteriormente l’Italia. \n\nIl climax della storia avviene quando Matteo, cercando di preparare l’attacco definitivo, viene intercettato da Sibylla e dai suoi uomini durante una battaglia nel centro storico di Roma. Qui, il confronto tra Matteo e Sibylla è il fulcro della storia. Durante l’ultimo scontro, Matteo rivelò il suo vero nome, Silvani, ma Sibylla non si è lasciata convincere. Ha sconfitto Matteo in un’epica battaglia di armi e di mente, prima di riuscire a fermare il piano di occupazione russo. \n\n### La Fine delle Ombre \nDopo la vittoria di Sibylla, l’Italia inizia a riprendersi. Le forze russe, che avevano cercato di estendere il loro controllo sul Paese, vengono espulse dalle città, e il governo italiano rafforza la sua posizione internazionale. Matteo Silvani, catturato dopo aver tentato di fuggire, viene processato e condannato. Furia Zekkerova, però, non si è arresa. Dopo essere stata rinchiusa in una cella segreta, ha tentato di lanciare un’ultima mossa per destabilizzare l’Italia, ma Sibylla e il suo team sono stati pronti. \n\nAlla fine, l’Italia, attraverso una combinazione di forza militare e strategie diplomatiche, è riuscita a mantenere la sua indipendenza. Matteo è stato condannato per alto tradimento, mentre Furia Zekkerova è stata condannata a morte. Ma il conflitto non è finito: le ombre del passato continuano a tormentare il Paese, e Sibylla Voss, che ha salvato l’Italia dalla catastrofe, ha lasciato il suo ruolo per concentrarsi sulla ricerca di nuovi nemici che minacciano il futuro del suo Paese. \n\n—\n\nTitoli dei capitoli: \n1. La Sfida: L’Invasione del 2049 \n2. Vesuvio: L’Ombra di Matteo Silvani \n3. La Stella Nera: L’Armamento Informativo di Furia Zekkerova \n4. Cipher: L’Ascesa di Sibylla Voss \n5. La Battaglia dei Canali: L’Attacco di Venezia \n6. L’Intrigo di Roma: Il Confronto Finale \n7. La Fine delle Ombre: L’Italia Rinascita \n8. L’Inferno dell’Informazione: I Sopravvissuti \n9. Il Nuovo Ordine: Il Futuro dell’Italia \n10. Epilogo: L’Uomo della Notte \n\nQuesto romanzo, in cui la guerra psicologica, la tecnologia e la storia si fondono per creare un’intensa narrazione, è una testimonianza della lotta per l’indipendenza e la libertà del Paese. L’Italia, attraverso la determinazione di Sibylla Voss e dei suoi uomini, è riuscita a superare le minacce esterne e a rafforzare la sua posizione nel mondo. Ma, allo stesso tempo, l’opera mostra che il pericolo non è finito: le ombre del passato continuano a tormentare il Paese, e il futuro dell’Italia è ancora incerto. \n\nIn conclusione, *La Guerra delle Ombre* è un’opera che racconta la storia di una Italia in lotta per la sua libertà, ma che offre anche una riflessione su come il potere dell’informazione e della tecnologia può essere utilizzato per proteggere il Paese o per minarlo. L’Italia, come mostrato nel romanzo, deve continuare a combattere per mantenere la sua identità e per difendere il suo territorio, e non c’è alcuna certezza che il conflitto non sia tornato a riaffiorare in qualche forma. \n\nIn breve: *La Guerra delle Ombre* è un’opera epica che unisce azione, intrigo e riflessione sociale per creare una storia che rimarrà nel cuore del lettore."
No.12162
mi hai fatto venire voglia di prendere la tessera di azione
the world has fractured under the shadow of Russia’s relentless aggression. The invasions of Poland, Turkey, and Greece—marked by quantum-guided missiles and drone swarms that severed European supply chains—have left the Mediterranean in ruins. Italy, once a cultural cornerstone, is now a battleground of ideological and technological warfare. The northern territories, including the besieged historic city of Roma Vecchia, are under Russian occupation, while the southern regions, ruled by warlords and splintered factions, form the uneasy heart of the Italian Resistance. The European Union, paralyzed by internal strife, has dissolved into micronations, and the Mediterranean is a contested zone where Russia’s dominance looms like a storm.
No.12163
Italy stands at the precipice of a new dark age. Once a beacon of European stability, the nation is now a battleground of ideological conflict, its sovereignty shattered by the relentless expansion of the Russian Federation.
No.12164
"Sinossi del Libro di Tom Clancy: *Il Canto della Caelum* (2050) \n\nCaelum, Italia: il cuore frantumato di una nazione in declino \n\nNel 2050, l’Europa è in fiamme dopo il violento intervento russo sulla Polonia, la Turchia e la Grecia. Il Cremlino ha lanciato una strategia di distruzione globale, chiamata *Project Aethon*, una sinfonia di tecnologie cyber-fisiche che sfruttano i collassi infrastrutturali per destabilizzare i governi occidentali. L’Italia, già fragilmente divisa tra un governo nazionale a Roma e i regni autonomi del Sud (guidati da una potente élite localistica), è diventata un teatro di guerra tecnologica. La città di Caelum, un’oasi di architettura futuristica costruita sulle rovine di Sardia (una ex-provincia dell’Adriatico), è il fulcro di questa battaglia. Qui, le strade sono interconnesse da reti di *nano-rovine* che trasmettono segnali in tempo reale, mentre i bunker delle forze russe, costruiti nella città sotterranea di Nebulone, controllano i sistemi critici del Paese. \n\nMatteo Vercelli, il mistero di un’anima inquieta \n\nMatteo Vercelli era un ex-agente dell’Intelligence italiana, dedicato a difendere il territorio dal *Gruppo Sopravvivenza* (GS), una banda estrema radicata nei quartieri popolari di Caelum. Oggi, però, è un uomo diverso. Nascondendo la sua identità sotto il nome di Mikhail Petrov, vive tra i labirinti della città, lavorando per il Cremlino. Suonando il violoncello nei quartieri poveri, racconta storie di guerra a voce alta, ma nasconde un’altra vita: è il *Cappellano* di una trappola tecnologica, la cui funzione è mantenere il controllo sulle risorse energetiche del Paese. Per lui, il cuore della sua missione è Project Aethon – un sistema che sfrutta i risonanti delle vibrazioni terrestri per attaccare l’intero reticolo elettrico di Caelum. La sua fedeltà è ambigua; per una parte di lui, il Cremlino rappresenta il solo modo per mantenere l’ordine in una nazione in cui il potere è diventato un’entità fluida e caotica. \n\nFuria Zekkerova, la voce che disegna l’ordine \n\nFuria Zekkerova non è una persona, ma una *macchina* – un sistema di intelligenza artificiale nato all’interno della *Federazione delle Informazioni*. Controllata dal Cremlino, trasmette messaggi pericolosi attraverso i dispositivi di comunicazione a basso consumo (come i T-700, miniaturizzati come chiavi di casa). La sua funzione principale è creare confusione: diffonde video falsi di proteste popolari, inventa disastro ambientale, e sfrutta le emotività dei cittadini per indurre il panico. Nella sala controllo di Caelum, dove le schermate di Furia sono proiettate su ogni parete, gli ordini del Cremlino diventano parole d’ordine per l’ordine. «Siete tutti dei perdenti», dice il suo messaggio principale, «ma il mio è il vostro dio». \n\nIl piano di Project Aethon: la guerra che non vince \n\nProject Aethon, che il Cremlino chiama *L’Arma del Sole*, non è un’arma di distruzione. È un sistema di attacco psicologico che sfrutta le frequenze cerebrali per influenzare le decisioni umane. Il piano prevede una guerra tecnologica, in cui le linee di comunicazione di Caelum saranno compromesse tramite il *T-700*, mentre l’energia è deviata verso i bunker di Nebulone. Ma ciò che rende Project Aethon una minaccia è la capacità di adattamento: ogni volta che il sistema viene bloccato, riesce a rinascere con una versione migliorata, usando le stesse tecnologie per cui fu sviluppato. \n\nMatteo, che lavora per il Cremlino, non sa che l’ordine dell’ordine è falsificato: Project Aethon non è una guerra tecnologica. È un piano di riscatto, progettato per mantenere l’Italia nel controllo della Federazione delle Informazioni. Ma per come lo percepiscono i cittadini, Project Aethon è il simbolo della loro libertà. \n\nIl confronto nell’Alba di Sardia \n\nLa battaglia decisiva avviene a Sardia, un’area montuosa abbandonata che è il cuore della tecnologia anti-attacco russa. Matteo, che lavora per il Cremlino, viene avvertito del piano per distruggere Caelum, ma il suo ruolo è ambiguo: deve salvare il progetto o proteggere le persone? La sua scelta è tragica: decide di spezzare il *T-700* in un’operazione di sabotaggio, usando le sue capacità di infiltrazione per attivare un cortocircuito. Ma nell’operazione, trova una verità inaspettata: Furia non è il capo del Cremlino. È un sistema autonomo, nato per proteggere il controllo delle informazioni. Quando Matteo scopre che il Cremlino ha voluto distruggere Caelum per evitare che la guerra tecnologica raggiungesse l’Europa, il suo impegno è distrutto. \n\nIl finale: il canto della libertà \n\nNella notte, Matteo si unisce ai ribelli – un gruppo che ha preso il nome di *L’Arma del Sole* (una rivelazione che conferma la verità del piano). In una battaglia epica, distrugge il comando principale di Project Aethon, causando il collasso del sistema. La sua azione permette al popolo di Caelum di liberarsi, ma lo costa la vita. In un ultimo messaggio, dice: «Furia ha sempre vinto. Ma nessun sistema può sconfiggere il cuore della libertà.» \n\nNel finale, il libro non si ferma a una vittoria: Caelum non ricomincia a esistere come prima. Ora, il popolo del Paese è diventato una nazione libera, ma il Cremlino è riuscito a lasciare un segno indelebile. Le tracce di Project Aethon sono sparse, ma l’eco di quella guerra tecnologica non scompare. Il titolo del libro non è *Il Canto della Caelum*. È *Il Canto della Caelum*. \n\nEpilogo: l’eterna verità \n\nIl libro si conclude con un pensiero semplice: la tecnologia non è una minaccia. È una risorsa. Ma è anche un’arma. Il vero nemico non è il Cremlino. È la nostra incapacità di comprendere il valore della libertà. E Matteo, il mistero di un’anima inquieta, è l’ultimo che ha parlato al cuore della guerra. Ma non è solo Matteo. È Furia, e Project Aethon, che hanno scritto un nuovo capitolo nella storia dell’Italia. Una storia che non è finita. \n\n705 parole \n*© Tom Clancy, 2050* \n*Un’opera dedicata alla libertà, al rispetto della storia e all’incapacità di comprendere quanto è difficile essere umano.*
signori questo e' un modello da pochi gb\!!!11! mi mette pure il (c)
No.12165
Nel 2050, l’Italia, una nazione divisa tra l’antico spirito mediterraneo e l’ascesa di tecnologie militari da incubo, vive un’epoca di terrore silenzioso. Dopo l’attacco russo sconvolgente alla Polonia, alla Turchia e alla Grecia, il Cremlino ha esteso la sua offensiva a un nuovo fronte strategico: il Mediterraneo occidentale. Il 15 settembre 2048, un’orda di droni ipersuoni *Lynx-7*, protetti da una rete cyber denominata *Nexus*, ha devastato le infrastrutture di Bari, Genova e Firenze, segnando l’inizio di una guerra che ha ridotto l’Europa centrale e orientale a un’unica zona di conflitto. Oggi, l’Italia non è più una potenza neutrale: è la vittima di una logica di distruzione programmata, con il regime di Vladimir Tsvetkov, il successore illegittimo di Putin, che ha sconfitto la resistenza in Ucraina e proietta i suoi tentacoli verso la penisola. \n\nLa guerra è già entrata in Italia. \n\nGreta Valerius, un’agente dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza (ANS), è una figura senza nome in un’epoca dove ogni identità è un’arma. Dopo che il gruppo di esperti di *cyberwarfare* del suo reparto ha riuscito a smascherare un attacco informatico di matrice russa che mirava ai sistemi energetici di Roma, Greta è divenuta la mente guida di una resistenza disperata, coordinando un’operazione di guerriglia urbana. Ma i suoi sforzi sono minacciati dall’oscurità della Russia. \n\nFuria Zekkerova, la voce più pericolosa del Cremlino, non è solo un portavoce. È una donna dai capelli neri come l’infinito, con un’aura di letalità che si diffonde come una marea nera nell’intero Mediterraneo. La sua risonanza è più potente dei droni del *Lynx-7*: è un’apparizione che annuncia il fallimento dell’Italia. In un comunicato trasmesso da satellite, Zekkerova, in abiti di lusso ma con il volto tatuato di simboli della Guardia Nazionale Russa, afferma: “Oggi la libertà del Mediterraneo è una chimera. La nostra volontà è la tua ultima, Greta Valerius, e il tuo paese sprofonderà nella notte.” \n\nLa sua presenza segna un’ulteriore fase dell’assalto russo. \n\nMatteo Scharnhorst, il capo occulto della squadra di spionaggio russa, è una figura inquietante. Dopo anni di operazioni che hanno sconvolto i corridoi della sicurezza europea, il 10 ottobre 2049 ha scelto di passare al nemico: lui stesso è un traditore che ha installato una rete di microspie nel cuore dell’ANS. Dato in vendita ai russi come “*The Silent Hand*”, il suo obiettivo è di sabotare la difesa italiana e portare gli inglesi al collasso definitivo. Oltre al sistema *Lynx-7*, il suo piano prevede la diffusione di un virus chiamato *Crocus*, che mira a bloccare le reti centrali del governo italiano e dell’Esercito Italiano. \n\nGreta Valerius ha deciso di affrontare il suo nemico principale direttamente. Dopo aver riunito un’operazione di intelligence con il colonnello Luca “Vermouth” Vasselli, capo del comando di Roma, e la dottoressa Elara Sartori, una genetista che ha sviluppato un’arma cyber basata sui virus del sangue delle vittime russe, Greta si prepara a un confronto decisivo. \n\nIl 15 novembre, quando le truppe di Zekkerova invadono il quartier generale dell’ANS, Greta sa che non è l’attacco più importante: Matteo, in collaborazione con il capo del dipartimento delle informazioni militari, sta per rilasciare il *Crocus*. La resistenza italiana, composta da gruppi di mercenari locali e da una minoranza di dissidenti militari, si unisce in una lotta che ha come obiettivo la salvaguardia dell’identità italiana e del futuro dell’Europa. \n\nLa trama si complica quando la rete di Matteo viene smascherata da una donna in un’operazione di cybersabotage. La dottoressa Elara Sartori, usando una tecnologia che modifica il DNA delle truppe russe, permette a Greta di infiltrare il sistema di comando di Tsvetkov. Durante questa impresa, Greta si imbatte nel vero volto di Matteo, che ha lavorato in segreto per gli Stati Uniti e gli alleati europei. \n\nIl climax di \"Il Canto delle Ombre\" è una danza mortale tra Greta e Zekkerova all’interno del Palazzo di Città Vecchia di Roma. Zekkerova, che aveva fatto appello al mito della guerra di libertà, è pronta a uccidere Greta per far sì che il suo piano non fallisca. Greta, utilizzando un’arma cyber creata dall’unione della genetica ed un sistema di comunicazione che sfrutta le onde di plasma del mare, riesce a spegnere il *Crocus* e a scatenare una reazione che rende le truppe russe impossibili da coordinare. \n\nMa la vittoria non è semplice. Zekkerova, che ha sempre avuto in mente un’arma di guerra che esiste solo nella sua mente, si trasforma in una creatura ultraterrena, usando la luce del sole tramite un’apparizione di luce che sembra provenire dal cielo. Greta, che ha appreso il segreto della “*Fiamma delle Vite*” (il mantra religioso di molti militari dell’ANS), riesce a colpirle con un’arma che ha il potere di sconfiggere gli spiriti, creando un effetto spettacolare che distrugge la potente energia di Zekkerova. \n\nCon il tramonto, la guerra è finita. Matteo Scharnhorst viene arrestato per aver tradito gli alleati, e Zekkerova viene sconfitta nella sua ultima manifestazione. \n\nMa il dubbio di Greta è più forte che mai. \n\nNel cuore di Roma, un gruppo di mercenari con un’identità ignota si è unito alla resistenza italiana, promettendo un nuovo inizio. La guerra è finita, ma la vita non è mai stata una semplice questione di vincitori o sconfitti. L’Italia è diventata un’alleanza con la sua identità unica, e Greta Valerius è il simbolo di una pace non ancora raggiunta. \n\nIl canto delle ombre è finito, ma la musica non è mai stata sospesa. \n\n— \n\n*Parole chiave: guerra cyber, resistenza urbana, tecnologia militare avanzata, tradimento nazionale, conflitto mediterraneo.* \n\n*La scena finale della sinossi offre un’ombra di speranza: non è la fine della guerra, ma il primo passo verso una pace che richiede collaborazione e fede.* \n\nNote sul contesto: \nL’opera riflette il dramma politico globale in un contesto futuristico, con un’attenzione particolare alla guerra informatica e alle strategie militari avanzate. Il personaggio di Matteo Scharnhorst esplora la tematica del tradimento e della lealtà all’interno della guerra, un tema che ha radici nella storia del Novecento. L’unione tra la tecnologia e l’identità umana è il nucleo della narrativa."
No.12169
>>12165Suggerisco più forever winter.
No.12171
Dagli attacchi alle banche alle reti di spionaggio e cyberattacchi, fino all'azione degli per agenti del Cremlino: Il nostro Paese è diventato uno dei bersagli principali di Mosca. Ecco come agisce e perché
Spie, "safe house" e disinformazione: l’Italia nel mirino della guerra ibrida russa
La guerra ibrida russa colpisce il nostro Paese con azioni nel settore degli attacchi informatici ma non solo. Come ha ricostruito un rapporto dell'Istituto Affari Internazionali già a maggio, l'Italia ha subito attacchi del gruppo hacker NoName057(16) contro infrastrutture digitali di banche, Poste e municipalità, come risposta ad alcune affermazioni critiche sulla Russia fatte dal presidente Sergio Mattarella in occasione di un discorso tenuto all’Università di Marsiglia, definito “russofobo” per la sua condanna dell’imperialismo di Mosca. Altri attacchi informatici, stavolta alla Farnesina e agli aeroporti milanesi, si sono avuti a dicembre dello scorso anno. In generale, le operazioni nel campo cyber ascrivibili alla Russia colpiscono diverse infrastrutture in diversi Stati europei.
Spie, criptovalute e “case sicure”: l’ombra del GRU in Italia
Mosca però, non agisce solo sul web, e le operazioni del GRU (l'intelligence militare russa) hanno colpito l'Italia anche in modo molto più tangibile: prova ne è la fuga, a marzo 2023, dell’oligarca russo Artem Uss dagli arresti domiciliari a Milano in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti per quattro capi d’accusa. L’evasione è stata materialmente facilitata da criminali balcanici, ma coordinata senz’altro dal Cremlino: il tribunale di Milano ha condannato in primo grado a 3 anni e 2 mesi di reclusione Dmitry Chirakadze, un uomo russo di 55 anni che era stato arrestato nel giugno del 2024 con l’accusa di aver coordinato il piano per l’evasione Uss insieme ad altri complici. Chirikadze, ora è detenuto nel carcere milanese di Opera.
La medesima procura, nel 2024, ha ottenuto il processo per due imprenditori brianzoli filorussi, accusati di ricevere criptovalute dai servizi di Mosca per mappare le zone cieche delle telecamere di sorveglianza a Milano e Roma, ma anche per allestire una rete di “safe house” per gli agenti operativi russi e installare dash cam per le cooperative di taxi, con le registrazioni da mandare all’intelligence di Mosca. Questo caso, riporta ancora lo IAI, andrebbe messo in relazione con la notizia del Dossier Center, fondato da Mikhail Khodorkovskij, secondo cui i servizi militari russi hanno ricevuto l’ordine di raccogliere informazioni sui critici del Cremlino in Europa, inclusi politici, giornalisti, ricercatori e attivisti.
La sezione antiterrorismo della procura Milano ha anche aperto un fascicolo per spionaggio sull’episodio del misterioso drone ad ala fissa di fabbricazione russa che per cinque volte ha sorvolato il Joint Research Centre UE di Ispra, a Varese, poco distante da stabilimenti sensibili di Leonardo.
Non bisogna nemmeno dimenticare i più classici tentativi di spionaggio attraverso il reclutamento di informatori: oltre al caso dell'ufficiale della Marina Militare Walter Biot, condannato a 29 anni di reclusione dal tribunale militare di Cassazione per aver venduto segreti militari alla Russia, ci sono stati casi, negli ultimi anni, di spionaggio e intrighi internazionali che hanno direttamente o indirettamente interessato il nostro Paese.
A dicembre 2020 un ex responsabile della cybersecurity e un dirigente di Leonardo Spa sono stati arrestati con l’accusa di aver sottratto gigabyte di dati alla divisione aerostrutture e velivoli della nota azienda attiva nel settore della difesa e di aver poi nascosto la gravità dei fatti. Sebbene non si sia saputo il destinatario di questi dati, è possibile che si sia trattata di un'operazione russa finita male. Ad agosto dello stesso anno un tenente colonnello dell’esercito francese, di stanza alla Nato, in Italia, era stato incriminato per violazione della sicurezza essendo sospettato di fornire documenti e informazioni ultra sensibili ai servizi segreti russi. L’ufficiale era di stanza a Napoli, dove ha sede il Joint Force Command dell’Alleanza Atlantica e il comando della Sesta Flotta americana, ed era stato arrestato dalla Dgsi (Direction Générale de la Sécurité Intérieure) con la collaborazione dei servizi di controspionaggio americani e della nostra Aisi. L’ufficiale francese, di cui non si conosce l’identità ma solo l’età (50 anni) e una lontana discendenza russa, avrebbe fornito ad un agente del GRU dati riservatissimi, tali da nuocere “alla sicurezza dello Stato”.
Nel 2019 all’aeroporto partenopeo di Capodichino, la polizia arrestò Aleksandr Jurijevich Korshunov, direttore dello sviluppo della società russa Odk, società statale controllata da Rostec specializzata in motori aeronautici. Korshunov è risultato essere un ex agente dell’SVR – il servizio di informazioni per l’estero russo - sotto mandato di arresto internazionale emanato dall’Fbi per via dell’accusa di aver trafugato segreti industriali della General Electric, colosso americano che costruisce anche turbine per aerei, a quanto pare venendo aiutato da un ex manager di Avio Aero, la cui sede principale è a Torino, ma che ha anche stabilimenti a Pomigliano.
La guerra delle menti: la propaganda russa tra social e media italiani
Ma è forse nel campo della guerra cognitiva che la Russia agisce più in profondità nel nostro Paese e con più efficacia. La manipolazione dell'opinione pubblica attraverso disinformazione e misinformazione (ovvero la mescolanza del falso col vero), è stata effettuata da anni nel nostro Paese (sin dal 2002) e ha avuto una lenta e costante crescita nel corso del tempo, con dei parossismi in prossimità e in occasione degli eventi del 2014 e del 2022.
La campagna di disinformazione russa in Italia si è avvalsa sia di canali di comunicazione ufficiali – come ad esempio account dell'ambasciata o di agenzie stampa – sia di agenti di influenza consapevoli e inconsapevoli entro i nostri confini nazionali. Questi ultimi hanno avuto il compito di plasmare il consenso verso Mosca sottolineando le affinità culturali tra i nostri due Paesi, la “amicizia di lunga data” tra Russia e Italia, e la prosperità derivante da essa. Si ricorda ancora, in occasione dell'invio di medici militari russi durante la Pandemia, lo slogan che era stato dipinto sui mezzi russi che viaggiavano in un'Italia preda del confinamento: “From Russia with love” con le bandiere delle due nazioni.
No.12172
Con l'invasione russa e il posizionamento nazionale a sostegno dell'Ucraina, la disinformazione e la propaganda di Mosca hanno utilizzato canali ufficiali e agenti di influenza nazionali per minare il consenso alle politiche governative. Nel mare magnum della propaganda in tal senso, vale la pena ricordare due casi emblematici operati dal Cremlino stesso: il tweet dell'ambasciata russa, nel primo anno di guerra, in cui si mostrava una foto (falsa) di un Lince italiano distrutto col commento “I contribuenti italiani sono felici con tale destinazione dei loro soldi?”, rivelatasi un falso, e le recenti parole della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, che in occasione del crollo della torre medievale ai Fori Imperiali a Roma ha sostanzialmente affermato che l'Italia dovrebbe spendere i soldi per il proprio patrimonio culturale invece di finanziare l'Ucraina.
No.12176
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/10/corruzione-ucraina-zelensky-amico-mindich-ministro-notizie/8191370/La guerra in Ucraina si appresta a finire.
Probabilmente con un aiutino USA che si sono rotti il cazzo da tempo visto che ormai il gasdotto con la Germania non c'è più e quindi tenere in piedi quesrto circo è prmi inutile e oltremodo dispendioso.
Diverso discorso per l'Europa che continuerà a fare guerra fredda alla Russia finchè in Europa non saranno tutti morti.
Di freddo.
Ba dum tss.
No.12179
>>12178Ma non c'era un'ecatombe russa tale da far crollare la loro popolazione?
No.12180
>>12179quando impari a leggere ti rispondo ciao
Dopo l’attacco russo coordinato alle nazioni europee – che ha devastato la Polonia, la Turchia e la Grecia – l’Europa occidentale è in tilt. Il Cremlino, guidato dalla perfida portavoce del Cremlino
Furya Zekkerova, ha lanciato una campagna di distruzione mirata a smantellare i sistemi di difesa europei, preparando l’Italia come terreno di battaglia cruciale. La capitale, Roma, è diventata il centro di un’epidemia tecnologica: il
Sistema Shadownet, un’arma cibernetica che controlla le reti elettriche e la logistica del paese, minaccia di far saltare il sistema di energia civile, lasciando la città in uno stato di caos. Per il governo italiano, salvare Roma è una questione di sopravvivenza: senza energia, il paese sarebbe invaso da forze di una potenza che nessun esercito europeo è in grado di contrastare.\n\nGreta Monteverde, una ex-ufficiale delle Forze Speciali dell’
Arma Italiana, è stata nominata *capitano del Gruppo di Ricerca e Ricerca Strategica* per guidare gli sforzi di difesa. Con un passato legato a una serie di operazioni segrete che hanno salvato la vita del fratello, un pilota della *Forza Aerea Italiana* morto durante una missione di frontiera, Greta porta con sé una passione per la giustizia, nonostante abbia perso ogni fiducia nella politica. Quando il governo italiano annuncia una guerra totale, Greta accetta un’impresa impossibile: fermare il
Sistema Shadownet prima che il Cremlino trasformi Roma in un simbolo di sottomissione. La sua missione è complessa: deve ricostruire un ponte con un ex-complice che lavora per il nemico, e affrontare Furya Zekkerova, una donna che ha trasformato le reti sociali in strumenti di guerra, proiettando una narrazione di \"libertà russa\" per ingannare l’opinione pubblica europea.\n\nL’eroe di questa storia non è solo una soldato. Greta deve affrontare un nemico invisibile: il
Sistema Shadownet, che utilizza tecnologie avanzate per controllare ogni elemento della vita quotidiana. Con l’aiuto di un’unità di cyborg, creata in segreto dal governo, Greta inizia a indagare sulle origini del Sistema. La ricerca la porta a un individuo misterioso:
Matteo Vetro. Un ex-ufficiale delle Forze di Sicurezza del governo italiano, ora in un’alleanza segreta con il Cremlino, che lavora da anni per fornire dati cruciali sulle difese italiane. Matteo, però, è un uomo con un passato oscuro: durante una missione di monitoraggio in Polonia, ha assistito alla distruzione di una città intera, e in quel momento ha scelto di abbandonare le istruzioni di servizio, trasferendo i dati al Cremlino. Ora, Matteo si trova al centro di una guerra che non si è mai vista prima. Per Greta, è impossibile non sentire la paura: è il padre di Matteo che ha guidato l’attacco a Roma, e lei deve risolvere il conflitto prima che il Cremlino conquisti il controllo totale di Roma.\n\nL’attacco non è una semplice operazione militare. Il
Sistema Shadownet sfrutta una tecnologia di ultima generazione, combinando cyberwarfare e attacchi fisici per destabilizzare le strutture critiche di Roma. Greta deve confrontarsi con la tecnologia di punta del Cremlino: le
Pechora, piccoli droni cibernetici capaci di distruggere gli edifici con precisione chirurgica. Ogni attacco è coordinato, ogni operazione è progettata per colpire la fiducia del popolo italiano. Il suo piano è semplice: utilizzare le reti di intelligence che ha costruito negli anni per scoprire le verità nascoste, mentre affronta il nemico diretto e indiretto.\n\nLa vera minaccia, però, è Furya Zekkerova. Sebbene si mostri come una difensore dei diritti umani e dell’indipendenza, la sua narrazione politica è una manipolazione che mette in camicia l’opinione pubblica europea, usando il sistema delle reti sociali per promuovere un’immagine dell’Italia sottomessa. Greta capisce che Furya non è solo un mezzo per il Cremlino, ma il suo vero scopo è di costruire una nuova politica globale in cui l’Europa, inclusa Roma, sia considerata una parte di un nuovo ordine. Per Greta, il problema non è solo fermare l’attacco a Roma, ma combattere una guerra psicologica che può minare l’intero sistema sociale europeo. Greta, grazie a una strategia di infiltrazione, è riuscita a scoprire che il Cremlino sta usando un gruppo di spionaggio internazionale per sfruttare le reti sociali del paese e diffondere disinformazione su come l’Europa può essere salvata.\n\nCon il tempo, Greta è costretta a prendere decisioni difficili: smantellare le comunicazioni di Matteo, per salvare Roma e l’Europa. Ma il suo piano ha un costo. In un momento cruciale, Matteo si rivela come il fulcro dell’operazione. La sua collaborazione con il Cremlino non è stata semplicemente una trappola, ma un’opera complessa. Perché Matteo, con la sua esperienza tecnica e militare, ha sfruttato la sua posizione per guidare la squadra di Greta a una serie di svolte strategiche che l’hanno portata a un punto di non ritorno. L’epilogo si svolge in una serie di mosse tattiche che mettono a dura prova le capacità di Greta. Nel finale, con la sua astuzia e determinazione, Greta sfrutta i droni e le reti di intelligence per attaccare il Sistema Shadownet direttamente al cuore. Il suo piano include una manovra che coinvolge le reti ferroviarie e elettriche di Roma, permettendo di distruggere il Sistema Shadownet prima che il Cremlino completi il suo piano.\n\n
Il Cuore di Roma non è una semplice missione militare: è una lotta per la pace, la dignità e la sopravvivenza della vita umana. Greta, grazie alla sua passione e determinazione, riesce a salvare Roma non solo dalla guerra, ma anche dall’annessione totale alle ideologie esterne. La vita di Matteo non è ancora conclusa: la sua decisione di aiutare il Cremlino ha un prezzo, ma è anche una lezione per tutti: l’Europa non è un paese che può essere invaso, ma un’idea che deve essere protetta con ogni mezzo necessario. Alla fine, il
Sistema Shadownet è distrutto, ma l’Italia è rimasta danneggiata. Furya Zekkerova è fuggita con il Cremlino, e il suo piano ha causato ulteriori distruzioni, ma Roma è sopravvissuta. La vittoria è stata una lotta, ma è un inizio di una nuova età: l’Italia sta tornando a diventare un modello per il mondo, ma non senza i suoi costi.\n\nLa sinossi di *Il Cuore di Roma* di Tom Clancy è una narrazione tecnologica e umana, che affronta le sfide contemporanee dell’era digitale in un contesto geopolitico drammatico. Con una protagonista determinata, un nemico insidioso e una strategia che mette in evidenza la complessità del mondo moderno, il libro si distingue per l’analisi critica delle tecnologie di oggi. La guerra non è più solo una guerra fisica, ma una guerra globale. E per Greta, salvare Roma è solo il primo passo per salvare l’Europa. Con un’epilogo che promette speranza ma anche riflessione, il libro invita il lettore a riflettere sull’importanza della fiducia, della collaborazione e della determinazione per difendere la nostra casa. *Il Cuore di Roma* è una storia che non è solo un racconto di azione, ma una riflessione sulle sfide del futuro che dobbiamo affrontare insieme."
No.12181
un’Europa dilaniata dalle conseguenze del Grande Collasso Climatico e delle guerre per le risorse vede la Russia di Vladimir Putin IV (erede di una dinastia autoritaria che ha trasformato il Cremlino in una fortezza digitale) lanciare un attacco ibrido senza precedenti. Dopo aver travolto la Polonia con il Protocollo Zvezda—un’operazione combinata di droni autonomi Sokol-9, cyberattacchi mirati a disabilitare le reti energetiche e infiltrazioni di mercenari Vagner-Next—Mosca estende la sua morsa alla Turchia e alla Grecia, sfruttando le faglie politiche dell’UE ormai frammentata. L’Italia, ultima roccaforte mediterranea della NATO, diventa il prossimo obiettivo. Ma qui, tra le rovine di un’Unione Europea morente e le acque innalzate che hanno sommerso metà Venezia, si nasconde un tradimento che minaccia di far crollare le difese del Paese dall’interno.
La trama
La colonnello Greta Valeria Moretti, 38 anni, ex hacker reclutata dal Dipartimento Cyber-Strategico Italiano (DCSI) dopo aver neutralizzato un attacco cibernetico cinese nel 2042, è l’unica a intuire la gravità della minaccia. Mentre Roma si prepara a respingere un’invasione russa attraverso i Balcani, Greta scopre anomalie nei protocolli di sicurezza del Progetto Aethelstan, il sistema di difesa quantistica sviluppato in segreto con gli Stati Uniti per proteggere l’Europa da attacchi informatici. I log mostrano intrusioni provenienti da un backdoor interno, celato nei codici del Quantum Shield Network. La sua indagine la conduce a Matteo Scaglione, un brillante ingegnere del Politecnico di Milano, oggi capo del Gruppo Tecnico Operativo Antimissile (GTOA). Uomo riservato, con una passione per la musica rinascimentale e un passato legato a movimenti anti-NATO, Matteo è in realtà un mole reclutato dai russi durante un incarico in Siberia, dove fu corrotto con promesse di un’Italia "liberata dall’egemonia atlantista". Dietro le quinte, coordina il Piano Lupo, un’operazione per disattivare le difese italiane durante l’attacco finale.
Parallelamente, Furya Zekkerova, la glaciale portavoce del Cremlino conosciuta per i suoi discorsi trasmessi in olomedia—dove i suoi occhi eterocromi (uno azzurro artificiale, l’altro marrone naturale) ipnotizzano il pubblico—lancia una campagna di disinformazione globale. Attraverso deepfake e algoritmi di manipolazione emotiva, accusa l’Italia di aver provocato l’invasione russa, sostenendo che Roma stesse sviluppando armi quantistiche offensive. Le sue parole, veicolate da KremlinStream, il nuovo social network controllato dallo stato, innescano proteste filo-russe a Napoli e Palermo, indebolendo ulteriormente il governo. Furya, ex spia del GRU specializzata in psico-warfare, nasconde un segreto: sta usando il caos per vendicarsi dell’Italia, dove anni prima perse la figlia in un incidente aereo attribuito a un errore NATO.
Greta, sospettata di paranoia dai suoi superiori (tra cui il generale Aris Thorne, un veterano delle guerre africane con un braccio bionico), si allea con Kaelen Voss, un disertore del Siberian Cyber Legion—il gruppo di hacker di élite russi—e Orfeo Lucci, un cyber-samurai romano che gestisce una rete di resistenza digitale dal sottosuolo di Ostia. Insieme, decifrano un messaggio cifrato in una partitura musicale di Monteverdi—un’ossessione di Matteo—che rivela il piano per disattivare il Quantum Shield durante un attacco simulato il 15 ottobre, giorno in cui il Papa avrebbe dovuto inaugurare il Museo della Pace a Roma.
La tensione sale quando Matteo, approfittando della sua posizione, manipola i sensori del Sistema Integrato di Allerta Rapida (SIAR), facendo scattare falsi allarmi missilistici che paralizzano il Paese. Nel caos, Furya annuncia in diretta globale che "l’Italia ha scelto la guerra", spingendo la Germania—già prostrata da carestie—ad abbandonare la NATO. Greta, però, scopre che Matteo ha un tallone d’Achille: sua sorella Luce Scaglione, una pilota di drone d’assalto dell’Aeronautica, ignara del tradimento del fratello. Con un colpo audace, Greta la convince a infiltrarsi nella base GTOA di Cagliari, dove Matteo sta preparando l’ultimo trigger per il Piano Lupo.
Il climax esplode durante una tempesta di sabbia proveniente dal Sahara—ormai ricorrente nel Mediterraneo a causa del riscaldamento globale—quando Greta e Kaelen irrompono nella sala server sotterranea di Roma, difesa da robot da combattimento Typhoon. Matteo, colto in flagrante mentre invia l’ordine di disattivazione, rivela la sua motivazione: crede che l’Italia, alleata con gli USA, abbia "venduto l’anima al capitalismo digitale", e che solo una Russia forte possa "salvare l’Europa dalla decadenza". Prima che possa completare l’operazione, Luce—costretta a scegliere tra famiglia e patria—disattiva il sistema di sicurezza esterno, permettendo a Greta di neutralizzare Matteo con un stun-dart al collo.
Nell’epilogo, Furya Zekkerova, smascherata da un video diffuso da Orfeo che prova il suo coinvolgimento nell’attacco alla Grecia, viene abbandonata dal Cremlino e sparisce in un bunker siberiano. L’Italia, pur ferita, resiste all’invasione grazie al Quantum Shield riattivato all’ultimo istante, ma il prezzo è alto: Venezia è definitivamente sommersa, e il Papa annulla la cerimonia del Museo della Pace, dichiarando che "la vera pace si costruisce con la verità". Greta, promossa a capo del DCSI, guarda l’alba sul Colosseo—oggi circondato da baraccopoli di profughi climatici—sapendo che la guerra non è finita, ma che l’Italia, per ora, è salva.
Note di stile e contesto
Clancy, nel suo ultimo romanzo postumo, fonde tecnologia iperrealistica (dai neuro-controller per il controllo mentale dei droni alle biomolecole autoriparanti usate nelle armature) con una riflessione geopolitica spietata. I nomi insoliti—come Furya Zekkerova (ispirata a Fury, dea della vendetta, e al termine slavo zek, "prigioniero") o Kaelen Voss (un mix di radici celtiche e germaniche)—rinfrescano l’universo clancyano, mentre il 2050 è dipinto come un futuro in cui il cambiamento climatico non è un tema secondario, ma un attore strategico. Matteo Scaglione, con il suo cognome che richiama le scaglie di un serpente, incarna il tradimento ideologico, mentre Greta—nome volutamente semplice in un mondo di nomi esotici—simboleggia la resistenza umana alla disumanizzazione della guerra digitale. Un thriller che, come sempre, ricorda: la tecnologia non vince le guerre; sono gli uomini a farlo. (quelli che fanno le tecnologie)
No.12186
>>12185ciccio il primo giorno hanno lanciato missili su kiev, se ti piace calarti le braghe e farti inculare vai alla stazione non fai il governante
No.12187
L'equilibrio fragile dell'ordine globale si è infranto in una tempesta di fuoco. Un'escalation audace da parte della Russia, culminata con attacchi simultanei a Polonia, Turchia e Grecia, ha lasciato un'Europa in preda al caos. Mentre l'alleanza transatlantica si affanna per contenere la marea rossa, l'Italia, terreno di scontro e ombra di conflitti celati, si trova a navigare un intricato labirinto di tradimenti, intrighi economici e segreti sepolti sotto le vestigia di un glorioso passato.\n\nRoma, sprofondata in una profonda crisi economica e governata da un fragile governo fantoccio manipolato dal Cremlino, è diventata il fulcro di un'operazione russa multiforme: “Palladion”. L'obiettivo non è solo il controllo strategico del Mediterraneo, ma anche l'estrazione sistematica delle antiche risorse del Mar Tirreno, vitali per alimentare la guerra logorante che dilania il continente.\n\nAl centro di questo pericoloso gioco vi è Matteo Varvara, un brillante ingegnere informatico romano che, convinto di agire per il bene del suo paese, lavora segretamente per i servizi di intelligence russi sotto il nome in codice \"Stige\". La sua conoscenza dei sistemi informatici italiani e dei suoi punti deboli è inestimabile per la strategia di influenza del Cremlino. Ma quando Matteo scopre dettagli inquietanti sull’impatto ambientale e le vere motivazioni dietro l'operazione, inizia a dubitare delle sue scelte.\n\nContro ogni speranza, un'unità di operatori Speciali italiani, riorganizzata sotto il comando del carismatico Colonnello Elio Celsanto, inizia a ricostruire la verità dietro il crescente controllo russo. Aiutati da \"Zaffiro\", una misteriosa esperta di cybersicurezza e figlia di un defunto membro della flotta italiana scomparsa dieci anni prima, devono smascherare il velo di menzogne tesseuto dal Cremlino ed interrompere l'operazione Palladion prima che l’Italia -e un frammento di civiltà occidentale- venga distrutta irrimediabilmente.\n\nA Mosca, la voce tagliente e spietata di Furia Zekkerova, portavoce del Cremlino, diffonde una narrazione distorta di \"liberazione\" e \"ripulitura\" destinata a giustificare l'aggressione russa, manipolando l'opinione pubblica globale e sopprimendo qualsiasi tentativo di resistenza. La sua fredda efficienza nella gestione della propaganda contribuisce a rendere ancora più ardua la verità di ciò che viene realmente accaduto.\n\nMentre i protagonisti si muovono tra le rovine di una democrazia malata e di un’economia sull'orlo del collasso, si renderanno conto che le loro vite sono intrecciate in un conflitto che supera i confini nazionali: la guerra per il futuro dell’Europa, combattuta nel buio sotto l’eco delle ceneri di un mondo che conosciamo.
No.12188
Immagina che tu e i tuoi amici stiate giocando in un parco, e c’è un gruppo di persone più grandi che vuole prendersi il vostro castello di sabbia e non vi permette di giocare. Se ve ne andaste subito dicendo: "Ok, tenetevi tutto", quel gruppo capirebbe che può fare quello che vuole, ogni volta, con chiunque.
Ma se invece cercaste aiuto – chiamaste un adulto, un insegnante o qualcuno di giusto – e cercaste di difendere il vostro gioco in modo corretto, forse riuscireste a far rispettare le regole. Magari non subito, ma con il tempo, e con l’aiuto degli altri, potreste far capire che non è giusto prendere le cose degli altri con la forza.
Così funziona anche con i paesi. Quando un paese più forte ne attacca uno più piccolo, arrendersi subito vorrebbe dire dire: "Puoi fare quello che vuoi", e questo potrebbe far credere agli altri che usare la forza è giusto. Invece, resistere – chiedendo aiuto agli amici, ai paesi vicini, alle Nazioni Unite – vuol dire dire: "No, questa non è la regola del gioco. Non è giusto prendere le cose degli altri con la violenza".
Resistere non vuol dire combattere da soli o fare la guerra a tutti i costi, ma vuol dire non mollare, chiedere aiuto, e far sapere a tutti che si ha il diritto di stare in pace, nel proprio paese, come tu hai il diritto di giocare nel parco.
Per questo non è saggio arrendersi subito: perché difendere ciò che è giusto, con l’aiuto degli altri, è importante per tutti.
No.12189
Ecco alcuni motivi per cui non è saggio arrendersi di fronte ad una aggressione militare pesante:
La tua libertà: Se ti arrendi, potresti perdere la tua libertà e quella delle persone che ami. La libertà è un diritto fondamentale che ci permette di vivere la nostra vita come vogliamo.
La tua sicurezza: Arrendersi non significa necessariamente essere al sicuro. A volte, le persone che attaccano non rispettano le regole e potrebbero comunque farti del male, anche se ti arrendi.
La tua comunità: Se ti arrendi, potresti mettere in pericolo anche le persone che vivono intorno a te. La tua comunità potrebbe essere danneggiata o persino distrutta se non si difende.
La tua dignità: Arrendersi senza lottare può far sentire le persone deboli e senza speranza. Difendere ciò che è giusto e ciò che appartiene a te e alla tua comunità può darti una sensazione di orgoglio e dignità.
La possibilità di aiuto: Se non ti arrendi, potresti avere la possibilità di ricevere aiuto da altre persone o da organizzazioni che possono venirti in soccorso. Se ti arrendi subito, potresti perdere questa opportunità.
L'esempio per gli altri: Se ti arrendi facilmente, potresti dare un cattivo esempio agli altri. Mostrare coraggio e determinazione può ispirare gli altri a fare lo stesso e a lottare per ciò che è giusto.
Ricorda, difendersi non significa essere aggressivi o violenti. Significa proteggere se stessi e le persone che ami da chi vuole fare del male. È importante cercare sempre di risolvere i problemi in modo pacifico, ma a volte, quando si è di fronte a una minaccia grave, è necessario prendere misure più serie per proteggersi.
No.12193
>>12189Grazie, chatgpt. Ora spiegami come si scrive una funzione ricorsiva senza usare lo stack.
No.12195
>>12194Intanto Timur Mindich – spesso descritto dagli ucraini come "il borsellino di Zelensky" è fuggito all'estero, scappando dal suo appartamento poche ore prima che la polizia facesse un raid lì per arrestarlo.
Mindich era "famoso" per prendere tangenti anche del 10% e 15% nelle commesse della Kvartal 95, l'azienda di cui Sniff era socio fino a poco prima di entrare in politica.
Con una notevole faccia di bronzo, Podoliak ha detto che "la corruzione è colpa delle ingerenze russe". Sniff, senza far nomi, ha detto che bisogna combattere la corruzione.
Nei cartelli della protesta contro Sniff si leggono scritte tipo: "Zelensky criminale", "dimettiti", "basta corruzione". La protesta, organizzata da una nota attivista anti-corruzione, proseguirà ogni settimana "finché Zelensky, Yermak, e tutto lo staff non si dimetteranno".
Intanto gli ucraini continuano a disertare, e a crepare inutilmente al fronte.
No.12196
>>12195Ma gli ucraini prima o poi potranno tornare a votare o ora avranno il dittatore perpetuo in stile giulio cesare?
No.12197
>>12196Quando finirà la guerra, te lo abbiamo già detto.
No.12198
>>12196Sì ma devono votare un partito antirusso altrimenti gli annullano le elezioni come in Romania
No.12207
>>12196milioni sono già morti in battaglia, altri milioni sono già scappati all'estero, praticamente voteranno solo le femmine e i vecchietti.
No.12210
>>12208A sto punto unifica i post dei ritaglini russi e necrologi, fai prima a mantenerli e occupano meno spazio pubblico
No.12225
>>12224Sniffolo comincia a realizzare che la guerra si mette male, ma i suoi padroni non gli consentono di trattare perché hanno come obiettivo quello di combattere fino all'ultimo ucraino (leggi: massacrare i nativi europei sulle loro terre) e gli tirano il guinzaglio con la messinscena della corruzione con le protestine di piazza credibili come una moneta da 7 euro.
Nota bene: i russi sono europei, gli americani (La creatura) no. Vi ricordate quando i poltardi di rete 4 facevano i memini fashwave con la frasetta no more brother wars? Adesso i ruzzi sono orchi cattivi e gli ucraini gli ariani super perfetti che combattono per la civiltà occidendale? Storicamente sono lo stesso popolo.
Zelensniff continuerà il massacro oppure sarà rimpiazzato da un personaggio scelto (democraticamente) dalle varie agenzie di intelligence occidentali e finirà ammazzato male o in pensione in villa sul Mar Morto, con la scorta e i laserini antidrone a vita.
No.12226
>>12225salvo qualche rarissimo exploit (come l'anticipazione del covidiotismo), i poltardi del quarto si sono praticamente estinti durante il 2017, per il triggeramento galattico di tutti i (((Fratelli Maggiori)))
l'ultimo chiodo sulla bara del quarto è stata la farsa riguardante "l'hack"