/v/ - Giochi e videogiochi

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 No.559

Ma è una mia impressione, o i trailer e in generale i giochini dell'epoca davano un hype genuino persino per gli standard moderni?

Skyrim è figlio del suo tempo ma comunque valido se si tengono in conto i contributi della community col supporto mods e se si tiene conto anche del level design degli sviluppatori stessi. Ricco di difetti nel vanilla ma che comunque l'hanno portato ad essere apprezzato per quel che è, dato che di fatto è così com'è con dei contenuti aggiuntivi che effettivamente ampliano il mondo di gioco.

Insomma ha un anima che i giochi di oggi difficilmente hanno visto che le case pensano solo alla moda attuale e al target giovane capace di farsi spillare i meglio giochi…

Quanto vale la pena recuperare Oblivion e Morrowind? Provai in passato su ps3 oblivion e lo trovai decisamente molto complicato, abituato alla "semplicità" del quinto capitolo

 No.560

>Quanto vale la pena recuperare Oblivion e Morrowind?
Per Morrowind c'è OpenMW che ti puoi installare pure sul furbofonino. Lo puoi moddare all'inverosimile (guarda la mod Tamriel Rebuilt) ma anche vanilla resta sempre l'ottava meraviglia del mondo.
Quando uscì il teaser di Oblivion, quasi 20 anni fa, mi commossi per l'emozione come il sogiacco di star wars. Bel gioco ma non ha retto il confronto col precedente. Comunque merita di essere giocato almeno una volta.

Sono giochi complicati? Sì ma puoi benissimo affrontarli in maniera semplice e lineare picchiando con il tuo STUPIDO barbaro, quindi sta a te decidere.

 No.563

Oblivion…
Lo definirei un prodotto del suo tempo. Alcune quest sono molto, molto belle, come quelle delle gilde degli assassini e qualcuno della gilda dei ladri. La prima volta che sono uscito dalle fogne ed ho guardato il panorama è una delle memorie che mi hanno formato come persona.
Purtroppo oggi è veramente brutto graficamente e legnoso.

Morrowind non l'ho mai amato. Ho apprezzato l'ambiente alieno e certe idee, ma ho trovato la miscela di input del giocatore e lancio dei dadi frustrante. Quelli erano gli anni di kotor e del primo ratchet e clank, tutti più "giochi" di morrowind.
Il non averlo amato resta uno dei miei grandi rimpianti, perché a mente fredda mi rendo conto che è un signor gioco come libertà, solo non fa per me.

 No.571

Oblivion era noiosissimo, mai finito. Completamente blando e troppo vanilla persino per gli standard dell'epoca, figuriamoci oggi.

 No.572


 No.573

>>572
Capolavoro totale

 No.611

File: 1729424989736.jpeg (283.46 KB, 1280x873, IMG_1979.jpeg)

>>559
Oblivion è stato uno dei giochi in assoluto per il quale sono stato più hypato in assoluto, nonché uno di quelli che mi hanno lasciato tante memorie comfy.

Per rispondere all’op, bisogna considerare che all’epoca molti di noi si informavano sulle riviste cartacee tipo GMC, PSM, Game Machine e tante altre, poi c’erano i vari siti tipo Gamesradar e Spaziogames ma diciamo che erano secondari anche perché avendo Internet limitato all’epoca mica era come oggi che trovavi articoli con 40 foto 4K e video annessi, se eri fortunato c’era il trailer in 480p altrimenti andavi su gametrailers e scaricavi il trailer 720p o 1080p se esisteva, ed era libidine, altrimenti ti cuccavi il cd/dvd con le demo e video allegato alla rivista (costava soldi extra).

L’unica fonte di notizie sul gioco era la tua rivista cartacea che usciva 1 volta al mese, poi c’erano i forum nei quali si postavano rumors e si discuteva, nel mentre montava l’hype perché mese dopo mese eri curioso di vedere la speciale sulla rivista che snocciolava tutte le cose assurde del gameplay che ti facevano venire l’acquolina in bocca, perciò era normale che con il tempo ti veniva la scimmia di comprare il gioco. Ricordo benissimo l’hype per i giochi tipo GTA vice city e specialmente San Andreas quando raccontavano che il mondo di gioco era immenso, c’erano 3 città diverse inframezzate da campagne, il monte chiliad, il deserto, poi vedere lo screenshot stampato su carta da una sensazione che mai uno schermo digitale darà mai. Ricordo le riviste sfogliate in classe o in cortile con gli amici a sbavare sui giochi…porca puttana che nostalgia…

Oblivion è stato speciale perché era uno dei primi veri giochi next gen, dove con next gen si intendeva (per i consolari) il passaggio da SD ad HD, quindi anche se io ero un pcista abbastanza casual che giocava su monitor 4:3 1024x768, per me era una cosa pazzesca.

Prenotai al Saturn la collectors edition di Oblivion e mi regalarono una sacca banale con sopra il logo del gioco, e io quella sacca per tutti gli anni delle superiori la utilizzai per metterci dentro le scarpe e pantaloncini per fare educazione fisica.

Il bello è che quando poi andai a casa con oblivion il gioco era buggato abbomba come da tradizione Bethesda e c’era un bug assurdo sulle schede ATI della serie 800 e alcune dopo (io avevo la Sapphire X800 GTO2) che dopo circa 30 minuti faceva crollare gli fps e bisognava riavviare il gioco, lol, comunque alla fine giocai poco alla versione pc del gioco perché non mi trovavo con mouse e tastiera (non avevo mouse e tastiera da gaymer come negli anni dopo con mille tasti extra) e poi giocarci in 1024x768 era uno spreco.

Anni dopo lo presi di nuovo su PS3, versione aggiornata con grafica vanilla migliorata, e fu amore: ci giocai qualcosa come 370 ore.

Il mix di ambientazione, musiche splendide e colori, fu qualcosa che toccò le corde della mia anima. Skyrim lo presi speranzoso di fare il bis ma non mi prese mai, odio gli ambienti nordici e preferivo più fantasy con boschi e “calore”.

Il gioco che più si è avvicinato ad Oblivion è stato The Witcher 3, anche questo estremamente comfy ma meno di Oblivion anche se a livello di gameplay era stupendo ovviamente.

In generale adoro i giochi in prima persona o terza che danno immersione completa nel mondo di gioco, design e musica curata, spazio dal fantasy nella natura al cyberpunk neo noir (serie Deus Ex) fino all’America anni 50 (LA noire capolavoro assoluto), probabilmente perché riesco a giocarci evadendo dalla mia vita triste ed infame facendo finta di star vivendo nel gioco. Chiamatelo turismo virtuale, perché alla fine è qualcosa di simile.



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