/v/ - Giochi e videogiochi

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File: 1651052093329.jpg (66.14 KB, 800x600, Spyro the Dragon (1998).jpg)

 No.163

Spyro the Dragon, giochino del 1998 per la Playstation 1.

Specifiche tecniche della PS1:

CPU: 32 bit, single core, 33.6 MHz
GPU: 66 mips, 90mila polygons
RAM: 2 Mb
VRAM: 1 Mb, fino a 640x480 interlaced
Audio: 24 channels ADPCM 44.1 kHz, 512k

 No.164

File: 1651052381779.jpg (159.49 KB, 1355x792, raccetto e clanchino.jpg)

per confronto: Ratchet and Clank per PS5.

Specifiche tecniche della PS5:

CPU: assurda
GPU: enorme
RAM: un botto
VRAM: non ne parliamo, e fa pure gli 8k di risoluzione (7680x4320)

Insomma, in un quarto di secolo cos'è cambiato?
- niente. Hai solo più oggetti visibili, più risoluzione, più fps, ma lo stile del gioco è sempre lo stesso
>lo stile del gioco è sempre lo stesso:
pupazzetti, bonus da raccogliere, nemici da ammazzare
>lo stile del gioco è sempre lo stesso
nemici da ammazzare, pupazzetti in giro in uno scenario, bonus da raccogliere
>lo stile del gioco è sempre lo stesso
muovi il pupazzetto, scansi i trabocchetti, ammazzi nemici, raccogli i bonus
>lo stile del gioco è sempre lo stesso
è solo più rifinito da vedersi, ma il concept è rimasto identico

 No.165

File: 1651052930335.jpg (219.85 KB, 1616x950, Ant Attack (1983).jpg)

Ant Attack, giochino del 1983 per lo Zx Spectrum.

Specifiche tecniche del Sinclair Zx Spectrum:

CPU: 8 bit, single core, 3.5 MHz
GPU: inesistente
RAM: 40k utilizzabili
VRAM: 6k, risoluzione 256x192 in bianco e nero, colori utilizzabili solo a griglie 8x8 pixel, non esistevano nemmeno gli sprites
Audio: buzzer piezoelettrico da 1 bit, comandabile solo dalla CPU

Insomma, da lì a Ratchet & Clank della PS5 cos'è cambiato?
- quasi niente. Hai più risoluzione, più colori, più fps, più audio, ma il concept è rimasto identico
>pupazzetti, bonus, labirinti, nemici, trabocchetti
notare i due personaggi maschile e femminile
>labirinti pupazzetti nemici trabocchetti bonus
dal 1983 a oggi, in quarant'anni, si sono evoluti solo risoluzione, fps, audio.

Ma allora cos'è che rende "bel gioco" un videogame?
>il CONCEPT, zuccone, il CONCEPT !

Ne abbiamo le tasche piene di giochi tutti uguali tranne la grafica ("personaggini di fantasia che vanno sparacchiando ai cattivi, evitando tranelli e collezionando bonus").

 No.169

File: 1651577663668.gif (2.19 KB, 256x192, MessageFromAndromeda.gif)

il retrogaming continua ad andar forte :
https://www.kickstarter.com/projects/marcoronco/unfortunately-ninja-a-point-and-click-graphic-adventure

ma sullo Spectrum c'erano già avventure grafiche

 No.205

Quello in pittura è Spyro 3 comunque.

In ogni caso il progresso in termine di specifiche tecniche è incredibile.
Però lascia che ti dica che il confronto che fai con Ratchet and Clank è abbastanza disonesto.
Cioè è tutto vero quello che dici, ma infatti è la cosa che è stata criticata da tutti di quei gioco.
Se però mi dici che questa è una cosa che vale in generale allora è palesemente falso, su.
Quando vedi giochi come RDR2, God of War o magari titoli indie tipo Outer Wilds non puoi dirmi che non ci sia stata una profonda evoluzione (che, comunque, come è normale che sia, è affetta da diminishing returns ogni generazione che passa).

 No.236 RABBIA!

File: 1683400191123.gif (984.05 KB, 498x600, 1505594834071.gif)

Onestamente sono un po' di giorni che capito da queste parti e mi soffermo a leggere la spergata di OP, ad oggi non capisco che cazzo stia cercando di dimostrare con sto confronto autistico che sta facendo.
Se riduci tutto ai minimi termini di un greentext allora porco dio puoi dire che non ci sia stato alcun miglioramento da Pong a oggi perché
>muovi una manopola
>succedono cose a schermo
>hurr fottuto durr
vabbè, OP prendi le medicine perché non stai bene.

 No.252

>>236
>muovi una manopola
>succedono cose a schermo
>hurr fottuto durr
Questo, ma credo che OP si lamenti del fatto che viene riproposto sempre lo stesso gameplay ma con grafica diversa, soltanto che ha fatto casini a fare paragoni tra giochini. D'altro canto però mi vien da dire che Capcom con i REmake ha dato comunque dimostrazione del contrario rispetto a quanto dice OP (seppur in certi casi con dei difetti)

 No.253

File: 1684240120072.png (180.66 KB, 1185x346, ClipboardImage.png)

>>236

Hai riassunto bene il gaming.

Quel che non riesci a cogliere è la differenza fra il muovere pupazzetti e l'esperienza di gioco (termine che purtroppo da qualche anno è diventato inflazionatissimo, ma che in origine era valido).

Così, ci sono videogiochi di quarant'anni fa la cui ambientazione era graficamente povera ma ti raccontava una storia. Cioè era immersiva. Muovevi pupazzetti ma ti sentivi parte integrante di quella storia. Che quando finiva la partita ti restava il magone perché non eri più in quel magico mondo. Anche se non era un open world ottimamente disegnato.

Già dopo le primissime generazioni di console serie (dalla PS1 in poi) i vecchiogamers capirono che non solo la rivoluzione era stata solo quantitativa (cioè miglior risoluzione grafica ma giochi concettualmente identici se non peggiori dei loro rispettivi predecessori), ma l'esperienza di gioco era addirittura peggiorata, perché ti sforzavi di acquisire punteggi spostando pupazzetti, ma non eri parte integrante di una storia.

L'esempio più nefando sono i giochi di mera abilità delle dita, come quelli di combattimenti e mazzate, tipo tutta la saga di Street Fighter e tutti i numerosissimi cloni.

Gli unici generi dove l'esperienza di gioco è migliorata grazie alla migliore grafica, sono quelli di simulazione (auto, aereo, camion…), in particolare quelli dove l'accento è sul realismo. Vorrei poter dire anche gli open world, ma nonostante memoria e potenza delle ultime console, non è ancora un campo davvero maturo.

Dunque è vero che in 20-30-40 anni è cambiato poco o nulla.
È vero che un Raccetto e Clanketto a 8k sulla PS5 sono meno immersivi del loro equivalente di quarant'anni prima.
È vero che le aziende di videogiochi non sviluppano più il "concept" del gioco ma comprano grafica già fatta, ci impastano un po' di codice attorno (generalmente allo scopo di vendere DLC e lootbox), e inventano una storietta ridicola dopo aver finalizzato il gameplay.

Per questo non abbiamo più grosse novità in campo videoludico da decenni.

 No.254

>>253
>ma l'esperienza di gioco era addirittura peggiorata, perché ti sforzavi di acquisire punteggi spostando pupazzetti, ma non eri parte integrante di una storia.
Tu secondo me sei un negro, e mgs1 per ps1 (e ci metterei dentro pure mg1 e mg2)? Non ce l'hanno na storiella (pure se abbastanza del cazzo)?
Tu o sei uno che trolla male, o uno che semplicemente non hai mai voluto fare il balzo ai 32/64bit multi processore o semplicemente uno che deve copare perchè purtroppo non riesce a stare al passo coi tempi. Se non sei nessuno di questi tre spegni pure il pc, la tv e resta chiuso in casa perchè tutto potrebbe ridursi ai minimi termini per te.

 No.255

>>254
C'è un'enorme differenza fra "storia" e "storiella-pretesto".
La storiella (cioè il pretesto) ce l'hanno più o meno tutti.
La storia è quella in cui non riesci a non calarti come personaggio.

 No.256

>>253
Questo post è:

- sbagliato su più livelli
- boomerismo
- probabilmente scritto da chi "eh no ma io gioco solo in real hardware rigorosamente con joystick e un CRT"

La verità è che le storie vere, quelle che ti coinvolgevano davvero, sono nate principalmente su PS1.
Questo anon >>254 cita più che giustamente Metal Gear Solid, che è il caso più eclatante ed ha portato il cinema nei videogiochi, ma si potrebbero citare anche Final Fantasy 7 (poi per me anche quelli dopo, a dire il vero e non è che non esistessero già storie nei JRPG, ma in questa gen con questa IP si toccò l'apice) o Silent Hill per esempio.
Non a caso le IP che hanno passato la prova del tempo sono state quelle a partire da quella generazione in poi, di cui guardacaso fanno anche i remake.
Tutto quello che veniva prima era un grosso miscuglio in cui su 100 giochi se 10 erano narrativamente validi (e quindi "ti facevano sentire parte integrante della storia") già ti andava di lusso e quando succedeva era quasi sempre un'avventura grafica, spesso con stile comico/ironico alla lucasarts che sì, molto belle, ma mai un approccio narrativo volto a raccontare qualcosa di serio.
Il resto erano i soliti platformers, picchiaduro a scorrimento o shmups di cui il mercato era inondato come acqua fino a sgorgare fuori dal vaso, tutto questo mischiato a bootleg, cloni e furti di proprietà intellettuale anche da media all'infuori del videogioco perché tanto regnava l'anarchia e il rispetto per le IP era zero.
Tra l'altro è curioso che citi giochi di "mera abilità delle dita" poiché i giochi più stronzi (se non addirittura unfair) vengono proprio dall'era dei cabinati mentre è solo da 20 anni a questa parte che la difficoltà si è abbassata per renderli accessibili anche ai senza mani, accompagnato al fatto che la narrazione spesso sarebbe dovuta bastare a reggere il prodotto.
E proprio per questa ragione si fa strada negli anni una saga (e giochi simili) inizia a farsi strada: quella di Dark Souls, e si fa strada proprio per via dell'elevata difficoltà che prende il posto alla narrazione, sostituita dalla lore che sta, appunto, in secondo piano.
Fonda un genere di cui il massimo esponente, sia qualitativo che di vendite, si è visto proprio l'anno scorso: Elden Ring. E come lo fa? Con una formula open world, quindi hai sbagliato anche questo.
Incidentalmente, l'esempio opposto e analogo in era NES fu Super Mario Bros.
Non si capisce tra l'altro perché l'unico modo corretto di vivere il videogioco sia quello con "una storia che ti faccia sentire parte di essa" né perché debba essere la storia l'unico fulcro su cui basarsi per affermare che in 20/30/40 anni i videogiochi siano cambiati oppure no.
Mi sembra che tu invece di apprezzare i giochi moderni e le loro iterazioni di generazione in generazione che li hanno portati all'arricchimento ti stia autoconvincendo che i giochi di oggi siano una scammata , quando in realtà i giochi di allora (a cui comunque dobbiamo dire grazie) visti oggi ci si accorge che avevano poco e nulla da offrire.
La vera scammata è farsi prendere dalla nostalgia e frequentare circoletti reali o digitali a tema videoludico in cui ce la si canta e ce la si suona mentre il mondo va avanti.
Concludo dicendo che continui a citare Ratchet&Clank ma ti è già stato spiegato che non è un buon esempio perché il fatto che non si sia evoluto più di tanto è stato forse l'aspetto più criticato dalla stampa.

 No.261

Prima dei videogiochi FPS c'era il Paintball.

 No.263

>>256
>La vera scammata è farsi prendere dalla nostalgia e frequentare circoletti reali o digitali a tema videoludico in cui ce la si canta e ce la si suona mentre il mondo va avanti.
Vi ricordate Cliff Bleszinski, quello che aveva creato assieme ad altri Epic Pinball, Jazz Jackrabbit, la serie Unreal, e la serie Gears of War? Adesso gestisce un bar
https://www.youtube.com/watch?v=Hnn65B0mGck

 No.264

>>164
quindi tu paragoni un frame 240p in movimento con uno screenshot statico. capisco.

 No.265

>>264

Se il concept è lo stesso dallo ZX81 alla PS5, gli 8k 240fps ultraimmersive cambiano veramente poco la giocabilità.

Comunque anche al tempo dello ZX81 la gran parte dei giochini era merdosa (cioè concept di merda, indipendentemente dalla realizzazione grafica).

Mi sia gentilmente consentito di ricordare che nei primi anni anni Ottanta ad avere un Home Computer erano uno, massimo due nerd per classe, cioè diciamo il 3% della popolazione, dei quali solo un decimo si era cimentato con la programmazione (cioè con qualcosa di diverso del procurarsi giochini e giocare ai giochini).

Dunque nel tardo XXI secolo tutto questo improvviso emergere di espertoni appassionatoni di retrocomputing… è quantomeno sospetto.

 No.266

>>265
capisco. cortesemente ora paragona uno screenshot 240p in movimento di spyro, ed uno statico di ratchet&clank ps5

 No.267

>>265
>Dunque nel tardo XXI secolo tutto questo improvviso emergere di espertoni appassionatoni di retrocomputing… è quantomeno sospetto.
In che senso? Che intendi?

 No.268

>>267
ci sono troppi appassionati di retrocomputing rispetto alla quantità di gente che all'epoca era appassionata di computing e gaming

 No.269

>>268
Sono nostalgici?

 No.270

>>269
No, sono larper.

 No.271

>>253
A me i videogiochi piacevano perchè potevo starmene tranquillo a giocare senza avere troppa gente attorno, poi degli amici hanno importato FIFA 12 e 13 sulla mia Playstation e li sono stati problemi di clogging serale e notturno e fastidi vari



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