No.8714
>Ma cosa si riesce a ricavare, da una lettura generale degli elementi noti?
>1) BSW dimostra la oggettiva capacità di aprire canali di dialogo dentro una società fortemente atomizzata. Non è una forza autoreferenziale. Non parla a se stessa. È riuscita a dialettizzarsi con pezzi di società e territorio che si sentono privi di rappresentanza politica.
>2) Il suo target è la vasta platea sociale dei perdenti della modernità, che non significa i “poveri” ma larghe masse lavoratrici, a cavallo tra working class e ceto medio, che sentono di subire un arretramento sostanziale e irreversibile della loro condizione, retaggio consunto dei “trenta gloriosi”. La crisi di questi ceti è crisi del patto sociale fordista e dell’imperialismo unipolare a centralità anglosassone.
>3) dentro il concetto di “perdente” va compreso il disorientamento per una società che non riesce a gestire i flussi globali di uomini e capitali da cui è investita (da qui l’immigrazione vista come pericolo) e ha paura di trovarsi in prima linea nella guerra contro la Russia. Da questo punto di vista è una platea che invoca protezione sociale in tutti i sensi: dalla insicurezza quotidiana al terrore di ritrovarsi dentro l’incubo della guerra. Non possiamo dividere le ansie della gente in sane o non sane: la paura è paura e basta – le paure “percepite” sono una invenzione di psicologi e statistici. Si tratta di persone che guardano alle tecnologie con diffidenza, che si sentono ingannate, disorientate, sballottate, in preda ai programmi di centri di comando remoti e invisibili (e non hanno tutti i torti: nella sostanza è quella la loro vita)
>4) quindi non stiamo parlando degli “ultimi”, ma di ceti produttivi, pezzi di classe operaia attivi o in dismissione, segmenti anziani o giovani a bassa scolarizzazione, emarginati a causa delle scarse competenze professionali o da un’appartenenza territoriale penalizzante, ma comunque interni al dispositivo della produzione sociale. Si tratta di larghe masse – tendenzialmente maggioritarie – in libera uscita, culturalmente parlando. È come se la Germania stesse rivivendo un nuovo anno zero: risvegliandosi non più tra le macerie del dopoguerra, ma tra le crepe del modello tedesco e della sua supposta invincibilità. Recessione, chiusure di stabilimenti, continua contrazione del salario reale: e la sensazione di essere rappresentati da un ceto politico che non risponde più alle esigenze di protezione dell’interesse nazionale.
>5) questo humus di massa, non rievoca la drammatica temperie di Weimar – nessun caporaluccio austro-tedesco si intravede all’orizzonte della storia – ma apre comunque a scenari imprevedibili. I vecchi partiti non reggono, non orientano più la maggior parte della società, non rappresentano queste nuove inquietudini di massa. Anche l’evocazione antifascista non funziona più: chi vota AFD non coltiva revanchismo, semplicemente vuole esprimere nel modo più netto possibile la sua distanza dal ceto politico “europeista” e da tutte le sue scelte storiche. Sempre più cittadini europei – soprattutto ceti popolari – votano ormai per le forze identificate come “antisistemiche” – con tutta la fuffa e gli imbrogli che tale attribuzione si porta dietro. Sono isole sociali di livore di massa e di paure in parte reali in parte artificiosamente alimentate. In questa dinamica si possono rintracciare anche i segni di molte gravi rotture maturate durante la stagione dei lockdown, che erano rimaste sottotraccia e aspettavano l’occasione buona per saltare fuori. Voto di protesta, voto di rabbia, voto di stanchezza, voto di sfiducia: tutto si mescola in un calderone acido in cui però è indispensabile mettere le mani. Chi vuole tenersele linde e asettiche, sarà fuori dai giochi.
>6) Del resto gli ambienti della sinistra “alternativa” sono pieni di persone di buona volontà che ormai hanno rinunciato a parlare anche coi vicini di casa o con i colleghi di lavoro. Militanti che esibiscono una qualche triste ortodossia, danno a tutti del fascista e non godono della fiducia neanche dei parenti stretti. È da questi ambienti che provengono le peggiori accuse rivolte a Sara Wagenknecht: xenofobia, nazionalismo e riproposizione di “banalità keynesiane”… Qualcuno ha pure scritto che nei programmi di BSW non si parla più di socialismo: sarebbe interessante capire quale forza politica della sinistra europea (al di sopra del 2,5%) cita il socialismo nei suoi programmi elettorali. Quanto alla xenofobia, è curioso che l’accusa provenga da partiti prevalentemente “bianchi e autoctoni”, mentre il gruppo dirigente di BSW è in massima parte composto da cognomi non tedeschi. Cosa che non garantisce di per sé ortodossia e purezza, ma rende perlomeno incongrua l’accusa di “odio verso gli stranieri”.
>6) BSW si sta ponendo come unica alternativa praticabile in Germania, in questa fase storica, tra il mondo di Ursula e l’estrema destra liberista. Criticarla sulla base del livore ideologico, oltre che ridicolo è anche controproducente. Significa proprio spingere verso destra un bacino di voti e progettualità che non nascono in quell’alveo e non sembrano volerci finire. Il modello BSW è uno di quelli in cui si articolerà la sinistra europea nei prossimi anni, piaccia o non piaccia. Le cose non vanno come immaginiamo nelle nostre innocue fantasie idealistiche, fatte di iconografie rassicuranti e pugnetti chiusi. Con questo pezzo di realtà bisogna fare i conti: hic et nunc. Questo populismo di sinistra – di cui alcuni segmenti del Movimento 5 Stelle sono stati precursori proprio nel laboratorio Italia – è in grado di parlare con le persone semplici, con gli sfruttati, con i socialmente deboli. È una capacità di dialogo che la sinistra-sinistra non possiede più, a causa della sua insipienza, della sua pigrizia e del suo rifugiarsi in cause ultra-minoritarie, abbandonando i legami di massa e le culture popolari. In Germania – e ovunque se ne creeranno le condizioni – bisogna dialogare con queste esperienze ed evitare che esse finiscano assorbite in un “frontismo” di antifascismo perbenista e istituzionale; o che deraglino verso destra, deriva purtroppo sempre possibile.https://www.carmillaonline.com/2024/10/13/lenigma-wagenknecht/Germanon che ci dice?
No.8715
TL;DR
No.8716
>>8715Solito articolo sulla destra che prende voti da fasce di popolazione abbandonate dalla sinistra, troppo impegnata a rincorrere le idee americane. Stavolta però in salsa crucca
No.8717
>>8716Siamo nel XXI secolo in cui proletari e capitalisti non esistono più e chiunque può arricchirsi tirando monetine in azioni se solo non fossimo schiacciati dal collo di bottiglia rappresentato dai debiti pubblici degli stati.
Magari il problema è altrove rispetto a quello che pensa l'estensore del muro di testo sopra riportato.
No.8721 RABBIA!
>>8717>proletari e capitalisti non esistono più porcamadonna di dio
No.8724
>>8721https://www.youtube.com/watch?v=L8UkHmQ3tcc&t=500sLetteralmente youtube intasata di casi similari ma tu continua a farti cacare in bocca da filosofi falliti.
Di sicuro la tua è la strada migliore per giustificare l'essere un fallito.
No.8726
>>8723>>8724>>8725A parte che sono casi da manuale di
https://it.wikipedia.org/wiki/Survivorship_biase perlomeno Bezos era uno che veniva dalla finanza e aveva da parte non si sa quante centinaia di migliaia di dollari. Ma al netto di questo, che cazzo c'entra? Pure nell'ottocento c'erano piccoli artigiani o commercianti che diventava ricchi
https://it.wikipedia.org/wiki/FlorioNon capisco nel tuo ritardo mentale cosa vorresti dimostrare. Dato che un povero (per modo di dire) può diventare ricco allora non esistono proletari e capitalisti, poveri e ricchi? Un negro che raccoglie pomodori non ha una montagna di ostacoli al benessere rispetto a te me o un Agnelli?
>Letteralmente youtube intasata di casi similari Va' che se guardi ste coglionate di marcello ascani (lol) poi youtube te ne propone altre simili (io da qualche giorno ho la home intasata di matti che costruiscono microcamper su biciclette e apecar), pure qui non ho capito che cazzo vorresti dirmi.
Comunque non sono op, non ho neanche letto il muro di testo e non ho mai votato un partito comunista, mi ha semplicemente fatto ridere quel commento da rincoglionito fuori dal mondo
No.8727
>>8724>>8725poi è particolarmente comico che il tuo esempio di successo italiano che dovrebbe smontare una retorica "capitalisti/proletari" siano piadinerie caciotterie e "avocaderie". Vatti a vedere che percentuale di fallimento hanno le aziende in ambito ristorazione diocane
No.8728
>>8726>Dato che un povero (per modo di dire) può diventare ricco allora non esistono proletari e capitalisti, poveri e ricchi? Un negro che raccoglie pomodori non ha una montagna di ostacoli al benessere rispetto a te me o un Agnelli?Esistono solo due persone: quelle che investono i proventi del proprio lavoro bene e quelli che lo investono male.
La supercazzola del "destino cinico e baro che mi ha fatto nascere povero e senza capitali" è finita.
FINITA.
>>8727Invero era proprio il contrario: che per fare successo bastano pure delle cazzo di piadinerie e pizzette ripiene.
Giusto per togliere dal cazzo la scusa dello stacco tecnologico o culturale italico.
>Vatti a vedere che percentuale di fallimento hanno le aziende in ambito ristorazioneFare errori (e fallire) valeva pure per le industrie del 1800 che ti piacciono tanto.
Anzi, spesso l'uso di capitali è peggiorativo in questo senso.
Oggi ancor di più.
No.8729
>>8728>quelle che investono i proventi del proprio lavoro bene e quelli che lo investono male.Che può essere anche vero ma questo non implica che non esistano ricchi e poveri, e che i ricchi abbiano infinite possibilità in più di avere successo, grazie a un capitale di partenza non solo economico ma anche umano di tutt'altro livello, fatto di competenze (anche relazionali), conoscenze, abilità ecc, e che quindi sappiano molto meglio di chiunque altro come si "investono bene" i soldi. A meno che tu davvero non pensi che un negro che raccoglie pomodori in nero in sud italia conosca e capisca quanto te il mondo che lo circonda e ne sappia quanto te di investimenti, o che tu ne sappia quanto un agnelli.
>per fare successo bastano pure delle cazzo di piadinerie e pizzette ripiene.e io ho cercato di farti capire, citandoti il survivor bias e le numerosissime imprese fallimentari in ambito ristorazione, che non basta aprire una caciotteria per diventare milionario e vendere formaggio di capra a berlino e tokyo, perché la maggior parte di queste aziendine di merda non arrivano neanche per sbaglio all'anno di vita.
>Fare errori (e fallire) valeva pure per le industrie del 1800 che ti piacciono tanto.Ma c'è chi si può permettere di investire 200k in un impresa e vederla fallire, e chi per farlo deve ipotecare casa agli strozzini e impiccarsi se fallisce, altra differenza tra un ricco e un povero.
Comunque mi sembri veramente un sciroccato rincoglionito e ho probabilmente speso anche troppo tempo a venirti dietro. Buona serata.
No.8731
>>8729>che i ricchi abbiano infinite possibilità in più di avere successoQuesta è una fallacia che tu stesso dovresti riconoscere da quanto hai specificato poi: qualsiasi iniziativa di un "ricco" si muoverà all'interno del proprio ambito.
Di contro la disponibilità di capitali a disposizione li porta a sottovalutare i rischi con aumentate possibilità di fallimento.
Per fare un esempio vedasi le iniziative imprenditoriali di Vacchi o di Lapo.
>il survivor biasSi applica sia ai poveri che ai ricchi MA il fatto che poveri SENZA CAPITALI siano arrivati alla ricchezza CANCELLA TUTTA LA TEORIA MARXISTA TRADIZIONALE.
In più con i moderni metodi di raccolta di capitale (tipo Kickstarter o finanziamento esterno di start up tramite investitori) la funzione di capitalizzazione è pari a quella del trovare un ufficio in affitto.
>chi per farlo deve ipotecare casa agli strozzini e impiccarsi se fallisce, altra differenza tra un ricco e un povero.Ma se tu ti lanci in un'impresa senza averne le possibilità fino a mettere in pericolo la tua vita sei scemo. Sopratutto perché è più facile scalare in grande qualcosa di piccolo piuttosto che qualcosa di grande.
E qui mi ricollego a quanto detto sopra: uno senza capitali ha più possibilità di far successo con una catena di camion di panini piuttosto che uno con capitali a disposizione di lanciare un prodotto in maniera proficua (altro esempio: la fallimentare bibita misteriosa di Fedez)
>Comunque mi sembri veramente un sciroccato rincoglionitoA differenza tua io porto esempi. Tu solo vuote teorie che se ai loro tempi erano fallimentari, oggi sono solo scuse da falliti.
No.8733
>>8731ma chi sono questi poveri senza capitali?
Bezos, Jobs e Gates venivano tutti da famiglie benestanti, non erano immigrati latinos irregolari coi genitori giardinieri in nero
No.8739
>>8733Non hai capito? Parlare di "poveri" è da marxisti, i poveri non esistono, chiunque può fare una raccolta fondi su kickstarter e aprire una "catena di camion di panini". Il mondo è pieno di individui così, neanche si contano più, marcello ascani ce lo ha dimostrato (cosa dici? Non guardi i duoi video? Molto male, rimedia subito). Anzi, chi non ha capitali è persino avvantaggiato, perché la miseria lo renderà astuto e morigerato e investirà i soldi ottenuti su kickstarter più intelligentemente di che ne ha a bizzeffe e li scialacqua (tipo fedez). Così funziona il mondo.
No.8742
>>8733https://www.youtube.com/watch?v=st_ZOCERb_AC'è anche un altro modo, pià divertente secondo me, di descrivere la situazione.
Dopo il mercato discografico e i giornali, è arrivato il momento per l'internet di cannibalizzarsi la finanza.
Questo include gli aspetti più esotici e controversi tipo crypto, NFT, start-up e la filosofia FIRE ma anche aspetti più tradizionali come la raccolta di capitali e investimenti tradizionali che ormai sono roba da app.
Quindi in quest'ottica si dimostra a ritroso come non siano i capitali (come secondo la vecchia teoria Marxista ma addirittura anche come secondo quelli che maristi non ci si sentivano) ad essere il fondamento del successo ma sia l'innovazione e sopratutto la conoscenza delle sue dinamiche.
Da qui le definizioni di era dell'informazione e di era dalla conoscenza anche se, e questa è una mia opinione condivisibile o meno, la differenza tra le due ere è minima e di fatto sono ancora la stessa cosa.
vengono differenziate solo perché siamo ancora troppo vicini per includerle in un disegno unico.
Probabilmente la prossima era sarà relativa ad AI o piena automazione.
No.8743
>>8733>latinos irregolari coi genitori giardinieri in neroCosa impedisce loro di comprarsi azioni Amazon e partecipare ai profitti?
A quel punto che differenza ci sarebbe tra loro ed un capitalista tradizionalmente inteso?
No.8746
>>8742>>8743C'è da aggiungere una cosa che dimenticavo: a questo punto e stanti così le cose, quella di non voler partecipare al mercato e, di fatto, rimaner poveri poveri è una scelta.
Scelta da comunisti, appunto, che non solo non sfruttano le occasioni che esistono ma rompono pure il cazzo agli altri tirandoli dentro ad un secchio come i granchi fanno con chi cerchi di uscire.
No.8749
>>8743Se fai fatica a comprare un piatto di fagioli, l'ultimo pensiero sono le azioni di Amazon
No.8751
>>8749Meglio un piatto di fagioli oggi o un pacchetto di azioni Amazon domani?
No.8754
>>8751Dillo ai 4 figli latinegri che piangono a tavola
No.8755
>>8754Li mandi ai semafori a elemosinare. Se proprio vuoi differenziare e non portarli con te a falciare i giardinetti e probabilmente diventi ricco pure senza azioni Amazon.
No.8758
>>8751un piatto di fagioli ti costa pochi centesimi, se 5 anni fa avessi investito non pochi centesimi ma addirittura 1000 euro in azioni amazon e avessi rinunciato quindi a un migliaio di piatti di fagioli, oggi avresti azioni per 2000 euro. Cioè pure avessi avuto il dono della preveggenza (che evidentemente dai per patrimonio comune di ogni essere umano) avresti guadagnato mille euro in 5 anni
No.8760
>>8758>guadagnato mille euro in 5 anniA parte che stavamo parlando di dividendi e non di valore delle azioni, quale sarebbe il punto?
Che c'è gente con più soldi di te?
MA QUELLA C'È SEMPRE E COMUNQUE: le banche le salvano direttamente gli Stati.
Che sono pochi soldi?
L'andatura si fa con l'andare: intanto prendi i tuoi mille e li usi in modo proficuo: o per altre azioni o per la tua attività.
Certo che se sei un comunista che pretende il diritto agli hobby e te li sputtani per andare in bicicletta nei giorni liberi la colpa non è del sistema e bisogna pure che ad un certo punto il senso di "responsabilità personale" lo impari pure.
Ma ti devo far proprio dei cazzo di disegni?
No.8761
>>8760>in modo proficuoDa notare che questo è il fulcro della questione, non l'uso di capitali in se che puoi sempre investir male o come detto te li puoi sputtanare direttamente.
Tanto per restare sul punto della questione.
No.8762
>>8760Io non ho mai detto che un povero non possa migliorare le proprie condizioni economiche. Poteva farlo nel medioevo, figurati oggi. Io ho semplicemente detto questo
>>8729>Che può essere anche vero ma questo non implica che non esistano ricchi e poveri, e che i ricchi abbiano infinite possibilità in più di avere successo, grazie a un capitale di partenza non solo economico ma anche umano di tutt'altro livello, fatto di competenze (anche relazionali), conoscenze, abilità ecc, e che quindi sappiano molto meglio di chiunque altro come si "investono bene" i soldi. A meno che tu davvero non pensi che un negro che raccoglie pomodori in nero in sud italia conosca e capisca quanto te il mondo che lo circonda e ne sappia quanto te di investimenti, o che tu ne sappia quanto un agnelli. Se hai un capitale finanziario e un capitale umano fatto di competenze conoscenze abilità esperienze datoti dalla tua ricca famiglia allora per te avere successo sarà infinitamente più semplice di quanto lo sia per chi non possiede quei capitali. Che è una ovvietà, una banalissima ovvietà, pure la Thatcher sarebbe stata d'accordo con questa ovvietà. Tutto qui. Ma te sei partito col delirio di stronzate senza capo né coda in risposto non so a chi e non so a cosa.
Forse è ora che plachi il ritardo mentale e ti dai una calmata
No.8763
Il discorso in realtà va totalmente rovesciato. Oggi un povero non può migliorare la propria condizione economica, se non in rari casi.
Il punto però è che questo è causato dalle politiche e dalle scelte delle sinistra, che spacciandosi per a favore del popolo hanno di fatto paralizzato la scala sociale.
L'esempio banalissimo, in Italia, è la scuola. La lotta al merito, il concetto di cultura opposta al lavoro, l'opposizione ad un'università che guarda al mercato del lavoro, nascono da quel mondo li, e sono tutte volte ad contrastare il migliorarsi economicamente. La sinistra ha fatto propria la visione di Gentile della scuola elitaria.
E questo si applica in ogni ambito, e di fatto è il motivo per cui l'elettorato di sinistra quasi ogni dove è più ricco di quello di destra.
No.8764
>>8762Il punto invece è che non è una ovvietà. Banalmente quelli con i capitali sono prigionieri del proprio core business precludendosi l'innovazione.
Per cui sarà più facile perderli che non costruirli da zero.
No.8765
>>8762La stessa Thatcher le miniere le chiuse favorendo la nascita del mercato dei capitali per nuovi ricchi.
No.8766
>>8763la famosa sinistra che non governa mai ma governa lo stesso
No.8768
>>8766Il governo è una parte molto piccola del sistema stato.
No.8769
>>8764>deliri disarticolati non argomentati e sconnessi da qualsiasi cosa detta nella discussioneAh ok, interessante
>>8768raccontaci degli altri poteri occulti che guidano la nazione
No.8770
>>8769T'ho detto che il punto è il contrario di quello che sostieni tu.
Ma sai leggere?
Poi dice non devo incazzarmi.
No.8771
>>8768Non credo che questo caso si applichi all'Italia.
No.8775
>>8769Non so perché molte persone di sinistra che dubitano dei complotti hanno questa visione quasi da cinema della situazione.
Non sono poteri occulti, sono parti di stati e si fa tutto alla luce del sole. Si veda solo l'uso alternativo del diritto oppure Speranza che, di nuovo alla luce del sole, scrive di usare la pandemia per ripristinare l'egemonia di sinistra. Parlo delle traduzioni fatte apposta per toglierle ai fascisti i libri, come il signore degli anelli.
No.8778
>>8775>l'uso alternativo del diritto eh?
>Speranza speranza era al governo però
>scrive di usare la pandemia per ripristinare l'egemonia di sinistrama quando?
>Parlo delle traduzioni fatte apposta per toglierle ai fascisti i libril'editoria è di sinistra? la bombiani?
e poi? altro o è tutto qui?
No.8779
>>8778>eh?Per me la discussione si chiude qui, non conosci le basi. Fatti una ricerca su google e poi ripassa.
>ma quando?Di nuovo, non conosci le basi. Informati sul libro che speranza ha scritto in pandemia.
>l'editoria è di sinistra?Buon parte, come conseguenza della lunga marcia delle istituzione. Vatti a leggere i post dei wuming a riguardo della, per me orribile, nuova traduzione.
Studia e ripresentati.
No.8784
>>8779Francamente fatico a identificare un periodo storico in cui la letteratura non fosse un ascensore sociale per le classi medie mentre la nobiltà era impegnata negli incarichi politici.
Forse giusto il tardo impero romano dalle parti di Nerone e l sua arpa.
No.8786
>>8779>Vatti a leggere i post dei wuming a riguardo della, per me orribile, nuova traduzione. Col cazzo che vado a leggermi i wuminghia, fammi un riassunto
No.8791
>>8779>buona parteLe maggiori case editrici sono Mondadori e Rizzoli che sono di Berlusconi, noto uomo di sinistra
No.8797
>>8791ma i lettori sono per forza di cose sfaccendati senza lavoro e quindi di sinistra.
No.8804
>>8791Le persone di destra tendono ad assumere persone competenti, a prescindere dal loro credo politico.
Le persone di sinistra tendono ad assumere persone di sinistra, a prescindere dalla loro capacità.
Ne consegue che ogni azienda fondata da un uomo di destra piano piano si riempe di sinistri, fino a rimanerne soffocata.
No.8807
>>8804>delirio senza fonteMedicine anon, medicine.
No.8810
>>8807Di nuovo, questi che espongo sono fatti. Non sono cose su cui possiamo discutere, sono cose da cui dobbiamo partire per discutere.
Per questo vi dico che dovete informarvi, dovete leggere.
Se voi non sapete queste cose, vi diventa impossibile navigare il mondo e comprenderlo.
No.8817
>>8809I dem americani non sono "sinistra" ma capitalisti con politiche neoliberiste che con socialismo e altri cazzi propriamente di sinistra centrano come hitler col socialismo solo perché hanno messo una S in NSDAP, se non vedi la differenza marchiana non sei pazzo ma ritardato.
>>8810Ah ma che le politiche di tokenismo siano merda lo appoggio 100% pure io non sono né pazzo ne ritardato, mi fa spergare malissimo che le attribuiate ad uno schieramento che negli usa non esiste praticamente dai tempi del primo red scare, manco dal maccartismo dove già era 95% spauracchio e 5% percentuali irrilevanti di gente giustamente incazzatissima, peraltro dando seguito ad una narrativa squisitamente frutto di settant'anni di propaganda proiettiva della classe dominante dove i loro obiettivi non dichiarati ma strettamente implementati vengono attribuiti all'oppositore ideologico in un rovesciamento della realtà allucinante.
Che poi sono gli stessi fantomatici "comunisti che hanno governato l'Italia rovinandola" che non sono mai esistiti e gli hanno lasciato entrare nei governi solo quando hanno smesso di essere anche vagamente socialisti (no, il PSI era una anomalia per la sua natura rabbiosamente anticomunista e soprattutto perché era tranquillamente comprabile con poco a patto di lasciargli qualche sprazzo di pseudoribellione per mantenere la dignità tipo Sigonella, infatti cessata l'utilità di una opposizione controllata hanno silurato l'intera classe politica della prima repubblica sostituendola con dei pupazzi incompetenti tranne i grandi vecchi con le mani così lorde di sangue che loro per primi non avrebbero mai parlato fino alla tomba) quindi sì, però tanti però in primis di attribuzione.
No.8818
>>8817>I dem americani non sono "sinistra"Si IDENTIFICANO come sinistra, quindi sono sinistra, mica sarai transpolitifobico?
No.8819
>>8817Si si, non sono VERA SINISTRA™.
Ora che hai detto la tua solita stronzata torniamo al nostro sillogismo:
>Le persone di sinistra tendono ad assumere persone di sinistra, a prescindere dalla loro capacità.>DEI: Diversità, EQUITÀ ed inclusione A PRESCINDERE DALLE CAPACITÀOra a meno di una destra, finora sconosciuta, non ne è nota una che prescinda dalle capacità.
Che poi questa capacità si coniughi in razze e nazionalità sarebbe solo una implicazione ulteriore.
No.8829
>>8819>A meno di una destra, finora sconosciuta, non ne è nota una che prescinda dalle capacità.Torna su /b/ cialtrone se devi dire cazzate.
https://www.repubblica.it/politica/2024/02/04/news/nomine_governo_meloni_amici-422051670/Mezzo secondo di google, lol.
No.8830
>>8829Il "potersi fidare", specie nella politica italiana, è considerato un merito.
Che poi ci siano "meriti migliori" siamo d'accordo.
E comunque hai preso proprio l'ambito pubblico in cui il merito più richiesto è il saper scaldare le sedie.
No.8831
>>8830>Pubblico >Visto come mangiatoia e non come generazione di servizi alla collettivitàEh ma se usi un paradigma di destra grazie allo stracazzo.
Soprassiedo totalmente sulla questione del "è un mio sgherro quindi è affidabile" inteso come ingroup-merit anziché come merito oggettivo e ti invito a rifletterci un attimo perché ci arrivi da solo a quale distorsione assurda del concetto sia.
No.8832
>>8831Il fatto che per qualsiasi prestazione pubblica tu non possa sceglierti, per esempio il medico o l'insegnante, significa che la categoria di merito, che comunque esiste, non viene presa in considerazione nell'offrire il servizio.
>Soprassiedo totalmente sulla questione del "è un mio sgherro quindi è affidabile" In realtà è un aspetto essenziale per la propagazione del consenso elettorale anche se poi i risultati finali dipendono anche da altri fattori.
Ma da noi la politica si fa così dai tempi della DC.
No.8833
>>8831Il pubblico come mangiatoia è un paradigma di tutti, basta vedere i consorzi di bonifica emiliani.
A volte la destra prova a tagliare questi sprechi, ad esempio riducendo i contributi pubblici al cinema, però la sinistra non vuole e quindi non si fa niente.
>>8829Sono nomine politiche, con logiche totalmente diverse da quelle che un'impresa privata dovrebbe seguire.
No.8834
>>8832>Scegliere nel pubblico Puoi cambiare scuola (come ho fatto io vent'anni fa causa preside fascio perso che non concepiva che la docente di lettere fosse una stronza incompetente nonostante prove stampate dalla Treccani stessa, ma anche questa storia lunga, e comunque in genere i presidi li scelgono con gli stessi criteri dei questori, anche solo pensare che sian di sinistra è pura alienazione) puoi cambiare medico di base, struttura ospedaliera e il cazzo che ti pare, non diciamo fregnacce dai.
>Eh ma il vincolo di fedeltà politica herp derpZio, l'essere incatenati dal vincolo di fedeltà al capetto non è meritocrazia, è solo fedeltà feudale e non implica nessun tipo di merito nell'esercizio del compito pubblico che si dovrebbe svolgere, non cambiare significato alle cose per adattarlo al modus operandi delle destre dai su non prendiamoci per il culo che di anni ne abbiamo tutti più di venti qui dentro. Se ne hai meno non sai letteralmente di cosa stai parlando, senza cattiveria ma proprio fattualmente, e ti invito a droppare la discussione perché sarebbe come parlare di fica con un pope del Monte Atos.
>>8833>Muh consorzi rossiSì mio negro generazione di posti di lavoro tramite progetti per la collettività, cosa che tu hai frainteso enormemente visto che io criticavo la mangiatoia delle nomine in posizioni di scaldapoltrone non dei poveri stronzi che al lavoro ci devono andare davvero, è una bella differenza tra "tanti posti dove la gente fa cose reali" e "una manciata posti di middleman dove il porco manco si presenta quattro giorni su cinque perché fa cumulo di altre tre cariche".
Se poi mi dici COOPROSSE! PIDDI! UNIPOLMERDA! ritorniamo al discorso che c'è stato un value drift verso la destra economica neoliberista che li ha resi dei (neo)liberali senza mezza ombra di socialismo che vi rifiutate di riconoscere da buone capetoste.
>>8833>Eh ma le nomine politiche son diverseIn cosa dovrebbero essere diverse per validare il metterci dei pezzi di merda incompetenti senza arte né parte che faranno solo danni? Non è una domanda retorica, perché sarebbe giustificato il danneggiare la cosa pubblica contrariamente al buonsenso e alla logica che prevederebbero di metterci individui competenti? Sono curioso ora.
P.S.: nelle aziende private è la stessa cosa, chi sgobba sta sotto e il management è fatto al 99% di coglioni incompetenti che non fanno un cazzo tranne larpare di lavorare duro prendendosi i meriti di chi sta sotto e facendo da yes-men ai grandi capi, le eccezioni ovviamente esistono ma la stragrande maggioranza di quello strato di gentaglia sono middlemen il cui ruolo è fare da padding tra working class (chi non può decidere di smettere di lavorare se si rompe il cazzo) e la ruling class, il tutto in cambio di stipendi da 100.000€a salire e l'alimentazione delle loro aspirazioni piccoloborghesi.
La lezione di coscienza di classe riprende stasera che oggi ho da fare (e vaffanculo all'Agentrate che è troppo impegnata a fare il ventesimo condono in due anni per calcolarmi correttamente i rimborsi e devo buttare la mattina nel cesso, grazziegggioggiaaaa porcoddio te devono appenne all'arco di Costantino puttana)
No.8835
>>8834>non dei poveri stronzi che al lavoro ci devono andare davvero, Lavorano tanto davvero, infatti ogni pioggia annegano come topi ed incolpano il cambiamento climatico.
>In cosa dovrebbero essere diverse per validare il metterci dei pezzi di merda incompetenti senza arte né parte che faranno solo danniIn politica si valuta la lealtà al partito.
No.8836
Dimenticavo, dimenticavo
>drift verso la destra economica neoliberista che li ha resi dei (neo)liberali senza mezza ombra di socialismo che vi rifiutate di riconoscere da buone capetoste.
>nel paese che vuole regolare la professione di pizzaiolo professionista con relativo ordine professionale
Sei completamente pazzo.
No.8837
>>8834Il cambiar scuola è un sotterfugio per ovviare il non poter scegliere.
Un po' come il turismo sanitario: che non ci sono gli ospedali in Calabria.
Tradizionalmente la fedeltà alla DC includeva il merito di andare alla messa tutte le domeniche.
> non implica nessun tipo di merito nell'esercizio del compito pubblico che si dovrebbe svolgereMa eventuali distribuzioni di denaro verranno fatte nell'ottica di accontentare il proprio elettorato.
E vale anche a sinistra, anzi a sinistra è pure peggio con tutto l'associazionume.
Considera comunque che io non sto giustificando lo status quo, lo sto solo interpretando con gli occhi della classe politica.
Tant'è che la situazione disastrata del paese è sotto gli occhi di tutti.
No.8839
Ah e comunque, sul discorso assunzioni di destra vs di sinistra.
Seguitevi l'ultima polemica sul ministro Giuli e chi ha assunto. Mediamente la persona di destra andrà a scegliere individui competenti, anche se in disaccordo politicamente.
No.8853
>>8840>NON È VERA SINISTRA™è il tuo pezzo forte, eh?
No.8887
>>8853>Tizio lo mette in culo agli uomini anche se dice di essere etero>GNOOOO LE ETICHETTE SI METTONO ARBITRARIAMENTE NON IN BASE ALLE AZIONIKek è arrivato "quellodidestrachetispiegacomeesseredisinistra" top clown.
No.8905
>>8887È strarisaputo che se le palle non si toccano non è gaio, certo che a sinistra siete proprio bigotti eh.
No.8906
>>8887Il problema è che qui l'etichetta è totalmente indipendente dalle azioni.
Per quale motivo una fondazione non potrebbe essere di sinistra?