>>8147Il paganesimo è
"assegnare valore divino a delle robette (totem, stelle, fiumi, chelchelè), per giustificare fortune e sfortune (raccolti, guerre, malattie)".È addirittura provabile che gran parte dei miti greci è semplicemente un racconto storico sotto forma religiosa. Villaggio X saccheggia villaggio Y → nasce il mito che Divinità di X sconfigge a duello (o mette incinta) Divinità di Y.
Il monoteismo è concettualmente più ragionevole in quanto riconosce un principio primo di tutte le cose, senza aver bisogno di giocare ai pupazzetti (Giove-Giunone ecc.)
Tecnicamente tutte le religioni sono tentativi di rapportarsi con quello che c'è "al di sopra di tutto" (più poeticamente "nei cieli"). Cioè sono cazzate, sono tentativi - magari persino in buona fede - ma sono tentativi umani, cioè cazzate.
Il cristianesimo, tecnicamente, non dovrebbe essere classificato come religione, in quanto non è un "tentativo". Il suo fondatore non ha detto "ehi io sono il Profeta e vi spiego cosa fare per essere graditi al Principio Primo di Tutte le Cose".
Al contrario, ha fatto capire di essere Lui stesso il Principio Primo (infatti fu condannato a morte per bestemmia), ha introdotto una dottrina inoppugnabile (infatti non riuscivano a contraddirlo), e per essere ancora più convincente ha operato "miracoli" (che convinsero sia chi li ha visti di persona, sia coloro che si sono fidati di chi li ha visti, sia coloro che ne hanno sentito parlare da chi li ha visti, sia dai loro familiari e amici, e bla bla bla).
Dunque il cristianesimo andrebbe classificato come un "evento" (chi si converte, è perché crede che quella dottrina sia giusta senza eccezioni, è perché crede che quei miracoli sono davvero avvenuti, ecc.), un "evento" che somiglia a una religione solo che non ha il tratto principale della religione (quello di essere un tentativo, un "venite che vi spiego io tutto, che sono io il gran profeta").