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 No.6591

Nazionalizzare la grande distribuzione. Svolge una funzione troppo basilare per essere lasciata ai privati. Strozzano i produttori, strozzano i consumatori, strozzano i dipendenti. Nazionalizzare la GDO ORA.

/fine comunicato

 No.6592

>>6591
Prima che qualche Emerito Coglione™ blateri di "comunismo", ricordiamo alcuni aspetti semplici semplici:

1) il mercato segue la logica del profitto.
Profitto = clienti totali × guadagno a cliente - spese varie (produzione, multe, ecc.)
Dunque il mercato non "risolve problemi", ma ti vende soluzioni ingegnerizzate per massimizzare il risultato di quella moltiplicazione (e minimizzare la sottrazione)

2) lo Stato, in teoria, segue il benessere del cittadino.
Benessere del cittadino = miglioramento dello Stato.
Se il cittadino è in salute, lo Stato risparmia a lungo termine sulla sanità.
Se il cittadino si aspetta di vivere bene e a lungo anche quando andrà in pensione, lo Stato a lungo termine si evita disordini sociali e truffe.

Dunque lo Stato, in teoria, dovrebbe avere come unico scopo quello di garantire a tutti i cittadini il meglio, almeno sui servizi essenziali.
Lo Stato non deve vendere cuscini per divano, perché non sono essenziali.
Quindi, per i cuscini, la logica di mercato può andar bene.
Lo Stato deve possedere l'infrastruttura "energia elettrica", perché l'elettricità è indispensabile alla vita dei cittadini e dello Stato stesso.
Se lo Stato non possiede il monopolio dell'elettricità, il mercato tenterà di vendere sempre meno elettricità, a sempre maggior costo. Nascondendo gli aumenti, ad esempio, dietro bislacche voci "costo di consegna, costo di conversione green, costo di trasporto, costo contatore…"

3) Nulla toglie che il mercato possa aggiungersi a servizi già esistenti.
Aggiungere qualcosa di qualità superiore al servizio statale, e facendosela pagare.
Aggiungere qualche trasporto fra A e B, laddove lo Stato per farti andare da A a B richiedeva la coincidenza a C oppure a D.
Ma i servizi essenziali (trasporti, energia, carburanti, acqua, viabilità, ecc.) devono essere statali.

Esempio sui trasporti: lo Stato, con "economia di scala", può far funzionare in perdita il tratto provinciale da A a B, perché compensa coi maggiori introiti sul tratto interregionale da C a D.
Il privato, invece, aumenterebbe i prezzi CD e cancellerebbe il servizio "non remunerativo" AB.

 No.6593 RABBIA!

lòlcomunismo

 No.6594

>>6592
Tragicomico paradosso: sarebbe utile anche avere un'industria di computer nazionale. A costo di produrre aggeggi con prestazioni dei PC di 40 anni fa.
Dopotutto, per la pubblica amministrazione, il grosso delle operazioni è su records di solo testo.

Immaginate pagare 5000 euro per un "PC statale ma sicuro".
Essendo statale, non contiene backdoor.
Essendo statale, contiene un sistema operativo minimale, in formato testo (come MSDOS), con tutte le funzioni validatissime e verificatissime.
Si connette a internet ma fa transitare dati solo crittografati (e solo approvato dallo Stato, sulla base delle università italiane) - quindi se un nodo di transito li sniffa, ci fa la birra, niente backdoor del nemico.

O magari si connette a una intranet nazionale, con un protocollo tutto suo (niente tcp/ip/udp/ecc.) molto più leggero, sicuro, e a prova di sniffaggio anche in transito.

Allora quel mammone poco potente ma certificato dallo Stato (in galera chi non rispetta gli accordi e la segretezza) ci vale sì i 5000€ anche se con quei soldi ci compri l'ultimo iPad con tastiera e penna.

Vedi, nel medio-lungo termine non contano più la "potenza di calcolo", "l'interfaccia grafica", "la compatibilità", e tutte le altre cazzate. Conta solo avere strumenti affidabili, su cui puoi fare affidamento anche quando le cose vanno male.

Ma lo capirete solo quando la Cina si riprenderà Taiwan e darà un colpetto di freni alla produzione di chip.

 No.6595

>>6594
Se è per questo, le cartelle di file cartacei sono ancora più sicure e nonostante possano soffrire problemi come inondazioni d'acqua e incendi (come poi i sistemi di archiviazione digitali) si possono trasferire in maniera più lenta sì, ma molto meno intercettabile.
Quindi l'ideale è affiancare il PC da 5000 euro sconnesso dalla rete a cartelle in copia fisica su carta/plastica/ecc.

 No.6596

Qui OP, sono sempre affascinato dalla capacita' di logorreafag di cambiare argomento. Nazionalizzare la GDO ora.

 No.6597

>>6594
>>6592

Quindi mi state dicendo che avevano ragione i sovietici un'altra volta? :O

Incredibile, è solo 30 anni che ve lo diciamo ma voi pensate a fatt00rare.

 No.6598

>>6594
>Ma lo capirete solo quando la Cina si riprenderà Taiwan e darà un colpetto di freni alla produzione di chip.

Potrebbe non succedere se qualcuno di molto scaltro gli concedesse di prendersi la siberia se lasciano in pace Formosa.

 No.6599

>>6592
>lo Stato, in teoria
Il mercato, in pratica, funziona. Il comunismo no.
Il mercato, in pratica, funziona meglio per alcuni che per altri. Il comunismo non funziona per tutti. È la dissonanza cognitiva percui chi ancora propugna la statalizzazione non viene rincorso dalle risate e dalle noccioline che si lanciano a chi è fuggito dallo zoo. Basterebbe ricordare da da qualunque stato socialista ci sono file di gente in uscita e non in entrata.

 No.6600

come sempre OP, e potenziali soci, non hanno letto:
https://mises.org/library/book/economic-calculation-socialist-commonwealth
https://mises.org/library/book/profit-and-loss
Per leggere si intende "leggere e capire", e purtroppo non è facile capire se non si sanno le tante cose che gli autori dei saggi danno per scontate.
Infatti nel 2013 avrei potuto fare un discorso simile a quello di OP, ma dopo aver studiato ho capito che erano discorsi deliranti, frutto di un'ignoranza in parte naturale e in parte istigata dalla cultura dominante di sinistra (cultura brava anche ad apparire sempre come "underdog").
Non bisogna essere libertari per accettare le realtà dei fenomeni economici.

 No.6601

>>6599
>Il mercato, in pratica, funziona.

HAHAHAHAHAHAHA

>Il comunismo no.


AHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

>Basterebbe ricordare da da qualunque stato socialista ci sono file di gente in uscita e non in entrata.


Capitalismo essere come: gnoooooooooooooo ma vedi i dirigenti del Politburo hanno la macchina bella e tu no! Se ti impegni MAGARI POTRAI, un giorno, che forse non verrà mai, AVERE ANCHE TU LA MACCHINA BELLA!

Nel comunismo tutti hanno la macchina.

Nel capitalismo avranno la macchina solo quelli dell'1%.

Come copare col fatto di essere mentalmente ritardati e pensarsi intelligenti. Come spieghi la tua condizione?

 No.6602

>>6601
>Come spieghi la tua condizione?
La spiego seduto nella mia macchina mentre le file di quelli che scappano dai paesi comunisti sono di gente a piedi.
Scacco matto, tankie.

 No.6603

>>6602
Fai parte dello 0.1%?
No perché se non ne fai parte prima si prenderanno la tua lolmacchina da fenomeno, poi la tua lolcasa, poi la tua lolmoglie e la tua figlioletta.
Poi te verrai usato per Soylent greenare le stesse mucche Angus che si mangia lo 0.1%.

Quindi sì, siete dei coglionazzi che venerano gli stessi che gli tagliano la testa.

 No.6605

Ok OP candidati e ti voto

 No.6667

>>6601

Il socialcomunismo è sostanzialmente un "supercapitalismo di Stato".
Se fai parte dell'elite giusta, ti risulterà bellissimo; se sei nel rimanente 99% della popolazione, ti risulterà uno schiavismo uguale ai sistemi capitalisti

 No.6668

>>6602
La tua macchina non è tua, perché già con le euro4 non puoi circolare in centro, dunque è come se te l'avessero parzialmente sequestrata.

Poi con la transizione green dovrai comprarti una macchina elettrogreen e quindi quella attuale andrà rottamata, anche se ancora buona. Cioè la macchina "ce l'hai ma non ce l'hai". La fregatura del capitalismo è che è buono solo per i grossi capitalisti, non per il 99,9% della rimanente popolazione

 No.6669

>>6668
Zio, è una euro 6 e ha già sette anni, me la faranno usare fino al 2030 o 2035! Poi per cambiare la macchina non c'è bisogno del comunismo, cioè, non è perchè sei uno sfigguzz che il mondo deve bruciare tutto, sembri un po' una checchetta isterica, dai bro, non fare un dramma perchè ti sei reso conto che il mercato ha vinto e tu ci sei rimasto male!

 No.6670

Il volo pindarico tra "non ci puoi andare al centro" a "parzialmente sequestrata" denota una distorsione cognitiva paranoide molto notevole.

Quindi nazionalizzare la GDO e vietare tutti i motori endotermici a tutti almeno anon non si sente perseguitato

 No.6672

>>6667
Con la differenza che nel neoliberismo ti buttano per strada, nella socialdemocrazia almeno l'acqua, la casa, un lavoro del cazzo, il cibo e la birra ce li hai. In teoria pure l'ascensore sociale - che in realtà sappiamo non ti potrà mai portare all'ultimo piano, ma almeno al terzultimo se sei particolarmente bravo sì.

 No.6716

che filo di buffoni
ricapitolo delle perle
>Nazionalizzare la grande distribuzione
>Profitto = clienti totali × guadagno a cliente - spese varie (produzione, multe, ecc.)
>Benessere del cittadino = miglioramento dello Stato.
>avere un'industria di computer nazionale
>aggeggi con prestazioni dei PC di 40 anni fa
> "PC statale ma sicuro".
Essendo statale, non contiene backdoor.
>MSDOS
>solo approvato dallo Stato, sulla base delle università italiane)
>un protocollo tutto suo (
> nel medio-lungo termine non contano più la "potenza di calcolo", "l'interfaccia grafica", "la compatibilità", e tutte le altre cazzate
>a cartelle in copia fisica su carta/plastica/ecc.
>avevano ragione i sovietici un'altra volta?
>l socialcomunismo è sostanzialmente un "supercapitalismo di Stato".

 No.6718

>>6716
Sì effettivamente la questione è subito degenerata a cazzotti, come succede di solito nelle arene politiche.

Il problema è che per parlare di economia ai massimi sistemi bisogna VERAMENTE essersi letti ed aver capito:

Keynes
La scuola austriaca
Ricardo
Smith
Friedman

Bisogna procurarseli e ce li si può procurare sulla libreria della Z.
Prima di contimuare tutti con delle cazzate (che pure io ho detto nella foga) è il caso di fare una sorta di gruppo studio a riguardo. Ad maiora.

 No.6719

Poco di parte la bibliografia eh?
Letteralmente parti già da una posizione di bias assoluto che non ammette visioni esterne ad una struttura capitalistica.
Non che non ci farei la firma ora ad una sterzata netta verso il keynesianesimo eh, che rispetto alla merda che abbiamo ora è indubbiamente oro, però è intellettualmente disonesto settare un recinto del genere.
P.S.: mio primo intervento nel thread.

 No.6720

>>6592
>2) lo Stato, in teoria, segue il benessere del cittadino.
No, è proprio sbagliata la teoria. Lo stato segue gli interessi dello stato, che sono diversi dagli interessi sia del cittadino individuale sia della collettività.
Non capire questo è uno dei grandi problemi di fondo della cultura Italiana.

 No.6721

>>6719
Avrei potuto inserire.anche Marx e qualche autore neomarxista, che poi in realtà è una formazione economica a me più affine, ma immagino che in realtà il primo sia un classico tanto importante al pari della Bibbia che non ha vero motivo di essere citato perché conosciuto da tutti.
È anche vero che essere conosciuto =/= essere capito quindi ok, mettiamoci dentro anche Marx.

Da quello che sapevo comunque la scuola austriaca e Keynes non stanno agli antipodi da quasi.

 No.6722

>>6720
Esattamente. Il filosofo di riferimento in questo caso è Hobbes. È un po' buffo pensare che in fin dei conti l'Italia sia uno stato creato nel XIX secolo su un mito del XVI e una monarchia rimasta ferma al XVIII.



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