No.5435
La triste realtà della scuola italiana è che è da almeno 60 anni che procede lentamente il suo smantellamento.
Quando vuoi rovinare un ambiente, è sufficiente inserirvi pessimi soggetti e lasciare che il tempo faccia il resto.
Fino ai primi anni '60 l'insegnamento era educazione (uscivi sia con una cultura personale, sia con le capacità di saper affrontare le cose della vita, incluso l'atteggiamento formale e rispettoso davanti ai superiori, e la capacità di riconoscere ciò che c'è da difendere e ciò che si può sacrificare).
Poi l'educazione è diventata istruzione: si è passato dalla scuola intesa come "accendere un fuoco" alla scuola intesa come "riempire un secchio". Ed è arrivata -guarda caso!- la rivoluzione dei costumi, quella che reclamava anche il diciotto politico, quella che esigeva che i prof fossero "comprensivi" (cioè complici) dei coglioni che non studiavano.
Nel frattempo, con la scusa che i prof devono rispondere alle "sfide" di 'sta ceppa, si inventavano nuovi ruoli, nuove competenze, nuove cazzate, per indurre gli alunni ad interessarsi di ciò che glien'è sempre strafregato, ma è stato del tutto inutile: più erano "competenti" secondo le nuove norme, e più i docenti diventavano burocratici e sfaticati. Nel giro di pochi decenni la scuola è diventata un parcheggio di scaldasedie, e infine un parcheggio per autistici urlanti e per drogati da tiktok.
Immaginate cosa cazzo può essere insegnare in una periferia catanese di 'sta minchia.
No.5442
>>5435Nel mio percorso di millennial in realtà mi posso vermanete lamentare solo di due cose della scuola pubblica (e dell'università italiana): 1) il fatto che le mele marce non venissero scartate prima di far marcire tutto il cesto di frutta 2) alcune professoresse erano palesemente state messe lì per comodo. Questo provocava per il primo p l'abbassamento delle aspettative da parte degli insegnanti sul proprio mestiere, che ad una certa sfanculavano tutto il carrozzone e maledivano di aver dovuto avere a che fare con degli individui che sarebbero stati meglio a dar da mangiare ai maiali sin da piccoli.
L'abbassamento dell'interesse rispetto ai programmi scolastici di chi effettivamente aveva voglia di imparare DATO che pure la feccia andava avanti lo stesso (e solitamente era pure la feccia - ma non sempre - a tirar su le ragazzine che "stupidine" come sono a quell'età preferivano chi aveva, anche illegalmente, qualche lira in tasca e sapeva mollare un paio di cazzotti a chi le importunava).
È stato un altro empasse culturale che ha portato ad un livellamento verso il basso e non ad un miglioramento reale delle condizioni di vita di tutti.
PS: scusate come sempre la scrittura di getto non formulata correttamente e la grafia perfetta, ma postare da smartphone è quello che è.
No.5444
tldr non affidare l'istruzione alle donne
inb4 incellone etc