>>5142L'abolizione della schiavitù fu solo una manovrina di natura economica. Grazie agli schiavi negri, i ricchi (((latifondisti))) degli stati del sud guadagnavano alla grande.
>e infatti la guerra civile americana fu sostanzialmente una questione di soldiOvviamente per minare lo strapotere economico degli straricchi (talmente ricchi da poter corrompere chiunque) occorreva abbattere la base che li aveva fatti prosperare, cioè lo schiavismo. Immagina andare da soldato a morire contro tuoi connazionali, sparandovi addosso a vicenda per la libertà di negri rincoglioniti, che a sua volta è una scusa per evitare che i padroni di quei negroni corrompano ulteriormente i tuoi politicanti.
>e infatti tutta la storia statunitense successiva è fatta di guerre commerciali basate su scuse ridicole - tipo il "portare la democrazia in medioriente"L'eliminazione della schiavitù avrebbe dovuto consistere nel rispedire in Africa i negri ancora schiavi. Ma ciò avrebbe comportato un costo improponibile.
I negri rimasti su suolo statunitense non erano certo ingegneri termonucleari di astrofisica umanistica. Nel migliore dei casi sapevano suonare un paio di pezzi al violino o pianoforte, o preparare la colazione e pulire la stalla. Cioè non erano un valore aggiunto né sul piano lavorativo, né su quello culturale. Inoltre, essendo stati schiavi, avrebbero cercato una rivalsa, e trasmesso ai propri futuri figli quella voglia di ribellione e di rivalsa.
>e infatti la guerra civile americana ha avuto come prima conseguenza quella di creare una minoranza di negri che non vorrà mai civilizzarsi, anche quando i loro pronipoti faranno di tutto per imitare lo status del ricco bianco con swag di lusso e gadget costosi e persino laurea in giurisprudenza o medicinaIl primo grave errore è stato importarli, i negri. Sfruttare come schiavi anche i figli dei negri era non solo conveniente, ma era anche un rinviare al futuro il problema dell'integrazione dei negri nella società.
Una soluzione poteva essere la discriminazione parziale. Il negro che non è capace di diventare civile, va espatriato. Tipo, ti si danno dieci anni di tempo per prenderti un titolo di studio e un lavoro, dopodiché ti si fa un esame di storia, cultura, leggi civili, e si esamina il tuo status legale. Se al casellario giudiziale risulti pulito, se hai un lavoro, se la gente del vicinato ti conosce come persona civile, e se superi l'esame, allora ti si dà la cittadinanza. Altrimenti ti si dà un biglietto per l'Africa e il foglio di via, e dopo 15 giorni ti becchi il carcere di massima sicurezza e la deportazione.
>e infatti la discriminazione è caduta solo con le proteste sociali e con la (((cultura))), e abbiamo comunque che il 13% di negri commette oltre il 50% dei reati