>>4259La retorica della "guerra di conquista" esiste solo nella propaganda dell'UkraiNATO.
E anche se non fosse becera propaganda, non sarebbe credibile, perché alla Russia non servono nuovi territori, specialmente se popolati di gente che non vede l'ora di vendicarsi.
L'intervento della Russia riguarda altri problemi ben noti ma su cui i media hanno avuto ordine di fare gli gnorri:
- il golpe 2012-2014 teleguidato dagli angloamericani (che generalmente va sotto il nome di Euromaidan, ma è stato un processo più lungo e articolato, e il suo successo è stato assicurato quando hanno scalciato fuori Yanukovic', che non era uno stinco di santo ma politicamente non voleva rogne con la Russia)
- l'ultradecennale persecuzione dei russofoni (sia amministrativa, sia mediatica, sia con violenze), specie in Crimea, nel Donetzk, nel Lugansk, ecc.
- le rogne tipiche di chi abbraccia l'angloamericanismo (il progetto "Nuovo Israele" che prevedeva l'esilio o l'eliminazione fisica dei russofoni, le parecchie decine di biolaboratori americani col progetto di creare un virus che colpisse solo i russi, le pedocentrali del pedotraffico pedointernazionale di bambini, le velleità di "entrare nella NATO" al solo scopo di indurre la NATO a guerreggiare contro la Russia…).
Insomma, almeno dal 2014 esistevano parecchi diversi motivi sufficienti singolarmente a giustificare un intervento militare difensivo dei russi ("la miglior difesa è l'attacco"), e se l'Operazione Militare Speciale è iniziata così tardi - nel 2022 - è solo perché Putin aveva procrastinato in ogni modo, dando mandato ai suoi di risolvere la questione pacificamente.
Nella propaganda russa ciò veniva definito come "scegliere fra una soluzione brutta, e una bruttissima". Nel 2022 le cose erano solo che peggiorate, e Putin ha dovuto scegliere la soluzione bruttissima (se fosse stato un politico italiano l'avrebbe buttata in caciara, fingendo sorpresa quando fossero comparsi missili nemici a ridosso del confine).
Putin schierò - se ben ricordate - decine di migliaia di uomini al confine, ufficialmente "per un'esercitazione". Sottinteso: se l'Ucraina dichiara apertamente la propria neutralità riguardo alla NATO, l'esercitazione si conclude felicemente e tutto resta come prima (sarebbe stata una mezza sconfitta per Putin, perché tutto il resto - biolab, pedotraffico, "Nuova Israele", persecuzioni dei russofoni… - sarebbe rimasto intatto).
E invece, tutti a dar contro la Russia. Non gli ucraini, ma i media internazionali, tutti a dar contro Putin e la Russia, a titillare la guerra, a far credere che si poteva vincere. E a quel punto ai soldati russi già "esercitati" e lì al confine in attesa di ordini, è stato dato ordine di intervenire a "denazificare" l'Ucraina.
Da notare che nel gergo russo "nazi" indica non solo i nazisti hitleriani del 1933-1945, ma chiunque costituisca una seria minaccia per la Russia (i nazisti, infatti attaccarono proditoriamente la Russia, sebbene in precedenza avessero firmato un patto di non aggressione, il famoso Molotov-Ribbentrop).
Quindi "denazificare l'Ucraina" significa colpire non l'Ucraina, ma quei pericolosi soggetti in territorio ucraino che operano attivamente contro la Russia.
Gli ucraini di buon senso hanno capito che con un presidente sniffatore di coca e teleguidato da potentati stranieri, non c'era altro da fare che scapparsene.
Oltre mezzo milione di soldati ucraini è stato letteralmente sterminato. Se una nazione di poche decine di milioni di abitanti ammazzi mezzo milione di uomini (e parliamo di uomini adatti al combattimento, cioè in buona salute, in età "produttiva"), mentre nel frattempo gran parte degli abitanti fugge all'estero con l'intenzione di non ritornare più (a che servirebbe tornare in patria, se la patria dovrà pagare per intere generazioni i debiti di guerra contratti da SniffaCoca?), resta solo la devastazione. Non saranno i paralitici, gli ottantenni, i bambini, le casalinghe, a ricostruire infrastrutture, a riattivare industrie, a edificare abitazioni, a riavviare l'agricoltura, a ripulire da cadaveri e bombe inesplose e residui di combattimenti, e nel frattempo ripagare i megadebiti con interessi crescenti.
Tutte queste cose erano state facilmente previste nei quartieri della NATO, al Pentagono, e a Londra. Ma l'ordine di scuderia era indurre la Russia ad intervenire militarmente. L'idea era di sfiancare la Russia, rovinarne l'economia e l'esercito, adoperando l'Ucraina come testa d'ariete "spendibile".
Dopo neanche due anni, chiedetevi quanto e come ci siano riusciti.