>>681>>682Sarò sincero, a me è piaciuto. E anche tanto.
Ammetto che con gli horror sono molto selettivo perché molto spesso si rivelano prodotti di scarsa qualità, ma ultimamente stanno vedendo fuori film davvero interessanti e l'horror sta venendo riconosciuto come genere da tenere in considerazione, capace di trasmettere storie coinvolgenti.
I ritmi di "Nosferatu" mi sono piaciuti e per quanto ami i film lenti, tipo quello di Herzog, questa pellicola l'ho trovata scorrevole e senza cali di ritmo. Sono curioso di vedere come sarà la versione estesa.
Per quanto ci siano i jumpscares, devo ammettere che non si sono rilevati fastidiosi ed Eggers è riuscito a creare un film ben costruito e con delle scenografie davvero mozzafiato, in special modo la città che è stata riprodotta molto bene. E sono contento che il regista abbia dato ulteriore spazio all'ambiente urbano, rispetto alle opere precedenti. Ho proprio percepito la peste dilagarsi per tutta la città.
Una nota di merito va ovviamente ai vestiti, fantastici, storicamente accurati e che caratterizzano i personaggi. Ad esempio, il corsetto dell'amica bionda è con i lacci sulla schiena il che sta a simboleggiare che necessita della servitù per essere chiuso. E la servitù è sinonimo di abbienza. Mentre il corsetto della protagonista, che è molto più povera, ha i lacci che si chiudono sulla pancia e non necessità di servitù, simbolo che lei appartiene ad un ambiente più modesto.
Sono quelle piccole cose che evidenziano una ricerca stilistica sotto ogni aspetto.
La fotografia è fenomenale e sono davvero curioso di rivederla riprodotta sul piccolo schermo.
Questo è un film che va visto al cinema, anche perché ogni inquadratura è studiata, sembra un quadro e pare che he le atmosfere caravaggesche del film di Herzog si siano fuse con quelle del film originale per unirsi all'ultimo lavoro di Eggers.
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