No.211367
Io, per carità, non sono nemmeno contrario a priori alle relazioni aperte. Non le considero funzionali sul piano sociale e, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono né solide né durature. Ma a parte questo, ognuno gestisce la propria vita sentimentale e sessuale come meglio crede: se vivere in libertà lo rende felice, buon per lui. Un mio caro amico, uomo di rara finezza e sensibilità, dice sempre che "E' meglio dividersi una torta a fette con altri che mangiarsi una m*rd@ intera da soli."
Ed è una massima di saggezza paesana che accompagna la vita di uomini anche di alto valore, che concedono massima libertà alle loro donne mentre hanno a loro volta un ventaglio di opzioni da esercitare. Mick Jagger, ad esempio, era uno di questi.
Il problema nasce quando tu non sei Mick Jagger, ma sei l'uomo dei fumetti.
Se sei uno sfigatone conclamato e dopo anni di pali e umiliazioni ti sei messo in casa una che pratica l'antico mestiere (seppur con rebranding moderno) perché quello è ciò che hai trovato e accetti che lei faccia tutti i suoi comodi perché sai benissimo che è già raro vincere alla lotteria una volta, figuriamoci due, beh, ecco che le cose cambiano.
Hai accettato quel tipo di relazione non per scelta, ma per compromesso. E sai benissimo che "aperta" si tradurrà nel fatto che altri pasticceri apriranno la torta mentre tu starai a casa a rigirarti i pollici (chiamiamoli pollici) in attesa che la tua fetta ti venga servita ben farcita di crema.
Quindi, se poi ti esponi in giro per il web vantandoti del tuo stile di vita e pretendendo di imporre anche agli altri la tua morale, non puoi stupirti e fare il piangina se la gente non ti tratta come Mick Jagger, ma esattamente come ciò che sei: un beta che chiama "libertà" la propria resa. Perché se fosse davvero una scelta, la difenderesti fino in fondo, fregandotene del giudizio altrui. Se invece quel giudizio ti pesa, è perché -evidentemente- questa "scelta" tanto scelta non è. Se la situazione non è paritaria e non è voluta, allora presentarla come una scelta di vita liberatoria è da veri ipocriti.
No.211368
Si vabbé, ma quest'anno l'orgia plutogiudaicomassonica di fine anno senza Epstein chi la organizza?