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Gli uomini possono risultare esteticamente repellenti in due modi:
- il primo è quando hanno lineamenti oggettivamente sgradevoli;
- il secondo è quando il loro viso, pur essendo regolare, appare poco virile e troppo infantile.

Paradossalmente, per un uomo è spesso meglio essere brutto ma con tratti marcati e mascolini - come nel caso di Willem Dafoe o Vincent Cassel - anziché avere un volto fine ma privo di virilità.
Questo perché le donne tendono a dedurre la personalità di un uomo in primis dai suoi connotati facciali. Un viso scolpito, con una struttura ossea pronunciata, trasmette forza e dominanza; al contrario, un volto troppo fanciullesco comunica debolezza e remissività, caratteristiche che sono "scacciafica" per eccellenza.

Come è noto, per ragioni evolutive le donne tendono a preferire uomini che trasmettono virilità e dominanza, anche a rischio di incorrere in relazioni potenzialmente tossiche. Da questa dinamica nasce l’attrazione verso determinati tratti del volto, i quali agiscono come veri e propri marcatori di una specifica personalità.

È vero dunque che le donne valutano il carattere, ma è altresì vero gran parte del carattere viene dedotto a partire da caratteristiche estetiche; in questo caso la struttura craniofacciale.
Da qui l'assunto: Estetica > Carattere.
Perché l’estetica, in quanto manifestazione immediata dell’essere, esercita un’influenza più profonda rispetto agli atteggiamenti che si scelgono di esibire.