>>178518Era sostanzialmente la stessa cosa che oggi.
Indispettite, ti liquidavano con una risposta brevissima (non necessariamente "sono già fidanzata"), e andavano via.
Per cui l'ambiente per cuccare una squinzia era solo l'università.
Era l'unico posto dove potevi cominciare una conversazione casuale a riguardo della lezione, degli orari, del prof, senza che lei partisse in difesa difensiva aggressiva… e senza che i compagnetti di classe cominciassero a sfottere.
E dopo abbondanti chiacchierate potevi perfino tentare un discorso più serio, magari anche relativo a sentimenti, e vedere come reagiva.
Infine, quando un pomeriggio vi ritrovavate seduti in corridoio di fronte a un'aula ancora occupata da una lezione, potevi giocarti il tutto per tutto e dichiararti. E magari lei accettava. Decidevate di vedervi il lunedì successivo, e invece di sera già vi stavate telefonando - la vostra prima telefonata! - quasi facendo a gara a chi staccava per ultimo. E il giorno dopo, di sabato, il vostro primo appuntamento, ovviamente in pieno giorno perché non volevate aspettare la sera.
Il bello è che non avevate detto niente agli altri della comitiva, che sospettavano che ci fosse del tenero fra voi due ma non vi avevano mai visto flirtare o almeno visto guardarvi vicendevolmente con gli occhietti dolci. Così potevate percularli alla grande, perché non sapevano che vi scambiavate informazioni, impressioni, riflessioni, confidenze, che "da amici" non vi sareste mai scambiati.
Così, quando una le disse che ci voleva provare con te, chiedendole pure se lei non avesse niente in contrario, ne eri già al corrente, e combinaste la scena in modo che la tipa che ci voleva provare avesse tutte le sfortune, sempre gente presente, sempre la "terza incomoda", sempre in mezzo a discorsi che banalizzavano qualsiasi momento serio… Così come s'era fatta avanti, altrettanto velocemente la poveretta si tirò indietro disgustata (e ancor più sospettosa che fra voi due ci fosse una qualche intesa, perché parevano "impossibili" tutte quelle sfortune contemporaneamente).