No.175922
Pressoché da quando ho iniziato ad essere depresso conclamato, uno strano blocco mentale a cui non so dare spiegazione si è configurato in me. Tutt'ora permane.
Non sono neanche in grado di spiegare bene la sensazione, tuttavia ha a che fare con dei ricordi e più nello specifico delle sensazioni ad essi associati.
Per esempio, anni e anni fa quando ero un giovane adulto ascoltavo le canzoni dei Planet Funk per le prime volte (quasi) e provavo delle sensazioni aka feels profondi con certe melodie e certi passaggi delle canzoni, mi facevano sperimentare cose diverse a seconda di come chiudendo gli occhi immaginavo il "mondo" dentro alla canzone, che potevano essere scenari distopici e tecno futuristici, natura oppure semplicemente fantasie personali che si sviluppavano con la musica in sottofondo che ne dettava il ritmo.
Di nuovo, se provo a vangare nella mente cercando scene specifiche richiamando determinati ricordi oppure viaggiando mentalmente presso un determinato posto che ho visto e vissuto, spesso si attiva una sensazione specifica di magone o chiusura allo stomaco e mi fa male la testa, sento il cervello che prova a disconnettersi cercando di sopprimere il ricordo, e più insisto nel visualizzarlo e più male mi fa. Con le canzoni invece questo accade molto di rado, però ascoltando qualche pezzo particolare dopo tanto tempo che non lo sentivo, parte come una sorta di connessione tra la canzone e la mia mente che prova a tornare indietro per farmi sentire sulla pelle ciò che sentii la prima volta, però non ci riesco perché alla meglio non sento niente mentre alla peggio si scatena quel meccanismo che ho appena spiegato.
Infine, e questo è il peggiore, accade anche quando visualizzo attivamente una scena, uno scorcio, un dettaglio con i miei occhi senza andare ad attivare un ricordo, magari camminando per strada vedo un cortile di un condominio con un pino, una porta da calcio arrugginita e una staccionata, mi parte il magone fortissimo con il mal di testa al centro del cranio, ma succede anche se guardo un palazzo dal basso e vedo un balcone comfy, davvero non so spiegare, è come se nella mia testa si attivasse qualcosa che invece il grandissimo figlio di puttana del mio super io vuole sopprimere ad ogni costo.
Solo una cosa lascia correre per qualche motivo, forse perché accadendo ogni giorno ho sviluppato una tolleranza, chissà, e riguarda l'odore della legna che arde nel forno della pizzeria che c'è nella via a due passi da casa mia, odore distintivo che si sprigiona nell'area circostante e che mi guida come un faro verso casa, un odore che trascende il tempo e che sento da 35 anni, profumo che spero di sentire ancora per tanto tempo e che vorrei catturare in qualche modo.
Non so perché ma questo sentore dovrebbe scatenarmi delle belle sensazioni, invece mi rimanda ad immagini mentali di una baita in montagna al tramonto, ma non c'è il cielo dorato bensì è blu spento e grigio, l'erba bagnata dall'umidità serale ed il fumo esce dal camino sul tetto mentre all'interno il fuoco riempie di luce fioca e calore l'ambiente vuoto, dove non c'è nessuno se non io, che provo questo magone estremo.
Effettivamente io sono sempre stato connesso con la montagna e vivendo in città da una vita soffro e basta…che sia un modo che ha la mia anima per dirmi che devo tornare alla montagna per cercare me stesso?
Non prendetemi in giro, la realtà non esiste e tutto è finzione.
No.175925
Formatta
No.175929
>>175922Da quando sei caduto in depressione, hai sviluppato un blocco mentale legato a ricordi e sensazioni. Ascoltare certe canzoni o visualizzare determinati scenari provoca una forte reazione emotiva, come un senso di oppressione e mal di testa. L'odore del legno ardente della pizzeria vicino a casa tua ha un effetto calmante, ma evoca anche immagini malinconiche. Ti chiedi se il tuo disagio in città sia un segnale per tornare alla montagna, un luogo con cui ti senti profondamente connesso, per ritrovare te stesso.
No.175930
>>175929ChatGPT dice altro?
No.175931
Meditazione trascendentale
No.175934
La psichiatra ti darebbe neurolettici