Perché nessuno mi ha mai detto che sta roba qui è devastante? Un anno a bere “latte” di mandorla o soia che sanno di cartone pressato mentre c’era a disposizione il nettare degli dei. >cereali
Non te l'ha detto nessuno perché dopo che gli hanno giustamente impedito di chiamare "latte" quelle porcherie chimiche industriali ultra processate nessuno sa più come chiamarle. Ciao.
Il latte di mandorla e soia non sono processati, semplicemente sono mandorle e fagioli di soia tritati e polverizzati che poi vengono idratati con acqua, un pizzico di sale e alcuni mettono un filo d’olio per emulsionare.
Pittura relata è la base.
>>191713 Cocco non posso berlo secondo la app dei Fodmap, però posso usare l’olio di cocco come grasso.
>>191717 >sono processati, semplicemente sono mandorle e fagioli di soia tritati e polverizzati che poi vengono idratati con acqua, un pizzico di sale e alcuni mettono un filo d’olio per emulsionare. >Non sono processati >di seguito la sequenza del processo
>>191738 Ho usato il latte al cocco per fare il pollo al curry allungando la panna, dopo alzato da tavola pensavo di morire durante la notte. Però buono.
>>191751 Era in Tetrapck incolore e come acqua, trumpianissima marca Goya, non so se esistono altre varianti, probabilmente si. Mi pare che per il cocco sia sopravvissuta la definizione "latte".
>>191752 Il latte di cocco è generalmente il succo all’interno del cocco (acqua di cocco) + polpa emulsionata, mentre l’acqua di cocco è solo il succo filtrato che c’è dentro il cocco. La bevanda al cocco è la polpa (penso essiccata ma non sono sicuro) + acqua normale, e questo è quello che si trova al supermercato e si usa come sostituto del latte animale da bere.
Blog update: allora, trattasi invece di "coconut water", una specie di acqua aromatizzata. A berla da sola sembra di aver mangiato una spugna, di quelle di plastica per lavarsi, tanto allappa. Ingredienti: 100% acqua più una piccola Iliade di sigle di prodotti chimici fabbricati probabilmente direttamente a Chernobil.
Ribadisco che per dare un po' di retrogusto a un piatto fa il suo sporco lavoro. Quindi, se qualcuno se la trova su qualche scaffale e la vuol provare sappia che, almeno per ora, sono ancora vivo.
>>191772 Sto finendo a forza in questo momento il brick da 330 e probabilmente mi cadrà il palato prima. 400 ml mi sembrano troppissimi, poi faccio prima ad andare al combini pakistano invece che ad aspettare il corriere.
>>191774 Usalo per fare il porridge la mattina oppure per dei pancake, torte, marinate, ecc.. >40 gr fiocchi di avena senza glutine >150 gr bevanda di cocco >1 banana a rondelle >cannella generosa >pizzico di sale >nocciole o mandorle o noci o frutta secca che vuoi tagliata a pezzi
Unisci tutto tranne la frutta secca dentro ad un pentolino e metti su fuoco medio basso, continua a mescolare per un 2-3 minuti finché il composto si addensa e toglilo dal fuoco quando arriva alla cremosità che ti piace, versa in una ciotola e spolvera con la frutta secca tritata. Enjoya.
>>191859 Non lo so cosa sono, non voglio etichette, però la mia visione è piuttosto totalitarista. Tra i due sarei più vicino al fascismo, però non cedendo nelle persone e nell’ideale di società mi piace pensare di essere un pro monarchia assoluta.
Dirotto il mio filo perché ho bisogno di caffè anon.
Ho fatto il primo caffè con il Mugen e Switch assieme, la ricetta è coffee chronicler con 25 secondi bloom 50% acqua e poi infusione con 50% restante fino a 2 minuti circa.
Ho macinato 3-4 click più fine perché ho messo 10 gr anziché 12 soliti di caffè, però effettivamente il flusso del Mugen è più lento perché il filtro aderisce quasi al 100% quindi potevo lasciare 85 click.
Mi ha spiazzato il sapore perché è diverso dal V60 di vetro, è come se fosse stato compresso, da stereo diventa mono, non so se rendo l’idea, e tutta l’acidità è diventata bidimensionale anziché avvolgere il palato e la lingua. Tutto è bilanciato ma mi ha spiazzato l’acido che non usciva così sul V60, tra l’altro ha avuto pure più contatto a 94ºC, magari posso scendere di 2 gradi per vedere di smorzare un pò, e il resto degli aromi del corpo (caramello chiaro e uvetta) è al suo posto come lo era sul V60.
>>191988 Mi sembrava di aver letto che in caso di emergenza fosse possibile farlo fino a due volte, tipo se sei perso nel deserto o senza acqua e sei assetato.
>>191983 - la ricetta di asser è 50% nei primi 45 secondi (non 25 secondi) e altro 50% fino a 2 minuti - non cambiare macinatura in base alla dose se fai immersione perché la durata dell'infusione la decidi tu invece di fare affidamento alla resistenza del caffè - scendi a 92c
>>192010 lattanon, è il momento di abbandonare il termine "dolce", perché è completamente fuorviante. per "sweetness" nell'ambito specialty si intende l'amalgama completa di tutte le note senza che alcuna prenda il sopravvento, specialmente le note acide e astringenti è facile confondere questa parola con della reale dolcezza data da qualche zucchero, che non esiste e non va ricercata pena impazzire. come dici tu: > tutta l’acidità è diventata bidimensionale anziché avvolgere il palato e la lingua.
questo perché hai aumentato la "dolcezza", cioè hai segato l'acidità dando spazio alla cosa che si chiama "blendiness". il K-ultra / K6 è molto bilanciato (dolce) di suo e si perdono facilmente le note acide se segui metodi di estrazione che promuovono ancora più pesantemente la "dolcezza", ad esempio 4:6 (che non ha alcun significato, sono solo più versate -> più agitazione -> più dolcezza), immersione (tutto è sommerso ed estratto omogeneamente), l'uso di macine non unimodali (particolato uniforme -> "blendiness"), etc
se vuoi acidità in immersione macina grosso e/o abbassa la temperatura
>>192059 A me l'acidità non dispiace se non è citrica, e qui sono un po' confuso perchè a meno che l'acidità citrica non sia una nota del caffè, se per esempio la sento nel mio caffè attuale è sintomo di sotto estrazione perchè altrimenti dovrei sentire l'ananas, una nota acidula piacevole che pulisce il palato e non astringente e che mi fa sbavare come un cane.
Comunque da cono in vetro a Mugen per ora la differenza più grossa come dicevo è notare che l'acidità si è ristretta condensando le sfumature in un unico sapore o blend come dici tu, e fin qui ci sta perchè il Mugen con il flusso lento e le pareti piatte senza scanalature che fanno bypass crea questo effetto, ricercato peraltro.
Mi sa che proverò a utilizzare il JX Pro per vedere cosa cambia, adesso che ci ho preso un po' la mano con il V60.