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 No.169608

Basilio Ioppolo, il prof più amato del Beccaria morto a 39 anni. «Parlava con noi di verbi greci e sorteggi di Champions». La domanda ai ragazzi: «Come va la vita?»
di Giovanna Maria Fagnani
Era arrivato a Milano dalla Sicilia per insegnare, su Instagram era per tutti «il prof bibliofilo». Il ricordo degli studenti, che gli hanno dedicato un'aula lettura: «Serio e duro quando era necessario. Ma sapeva anche abbracciarci e regalarci un sorriso»


TROVO SEMPRE PIU NOTIZIE DI GENTE MORTA A 40 ANNI, COME SE LA COSA FOSSE NORMALE…. IO NE HO 45 QUINDI DOVREI GIA ESSERE MORTO…POI VAI A VEDERE ED ERANO PURE PERSONE SANE MAGRE ECC

QUA SI PUO' MORIRE PURE PRIMA DEI 50 ANNI, E VOI CHE VI FATE I BACKLOG DI VG E FILM!

 No.169609 RABBIA!

veramente assurdo fra, non succedeva proprio mai prima

https://bagniproeliator.it/maloreimprovviso-nessunacorrelazione-novax/

 No.169617 RABBIA!

Questo filo è sponsorizzato e commissionato da Ritaglinifag

 No.169620

Cazzo c'entra il vaccino

La gente e' sempre morta anche a 40 anni ma la narrazione vigente vuole che tutti arrivino sicuro a 75

 No.169624

>>169620
>>169609
>>169617
NESSUNA CORRELAZIONE
Lollo al soia pelato e ai suoi fanz che ne spammano le spergate da pluridosato.

 No.169628

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>>169624
E ci dichi, questi "soia pelato e i suoi fanz" sono nella stanza con noi in questo momento? Può indicarci sulla bambola dove l'hanno toccata?

 No.169656

Sembra di essere tornati negli anni '80 con lo spauracchio AIDS HIV

 No.169657


 No.169800

>>169608
>SI PUO' MORIRE PURE PRIMA DEI 50 ANNI

>>>/pol/8979

 No.169801

>>169620

>ha sempre happenuto

MA NON COSÌ SPESSO, COGLIONE!

 No.169808

Ho 39 anni, magari morissi a 40…

 No.169812

prima non c'erano i social e il covid e quando qualcuno moriva per infarto/trombosi/embolia/aneurisma/altro malore improvviso non fregava a nessuno e non faceva notizia

 No.169816

>>169812
Questo, nonostante i deliri di ritaglino

 No.169818

In psicologia, il bias di conferma o pregiudizio di conferma (in inglese confirmation bias o confirmatory bias) è quel bias cognitivo umano per il quale le persone tendono a muoversi entro un ambito delimitato dalle loro convinzioni acquisite, tentando di ricondurre a tale ambito qualsiasi situazione si trovino a sperimentare.[1]

Le persone mostrano questo pregiudizio (bias di conferma) quando selezionano e danno credito solo alle informazioni che sostengono le loro opinioni, ignorando quelle contrarie o sostenendo che la prova contraria sia falsa, oppure quando interpretano le prove ambigue come se sostenessero le loro teorie esistenti. L'effetto è più forte per i risultati desiderati, per le questioni influenzate da emozioni e per le convinzioni profondamente radicate. Il bias di conferma non può essere eliminato ma solamente gestito; ad esempio, attraverso l'educazione e la formazione al pensiero critico.[2]

Storia
Nel corso della storia, decisioni di scarsa qualità dovute a questo bias sono state documentate in contesti militari, politici e organizzativi.

Una serie di esperimenti negli anni sessanta iniziati da Peter Cathcart Wason suggeriscono che le persone a partire dalla prima infanzia tendano a voler confermare le loro convinzioni acquisite.[3] Studi successivi hanno reinterpretato questi risultati come una tendenza all'essere parziali nell'esaminare idee, concentrandosi su una possibilità e ignorando le alternative. In certe situazioni questa tendenza può pregiudicare le conclusioni.[4]

Descrizione
Il bias di conferma è un processo mentale che consiste nel ricercare, selezionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi e, viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. Il fenomeno è più marcato nel contesto di argomenti che suscitano forti emozioni o che vanno a toccare credenze profondamente radicate.

Spiegazioni per questo bias includono il pensiero illusorio e la limitata capacità umana di gestire le informazioni. Un'altra spiegazione è che le persone sottovalutano le conseguenze dello sbagliarsi invece di esaminare i fatti in maniera neutrale, scientifica. Il confirmation bias è il risultato di strategie automatiche involontarie, più che di inganno deliberato[5][6].

Rimozione del bias
Diversi studi si sono cimentati nella ricerca di metodi di "rimozione del bias" dal pensiero umano, ma i pochi risultati si sono ottenuti solo in ambito sperimentale controllato.[7]

Tipologie
I bias di conferma sono fenomeni riguardanti l'elaborazione delle informazioni. Alcuni psicologi usano il termine "bias di conferma" per riferirsi a qualsiasi metodo usato dalle persone per evitare di disfarsi di una credenza, che si tratti della ricerca di prove a favore, della loro interpretazione di parte o del loro recupero selettivo da memoria. Altri restringono l'uso del termine a una ricerca selettiva di prove.[8][9]

 No.169819

Associazione illusoria di eventi disconnessi
La correlazione illusoria è la tendenza a vedere correlazioni inesistenti in un gruppo di dati.[39] Questa tendenza è stata dimostrata per la prima volta in una serie di esperimenti nei tardi anni 1960.[40] In un esperimento i partecipanti hanno letto un set di casi di studio psichiatrici, incluse le risposte al Test di Rorschach. I partecipanti hanno riferito che gli uomini omosessuali del gruppo erano più propensi a segnalare di aver visto, nelle macchie di inchiostro, natiche, ani o figure dall'ambiguo significato sessuale. In realtà i casi di studio fittizi erano stati costruiti in modo che gli uomini omosessuali non fossero più propensi a segnalare questo tipo di immagini o, in una delle versioni dell'esperimento, fossero meno propensi a segnalarlo rispetto agli uomini eterosessuali.[39] In un'indagine, un gruppo di psicoanalisti esperti hanno evidenziato lo stesso tipo di associazioni illusorie con l'omosessualità.[39][40]

Un altro studio ha registrato i sintomi, in funzione del clima, riferiti da pazienti artritici lungo un periodo di 15 mesi. Quasi tutti i pazienti hanno riferito che i loro sintomi erano correlati con le condizioni climatiche nonostante la correlazione reale fosse pari a zero.[41]

Questo effetto è una specie di interpretazione distorta, nella quale prove oggettivamente neutre o sfavorevoli sono interpretate per confermare le credenze preesistenti. È anche correlato con le distorsioni nel comportamento di verifica delle ipotesi.[42] Nel giudicare se due eventi, come dolori e cattivo tempo, sono correlati, la gente si affida molto al numero di casi "positivo-positivo" (in questo esempio sono le occasioni di dolore e cattivo tempo) e prestano poca attenzione alle altre combinazioni (di non dolore e/o bel tempo).[43] Ciò è analogo alla dipendenza alle risposte positive nella verifica delle ipotesi.[42] Può anche riflettere il ricordo selettivo, per quelle persone può essere sensato correlare due eventi perché è più facile ricordare le volte in cui successero insieme.[42]

 No.169824

Ci sono novità su Assad mi pare

 No.169831

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>>169819
Tldr i matti ricchioni pensano sempre al katze




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