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 No.160266

Come è andata la vostra giornata da falliti, poveri stronzi?

 No.160267

Normale, ormai va così da 3 anni

 No.160270

MICIO!

 No.160272

Mi son riappacificato con mi moglie

 No.160281

Ho fappato fino alle 5 di notte su Kingdom of Deception ma sono stato tutto il pomeriggio sotto al sole e ora mi fa male la testa. Adesso giochicchio un po' oppure leggo e poi a letto.

 No.160282

la giornata è andata bene nonostante sia un fallitaccio.
Per scaramanzia però non entro nei dettagli.

 No.160283

>>160272
Hai sotterrato l'ascia di guerra, se capisci cosa intendo?

 No.160284

>>160283
Ha sotterrato la moglie.

 No.160285

>>160284
Che non rilascia scontrino fiscal

 No.160288

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 No.160292

tutto il giorno buttato davanti al pc come è prassi del fine settimana
un'esistenza sprecata, spero di riuscire a trovare il coraggio di farla finita

 No.160298

Sono stato al compleanno (senza pheeca) di mio nipote neomaggiorenne e non mi sono mai rotto così tanto i coglioni in vita mia, ho bevuto e basta, poi sono tornato a casa da sbevazzato (bambini don't trài dìs et òm), mi sono lavadentato, mi sono pigiamato e mi sono piazzato qua, ormai siete l'unico posto che mi piace frequentare

 No.160320

>>160292
E sentiamo, cosa dovresti fare per non "sprecarla"?

 No.160323

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>>160320
Seguire la sua via

 No.160325

>>160324
Beato te che almeno i tuoi nonni li hai conosciuti e vissuti, io manco quello

 No.160331

>>160329
>sapere che gli ho dato tanto dispiacere perché sono diventato anon depresso senza neanche un traguardo raggiunto alla soglia dei 40 anni mi fa sentire in imbarazzo ogni volta che sto in loro presenza.
Io uguale, ma col resto del parentame
>Non sono neanche stato capace di dargli un nipotino.
Da me i miei non hanno preteso nessun nipotino (con 4 fratelli maggiori avevamo già soddisfatto ampiamente la quota), ma il fatto che non avessi né un lavoro decente (che poi ho perso perché mi stava portando all'esaurimento nervoso) né amici (ce li avevo, ma aver perso il lavoro è stata la cosa che li ha convinti a mollarmi, nessuno vuole un amico che da un momento all'altro potrebbe diventare un peso emotivo/economico irrecuperabile) né una casa privata (non c'è fallito più grande di uno che a quasi 40 anni vive ancora coi suoi nelle case popolari) è quello che lentamente li sta uccidendo, anzi, LO sta uccidendo, uno se n'è già andato l'anno scorso
Ricordati solo che se ti senti un fallito c'è sempre uno più fallito di te

 No.160487

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Inizia male.

Una città italiana, interno giorno, ore otto. Il bus extraurbano è pieno di studenti del liceo che vanno a squola. Tutti i posti a sedere sono occupati, alcuni dai voluminosi zaini carichi di libri. Diversi giovani sono in piedi, solo due o tre passeggeri, tra cui lo scrivano, non sono in età scolastica. Colpiscono tre elementi: gli zaini pieni e pesanti, innanzitutto. Libri molti, studio poco: prima incongruenza. Secondo elemento, il silenzio innaturale dei ragazzi. Nulla della naturale confusione dell’età, l’ allegro “casino” che caratterizzava altre generazioni. Terzo, corollario e ragione del silenzio: tutti, ma proprio tutti, maschi e femmine, seduti o in piedi, sono chini- quasi religiosamente- sullo smartphone.

L’oggetto non più strumento, ma ragione di vita, cornucopia, medium di ogni relazione con il mondo, sostituto del mondo esterno, scatola magica che i più anziani si ostinano a ritenere un telefono e invece è per i più giovani una sorta di chiave universale, una coperta di Linus rassicurante, continuamente brandita, che connette ma lascia in uno stato di perenne minorità, una dipendenza di massa da cui pochi restano immuni. Il mezzo è il messaggio, disse Marshall Mc Luhan, il massimo studioso della comunicazione e dei suoi effetti sui comportamenti. E il messaggio, sembra all’osservatore, è l’emergere di una generazione muta. Aveva ragione Jonathan Haidt, psicologo dell’età evolutiva, asserendo che dal 2010, l’anno in cui lo smartphone ha fatto irruzione sul mercato, il cervello di chi si è formato con e su quel piccolo manufatto multifunzionale è diventato diverso da quello di chi era adulto al momento del lancio della scatolina prodigiosa.

>btw io lo Smarto Fone con Taccio Scrinno e Foto Camera ce l'avevo già nel 2003 e non mi fece rincoglionire proprio perché ero un nerdisadattato (attento al risultato anziché cercante distrazioni) anziché un normulino (attento ad omologarsi e cercante distrazioni).




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